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Milano, Flaccadori si confessa: "Ora gioco con una sicurezza diversa"

L'ex Trento, al secondo anno all'Olimpia, sottolinea le differenze con la scorsa stagione: "Viviamo il basket con più energia, più leggeri. Mannion ci ha dato grande spirito"

30 Gen 2025 - 11:00
 © IPA

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Le parole in conferenza stampa di coach Messina, al termine della rimonta vincente dell'EA7 Emporio Armani Milano su Trieste (87-74), non sono state pronunciate a caso: "Abbiamo trovato grande linfa in Tonut, Caruso, Flaccadori, che ci hanno dato molta energia. Per questo è una vittoria importante: in un momento di assenze pesanti, abbiamo trovato nuove energie". Se l'impatto dei primi due è stato visibile anche leggendo rapidamente il tabellino, l'apporto di Diego Flaccadori è stato statisticamente più silenzioso: 0 punti, 1 tiro tentato.

4 assist in 11' e un grande contributo difensivo, limitando le iniziative in regia di Colbey Ross, sono stati comunque decisivi per cambiare l'inerzia della sfida. Un ruolo fondamentale, nelle rotazioni di coach Messina, di cui lo stesso Flaccadori ha parlato sulle pagine dell'edizione milanese de La Repubblica: "Ogni stagione è a sé: se è vero che l'anno scorso, specialmente nei playoff, mi ero ritagliato un ruolo importante, non è che non me lo senta addosso anche oggi. Quando ho avuto le opportunità, soprattutto in LBA, ho giocato con una sicurezza diversa rispetto al mio primo anno all'Olimpia: conosco meglio Messina, capisco meglio quello che vuole e si aspetta da me. La mia consapevolezza in campo è cresciuta al di là del minutaggio: Nico Mannion ci ha dato grande spirito e più equilibrio. Quindi, sinceramente, sono contento: mi rendo conto che, in Italia, potrò ritagliarmi un ruolo più definito, facendomi trovare pronto in Eurolega. L'esperienza fatta all'Olimpia la scorsa stagione, mi aiuta a essere positivo e a tenere la barra dritta".

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Compiti e indicazioni specifiche, quelle dello staff tecnico, relative soprattutto alla gestione degli attacchi avversari: "Semplificando, tutta la squadra in difesa guarda cosa fa il playmaker, perché è il primo ad affrontare l'avversario. Se il suo atteggiamento è aggressivo, efficace, gli altri ti seguono. Io, e anche Tonut, dobbiamo cambiare il ritmo degli esterni, soprattutto nelle marcature. E poi devo essere pulito: abbiamo tanti giocatori che sanno far canestro. Anch'io segnavo tanto prima di arrivare qua, ma quando trovi dei compagni come all'Armani, devi imparare a mettere la palla nel posto giusto e nel momento giusto, e cercare di farlo senza perdere la tua aggressività. All'Olimpia bisogna alzare l'asticella, limitare l'errore al minimo assoluto. Poi, se una tua iniziativa va male, sai che sarai ripreso, ma è anche giusto".

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5° posto in LBA, in piena corsa per il passaggio diretto ai playoff in Eurolega, l'affascinante quarto di finale con la Virtus Segafredo Bologna a inaugurare la settimana torinese di Frecciarossa Final Eight: Flaccadori ha inevitabilmente approfondito l'andamento stagionale dell'EA7 Emporio Armani: "Siamo l'Olimpia e dobbiamo andare a Torino per vincere la Final 8, come abbiamo fatto in Supercoppa, non pensando che, andasse male, resta lo scudetto. Penso che tutte le squadre, in Eurolega, siano stanche e debbano superare gli infortuni, come noi. La differenza la fa l'energia mentale, che in Europa non deve mai scendere troppo dal top. A volte facciamo fatica a resettare, anche dopo una grande vittoria: il rischio è pensare che vada bene così".

Arrivato a Milano nell'estate 2023, Flaccadori ha già vissuto dall'interno una rivoluzione del roster, per esperienza dei compagni e rinnovamento degli stimoli coi nuovi arrivati: "Con Napier, Hines, Melli, Voigtmann era una Armani più esperta, avevano vinto tanto: aver fatto parte di quel gruppo mi è stato di grande aiuto per capire come affrontare il lavoro quotidiano. Quest'anno il clima è ottimo perché c'è tanta gioventù: viviamo il basket con più energia, andiamo sempre a 1000 all'ora, anche negli allenamenti. Tutti hanno voglia di correre, dare botte, migliorarsi. Siamo più leggeri". 

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