8 squadre, dall'Olympiacos a Milano, nello spazio di una vittoria: a questo punto della stagione, non si era mai visto un torneo così livellato, pieno di sorprese e cadute
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A fine dicembre, dopo 16 turni di Eurolega, Olympiacos e Olimpia Milano sono divise da una sola vittoria in classifica, complici la prestazione da MVP di Nunn contro la squadra di Messina e la rimonta dei biancorossi al Pireo contro la Virtus degli ultimi due giorni.
Tutto più o meno nell'ordine delle cose, considerate le ambizioni dei biancorossi ateniesi e di quelli lombardi ai nastri di partenza. Molto meno previsto, invece, che le due squadre formassero capo e coda di un gruppo a 8, assai compatto, nella parte medio-alta della classifica di Eurolega.
Tra 10 vittorie-6 sconfitte e 9 vittorie-7 sconfitte, a una giornata dal termine del girone d'andaa, passa quindi la prospettiva del fattore campo in una serie playoff al disputare la prima delle due eventuali gare di play-in in casa di squadre meglio piazzate. Allargando ancora lo sguardo, anche tra la prima posizione (Monaco e Paris, 11-5) e la 15° (Partizan, Real Madrid, Baskonia e ASVEL, 7-9) sono solo 4 vittorie a fare la differenza: a eccezione di Maccabi, Virtus e ALBA Berlino, nessuna squadra può dirsi esclusa da qualsiasi discorso relativo alla post season, cosa mai accaduta dall'introduzione del format a girone unico e con pochi paragoni anche nelle epoche precedenti.
Tra le prime 15, per di più, ognuna ha già vissuto almeno un periodo "significativo" all'interno della stagione: il Monaco è passato da coach Obradovic alla guida di Vassilis Spanoulis (4 vittorie su 5 gare per il greco); Paris Basketball, la squadra che incanta l'Europa, è partita 1-3 ma poi ne ha vinte 10 di fila; Olympiacos e Zalgiris hanno cavalcato strisce da 6 e 5 vittorie consecutive, il Bayern è l'unica squadra ancora imbattuta in casa (8-0 al nuovo SAP Garden di Monaco).
Quando il Fenerbache perde lo fa fragorosamente (-19 con Stella Rossa, -12 a Baskonia, -30 a Montecarlo e -27 a Barcellona nelle ultime due) ma ha un sistema difensivo che ha già mostrato segni di inscalfibilità; l'Efes ha già "scontato" 9 turni di assenza per infortunio della sua stella, Shane Larkin, rientrato nelle ultime affermazioni nette (93-67 sul Panathinaikos, 89-67 ieri sulla Stella Rossa), mentre quella del Panathinaikos ha appena calato il miglior primo quarto della storia di Eurolega; Barcellona e Milano sono appaiate a 9-7 ma hanno, tra le prime 10, rispettivamente il peggiore e il miglior andamento nelle ultime 10 gare (4-6 i blaugrana, 8-2 le Scarpette Rosse, compreso l'81-94 del Palau nello scontro diretto).
Tra stasera e domani si concluderà il girone d'andata: il Round 17 prevede due scontri interni alle prime 10 (Paris Basketball-Fenerbahce oggi, Milano-Bayern Monaco in chiusura di programma), con la capolista Monaco in trasferta al WiZink Center - ah già, il Real Madrid: al momento è 13°, con 7 vittorie e 9 sconfitte, variabile impazzita nel caso di qualche aggiunta dal mercato e il raggiungimento di una condizione migliore di alcuni suoi elementi. Giusto perché mancavano ulteriori indizi a rendere l'Eurolega 2024/25 la più equilibrata di sempre.