La squadra di Ataman trascinata dal centro francese - MVP del match - vince con merito la semifinale contro i turchi (73-57)
di Enrico De Santis© Ufficio Stampa
"One more", urla Ergin Ataman al presidente Dimitris Giannakopoulos dopo la vittoria sul Fenerbahce. Il Panathinakos si giocherà l'Eurolega domenica sera contro i campioni in carica del Real Madrid. Un traguardo raggiunto giocando una pallacanestro molto solida per tutto l'anno, con una squadra capace di lottare anche con i suoi elementi di maggior classe. La finale è meritatissima.
La partita inizia con 27 minuti di ritardo. Il motivo? Le porte della Uber Arena sono state aperte solo un'ora prima delle 18, perchè ci sono stati disordini tra i tifosi fuori dal palazzetto: alcuni supporters avrebbero tentato di entrare senza biglietto, scatenando il caos sedato a fatica dalle forze dell'ordine.
Sotto gli occhi di Giannis Antetokounmpo (volato a Berlino per tifare Panathinakos per il fratello Kostas) e del leggendario Scottie Pippen la squadra di Ataman parte alla grande: le giocate di Grant e Nunn firmano il parzialone per i Greens (12-0) che costringono al primo timeout Jasikevicius dopo 4 minuti.
Hayes-Davis cancella lo zero del Fener dopo 5 minuti e 13 secondi di astinenza, ma i greci restano con le mani salde sul match grazie a maggior energia e intensità difensiva: il primo quarto si chiude sul 22-13.
Guduric e Wilbekin provano a rimettere in carreggiata la squadra turca che inizia bene il secondo periodo e si porta a -4 con un parziale di 7-0. Ci pensano Nunn e Sloukas a contenere il tentativo di rimonta del Fenerbahce. E anche Antetokounmpo ci mette del suo: la sua stoppatona su Wilbekin fa scattare in piedi Giannis che applaude il gesto del fratello. La squadra di Jasi inizia però a giocare meglio, trascinata dal talento di Nigel Hayes-Davis che ha la mano caldissima: i suoi otto punti negli ultimi 3 minuti del secondo quarto riportano il Fener a stretto contatto. Si va negli spogliatoi con il Pana avanti di soli due punti, 38-36.
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Dopo l'intervallo la battaglia si alza ulteriormente di livello. Grant e Calathes diventano gli inattesi primi violini delle due squadre che lottano su ogni possesso, Lessort fa pesare il suo strapotere nel pitturato (con percentuali dalla lunetta finalmente non drammatiche) e riporta il Pana sul +6. Il Fener però non molla e con Sestina e Dorsey si riporta a un solo punto di distanza. L'incontenibile Lessort e l'importantissima tripla di Kalaitzakis allo scadere rimettono il Panathinaikos in sicurezza: si va verso gli ultimi 10 minuti sul 56-50.
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I due continuano a dare gas al Pana che tocca il vantaggio in doppia cifra in apertura di ultimo periodo, pur con uno Sloukas limitato dal problema al polpaccio accusato nella massacrante serie col Maccabi. Nunn gioca una gara molto intelligente (14 punti col 50% dal campo) e solida anche in difesa, dove gli esterni di Ataman lavorano benissimo soprattutto per non far entrare in partita Wilbekin (2 punti, 1/10 al tiro). Missione riuscita e il Fenerbahce si innervosisce: un fallo di frustrazione di Calathes su Papapetrou costa l'antisportivo al playmaker di Jasikevicius con il Pana avanti di 12 a poco più di due minuti dalla fine. Un fischio che certifica la resa del Fenerbahce: il Panathinikos vince 73-57 e vola in finale.
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IL TABELLINO
PANATHINAIKOS-FENERBAHCE 73-57
PANATHINAIKOS: Nunn 14, Grant 13, Papapetrou 9, Mitoglu 2, Lessort 17, Sloukas 4, Vildoza ne, Kalaitzakis 5, Grigonis 6, Antetokoumpo, Hernangomez 3, Balcerowski ne. Coach: Ergin Ataman
FENERBAHCE: Calathes 5, Wilbekin 2, Hayes-Davis 14, Pierre, Motley, Madar ne, Guduric 10, Dorsey 2, Biberovic 4, Sestina 10, Sanli 7, Papagiannis 3. Coach: Saras Jasikevicius