All'interno di un lungo approfondimento nel sito ufficiale dell'Olimpia Milano, Ousmane Diop ha raccontato della sua esperienza personale, a partire dall'infanzia trascorsa in Senegal e l'incapacità della federazione africana nel costruire una squadra all'altezza del talento a disposizione: "L’allenatore si è lamentato, ma la disorganizzazione resta. Dovremmo prendere esempio dal Sud Sudan. Se migliorassimo da questo punto di vista potremmo competere con le migliori squadre africane, forse batterle, perché noi giocatori ci siamo. Tanti ragazzi senegalesi giocano in Europa e il potenziale c’è tutto. Nostalgia del Senegal? Nostalgia? All’inizio era tutto nuovo, non sapevo come comportarmi, il cibo era completamente diverso dal nostro, a Udine, la mia prima tappa, faceva freddo e io non ero abituato a quelle temperature. Ma ho avuto una famiglia italiana, la famiglia Caruso. Loro mi hanno accolto bene, mi hanno aiutato, educato. Il resto è stato facile".