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Causeur: "Messina è un martello. Eravamo nel baratro, Mannion ci ha dato equilibrio"

L'esperta guardia dell'EA7 ha parlato in Francia della stagione: "Inizio molto complicato, ora vincere a Belgrado sarebbe un risultato enorme per noi"

12 Mar 2025 - 12:27
 © IPA

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Ospite in Francia, su Skweek, di una trasmissione dedicata all'Eurolega, Fabien Causeur ha parlato della competizione regina e di tanti temi riguardanti la stagione dell'Olimpia.

Cominciando dalla partita con la Stella Rossa, pesantissima per il cammino europeo dell'EA7.

"La partita di giovedì a Belgrado è cruciale. Se vinciamo, ci avviciniamo tantissimo al play-in. Andare a vincere a Belgrado sarebbe un risultato enorme per noi, perché poi avremo trasferte durissime a Parigi e Madrid. La stagione è stata complicata dall’inizio, non abbiamo mai avuto partite facili, e spesso abbiamo perso quelle più abbordabili. Ma il nostro obiettivo è chiaro: arrivare almeno al play-in e poi giocarcela".

Causeur ha parlato anche del suo feeling con Ettore Messina. "Con lui ho un ottimo rapporto, ha grande rispetto per i veterani. È molto duro con i giovani, e qui io e gli altri più esperti cerchiamo di fare da ponte tra lui e la squadra. Vuole disciplina e rigore assoluti, è un martello, ogni giorno ti mette alla prova. Alcuni giocatori faticano ad accettarlo, soprattutto nei momenti difficili, ma il suo obiettivo è sempre migliorare la squadra. A volte i metodi possono sembrare duri, ma il fine è sempre positivo".

L'ex Real ha analizzato le difficoltà di inizio stagione.

"Abbiamo avuto un inizio di stagione complicatissimo.Dopo sei partite eravamo nel baratro, si parlava solo di videoanalisi. Poi è arrivata la firma di Nico Mannion a novembre e ci ha dato grande equilibrio. Prima di lui avevamo due playmaker molto giovani, Dimitrijevic e Bolmaro, senza esperienza in EuroLeague. L’arrivo di Nico ci ha fatto fare un salto di qualità. Poi Mirotic e LeDay hanno alzato il loro livello e la squadra ha cominciato a vincere".

A Milano ha trovato una grande accoglienza da società, compagni e staff tecnico. "L’arrivo a Milano è andato molto bene, mi sono adattato benissimo con la mia famiglia. È stato un cambiamento importante dopo tanti anni a Madrid, ma Milano è una città meravigliosa e l’Italia un paese fantasticoTrovare casa non è stato facile,  i prezzi dell’immobiliare sono assurdi. L’Olimpia ci ha aiutato molto nell’integrazione. Shavon Shields mi ha dato una grossa mano, essendo alla sua quinta stagione qui. Il club ha un’organizzazione incredibile, mi hanno dato una guida con i ristoranti e i negozi migliori. Armani ha il controllo della città, persino sui ristoranti".

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