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McGruder, l'uomo in più di Venezia: "Qui per Spahija e Kabengele"

L'esterno americano, grande protagonista dell'incredibile successo della Reyer a Napoli, racconta a SportMediaset la sua esperienza a Milano

di Giacomo Magnani
08 Nov 2024 - 09:50
 © legabasket.it

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Tra i segreti della rinascita dell'Umana Reyer Venezia c'è anche e soprattutto Rodney McGruder. Arrivato dal mercato per mettere una toppa ai tanti infortuni, l'ex-Olimpia è stato il match-winner contro Napoli grazie al gioco da quattro punti a tempo quasi scaduto. A SportMediaset ha parlato di questo momento e non solo.

Cosa hai provato quando hai segnato il canestro decisivo nella partita di Napoli?
"Ho apprezzato molto il fatto che siamo stati uniti, con voglia di rimontare. Il merito non è stato di un giocatore solo, ma di tutta la squadra: Siamo stati resilienti e abbiamo combattuto fino all'ultimo secondo, è stata una grande vittoria di squadra".

Cosa ti ha convinto ad accettare la proposta di Venezia?
"Ho accettato l'offerta della Reyer per l'opportunità di lavorare con il coach, Neven Spahija, E giocare con il mio ex-compagno ai Clippers, Mfiondu Kabengele. Ho grande rispetto per il campionato italiano. Sono questi i motivi per cui ho deciso di firmare con la Reyer".

C’è un compagno di squadra che non conoscevi e che ti ha stupito?
"Conoscevo i miei compagni americani, ma non quelli italiani. Sono tutti giocatori importanti, che possono fare grandi cose. È bello imparare a conoscere il modo di giocare dei nuovi compagni, ho un grande rispetto per tutti loro".

Cosa non ha funzionato nella tua esperienza a Milano?
"Alla fine è andato tutto bene. Non è stato un periodo facile perché era nato mio figlio, questo ha complicato la mia esperienza a Milano".

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