Il coach dell'EA7 fissa gli obiettivi: "Vincere in Italia e playoff in Eurolega". E sull'addio al capitano: "Le aspettative non collimavano"
di Enrico De SantisOrgoglio. È la chiave neanche tanto nascosta nelle parole di Ettore Messina che ha ben chiaro cosa vuole dalla sua quinta Olimpia Milano. Ne ha parlato in questa intervista esclusiva a SportMediaset, nella quale ha toccato molti temi interessanti: dagli obiettivi stagionali al mercato, dai motivi della separazione da capitan Nicolò Melli alle sue favorite per l'Eurolega.
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Quali sono le idee e i principi che vi hanno portato a costruire questo roster?
“Abbiamo cercato di ringiovanire la squadra. E di avere più atletismo e profondità”.
Che tipo di Olimpia dobbiamo quindi aspettarci rispetto al recente passato?
“Sicuramente una squadra diversa, anche perché gli interpreti sono diversi. La speranza è che sia una squadra che dia la possibilità ai nostri tifosi di identificarsi. Come dicono tutti gli allenatori, non solo di basket, vorremmo una squadra in cui i tifosi si possano riconoscere, per l’atteggiamento, per la voglia di fare le cose insieme, per la capacità di resistere ai momenti più difficili. Questo è quello che vorremmo e per cui lavoreremo ogni giorno in palestra”.
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Il roster è completo oppure avete in mente di fare un’altra aggiunta?
“Come proprietà e staff tecnico siamo contenti dei nostri giocatori. Stiamo lavorando bene. Ovviamente, come tutti i club di Eurolega, stiamo attenti al mercato e se dovesse presentarsi un’opportunità ne parleremo”.
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Quali valutazioni vi hanno portato a non confermare Nicolò Melli?
“Premettendo che Nik è un grande giocatore che ha dato molto a questo club, nella vita ci sono dei momenti in cui le aspettative e gli obiettivi di una società e di un giocatore non collimano. E a quel punto ci si lascia, fa parte della vita e dello sport. Fermo restando la grande considerazione che abbiamo come proprietà e club di Nicolò”.
La partenza di Melli e l’addio al basket di Hines hanno lasciato un vuoto a livello carismatico molto profondo: toccherà ai nuovi capitani Ricci e Shields colmarlo?
“Non solo a Pippo e Shavon. Ci sono tanti giocatori che possono avere un ruolo importante, non solo in campo. Come Mirotic, come Causeur che ha giocato 7 anni nel Real Madrid vincendo tutto e che quando apre bocca viene ascoltato da tutti. Abbiamo due playmaker giovani e di grande futuro che per la natura del loro ruolo dovranno avere la capacità di avere leadership in campo. Abbiamo perso due giocatori di grande carisma e di grande esperienza, ognuno farà la sua parte per sostituirli degnamente”.
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Si è alzato di più il livello in LBA oppure in Eurolega?
“In Italia sono arrivati ottimi giocatori stranieri, ogni anno c’è un innalzamento del livello. In Eurolega ci sono stati ritorni importanti, come Vezenkov e Fournier che sono giocatori veramente pesanti. Ogni club ha costruito roster profondo in grado di puntare quanto meno ai play in. Ci sono 3 squadre che certamente si staccano rispetto alle altre, guardando anche al loro mercato: parlo di Olympiacos, Panathinaikos e Real Madrid. Tutte le altre partiranno con l’obiettivo di giocare la post season, sarà una battaglia in ogni partita”.
A proposito di obiettivi: la stagione 24/25 dell’Olimpia Milano sarà da considerarsi positiva se…?
“Se diventeremo una squadra che renderà orgogliosi i nostri tifosi e la nostra proprietà. I nostri obiettivi sono vincere le competizioni italiane e arrivare ai playoff in Eurolega. Ci sarà molta concorrenza, dovremo cercare di essere migliori delle nostre concorrenti”.
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