Contro Trieste la Dinamo ha trovato un nuovo protagonista assoluto: 24 punti con 6 triple a bersaglio per il tiratore pescato in A2
di Raffaele Pappadà© Ufficio Stampa
Partita aperta, dominata e chiusa: la serata di Giovanni Veronesi al PalaSerradimigni è di quelle da ricordare.
La Dinamo ha scommesso sulle qualità al tiro che aveva messo in mostra nelle giovanili di Brescia prima e in A2 poi, quanto è stato assoluto protagonista con Piacenza.
35 minuti sul parquet con 24 punti, 3 rimbalzi e 2 assist, per 25 di valutazione. Prestazione continua, che ha riscritto quasi tutti gli high della sua carriera: suoi i primi punti della gara (una tripla, prerogativa principale) come gli ultimi della Dinamo, quelli che hanno spento la voglia di rimonta ti Uthoff e compagni.
Con una sottolineatura doverosa al tiro da 3: 6 bombe a segno, su 11 tentate. Segno evidente della fiducia in se stesso e della voglia di continuare a pendersi lo spazio che coach Markovic gli sta concedendo nell'ultimo periodo, come lui stesso ha evidenziato a fine partita.
"Nell'ultimo mese ho avuto un po' più di minutaggio, ho cercato di farmi spazio oggi. Sapevamo che bisognava vincere, serviva per la squadra e per la situazione in cui siamo. I tiri sono entrati, è andata bene così".
Pensare che di punti, prima della sfida con Trieste, ne aveva totalizzati 28 nei vari spezzoni di partita delle prime 8 giornate (82 minuti in tutto).
L'apprendistato tra i grandi sembra concluso: già in casa della Virtus aveva fatto vedere il cambio di passo, con 15 punti in 25 minuti, con 4/7 da oltre l'arco.
Markovic ha guardato oltre e ha raddoppiato la fiducia, trovando il protagonista della vittoria che permette alla Dinamo di mettersi un po' più comoda a guardare l'orizzonte.