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Justin Holiday, grande impatto in Serie A: "Bello essere a Bologna"

I 14 punti all'esordio in LBA con Tortona hanno anticipato le prime parole virtussine di Holiday: "Milano? I miei compagni mi hanno spiegato l'importanza di questa partita"

10 Feb 2025 - 15:34
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All'indomani del 66-98 in casa di Tortona e alla vigilia della partenza per la Frecciarossa Final Eight in direzione Torino, tutte le attenzioni in casa Virtus Segafredo Bologna si sono rivolte alla presentazione ufficiale dell'ultimo arrivato, Justin Holiday. Il 36enne californiano ha parlato così del suo arrivo in Emilia: "Il basket europeo, quello di EuroLeague soprattutto, è sicuramente di altissimo livello. È stimolante giocare questo tipo di basket, così come il campionato italiano. Non parlo solo del campo, ma anche di tutto ciò che gli gira attorno. Ho disputato due partite in casa e non ho potuto fare a meno di notare il calore e l’atmosfera del pubblico, anche nella serata con il Partizan. È bello essere qui a Bologna, una città dove tutte le persone vivono e parlano di basket: ti sprona a fare di più e ti aiuta a dare il massimo. Mi piace, anche perché sei portato a giocare meglio.”

Oltre a 701 gettoni in NBA in 12 stagioni di carriera oltreoceano, quella a Bologna è la terza esperienza per il maggiore dei fratelli Holiday (Jrue e Aaron sono ancora nella National Basketball Association, rispettivamente a Boston e Houston) in Europa. Rispetto alle stagioni vissute in Belgio (Okapi Aalstar, 2011/12) e Ungheria (Szolnoki Olaj, 2013/14), però, l'#1 virtussino è tutt'altro giocatore e uomo: "Ho bisogno sicuramente di più partite per capire meglio la mia nuova squadra e il basket europeo in generale: ora mi è stato chiesto di essere consistente in campo, presente difensivamente ricoprendo più ruoli e prendermi quei tiri in attacco che sono solito prendere. Devo essere me stesso, giocare come so fare, soprattutto nella metà campo difensiva. Conosco già qualche mio compagno di squadra, sia europeo che americano: non gioco in Europa da un bel po’ di tempo, ma qualcuno lo avevo già incontrato”.

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14 punti (2/2 da 2, 2/4 da 3, 4/4 ai liberi), 2 rimbalzi, 1 assist e 2 falli subiti nei 21' sul parquet del PalaEnergica Paolo Ferraris, per un totale di +29 di plus/minus e 16 di valutazione: un esordio in LBA niente male, dopo i primi minuti ufficiali in Virtus giocati nel doppio turno di Eurolega della settimana precedente (10' col Partizan e 14' con Paris Basketball, con tanto di prima tripla segnata con la canotta bianconera). "Non ci sono squadre buone e squadre cattive: esistono squadre più forti e meno forti. L'importante, come si è visto nella partita a Tortona, è giocare da squadra e mettere sempre il collettivo davanti a tutto, indipendentemente che sia EuroLeague o Serie A. Tutte le partite vanno affrontate con l’atteggiamento che abbiamo avuto a Tortona. Quando avrò più tempo a disposizione giocherò meglio, l’importante ora era essere pronti al servizio della squadra. I miei compagni mi hanno aiutato a giocare meglio, nonostante siano trascorse solo 3 partite. Mi aspettavo di scendere subito in campo, ne avevamo parlato: ho cercato di farmi trovare pronto nonostante i pochi allenamenti, tante piccole cose non sono ancora ben rodate. Sono qui da poco, però volevo farmi trovare pronto nel tempo in cui sono stato utilizzato in queste primissime partite.”

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Alle porte la prima sfida in carriera di Holiday con l'EA7 Emporio Armani Milano (Inalpi Arena, mercoledì 12, ore 20.45), il 4° capitolo stagionale della maggiore rivalità della pallacanestro italiana degli anni '20. Un confronto sentito anche da chi è sbarcato in Italia da meno di un mese: "La Coppa Italia è una competizione nella quale chi perde esce. Molto semplice. Sono anche le competizioni che stimolano di più, che tutti vogliamo giocare. Approccio, energia, gioco di squadra, sono tutti fattori determinanti. Non solo contro Milano: in questo genere di competizione a gara secca, dobbiamo scendere in campo in maniera dura, pronti fin dalla palla a due. Penso che questa sia una squadra pronta ad affrontare questo genere di competizione. La gara con Milano deve essere approcciata come tutte le altre partite: la prossima gara è sempre quella più importante, che si affronti Milano o un’altra. I miei compagni mi hanno spiegato l’importanza di questa partita, l’importante è scendere in campo con la giusta energia necessaria in questo tipo di match”.

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