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Disastro Olimpia, il presidente Proli lascia

Ora Milano sogna Datome con il coach Messina

03 Giu 2019 - 11:34

Rivoluzione in casa Olimpia Milano dopo la delusione playoff scudetto. Il giorno dopo l'eliminazione in semifinale per mano di Sassari si apre con l'addio del presidente Livio Proli con sei mesi d'anticipo rispetto la scadenza del contratto datata 31 dicembre. Il 54enne ha salutato l'Armani con un messaggio sul sito: "Siamo arrivati a fine stagione un po' consumati. Avremmo potuto vincere di più in questi anni. È finito un ciclo, ma il progetto è sano".

Ora per la panchina il sogno è coach Ettore Messina ora vice in Nba agli Spurs con cui c'è già stato un contatto. Strapparlo a San Antonio non sarà certo, ma Giorgio Armani è determinato a costruire una grande squadra. Per il ruolo di general manager in pole position c'è Maurizio Gherardini, attualmente al Fenerbahce. Dalla Turchia potrebbe arrivare anche Gigi Datome che accetterebbe di tornare in Italia dopo 6 anni per sposare il nuovo progetto tecnico dell'Olimpia. In più l'ala sarebbe spinta al rientro nel Bel Paese da motivi personali.

LE PAROLE DI PROLI "Siamo arrivati a fine stagione un po’ consumati dall’EuroLeague, abbiamo pagato gli infortuni e, devo dire, che non abbiamo fatto tesoro dell’anno scorso. Forse dovevamo programmare un approccio diverso: abbiamo cercato di essere sempre performanti nelle due competizioni ed alla fine siamo arrivati un po’ spremuti. Ha vinto la squadra in questo momento migliore. Non credo sia stato un errore non aggiungere nessuno prima dei playoff, anche così avevamo due stranieri sempre fuori. E’ una lezione per la stagione prossima. I pochi ritocchi che faremo saranno orientati a ribilanciare una cultura di squadra, dove talento ne abbiamo anche troppo, bisogna portar dentro più durezza, personalità e ruvidezza. Per me è finito un ciclo, nello sport è così. Ho imparato prima a perdere e poi a vincere. Avrei voluto lasciare diversamente, ma è andata così. Avremmo potuto vincere di più, ma non mi riferisco solo a questa stagione, parlo in generale. Ma il progetto è sano, il club in salute. Migliorerà il presidente, perché sarà un uomo di sport che si dedicherà tutti i giorni alla squadra e questo appunto è già un progresso rispetto a quello che potevo fare io. Ho conosciuto persone meravigliose, è stata una grande esperienza. Non potevo dire prima che sarei uscito, perché fino all’ultimo abbiamo lavorato insieme per vincere. Vado via io, non Pianigiani. Ha il contratto e ha parlato con la proprietà già la scorsa settimana".

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