Dopo le vittorie con Pistoia e Hamburg Towers il coach della Reyer punta Scafati per mettersi alle spalle il difficile avvio di stagione
di Raffaele Pappadà© IPA
Un inizio da incubo, fatto di sole sconfitte e di emergenza continua e in costante aggiornamento: Venezia sta provando a rompere quello che è sembrato un sortilegio.
Le prime vittorie, in campionato a Pistoia, in EuroCup contro Hamburg Towers, regalano ai tifosi della Reyer la prospettiva di una risalita. Adesso c'è da confermarsi, per andare a prendersi quel posto da protagonista che tutti si aspettano da Venezia, al netto dei cambiamenti estivi e di partenze pesanti come quella di Tucker.
Neven Spahija sa bene che per smaltire definitivamente le scorie negative delle prime settimane serve continuità e impegno, all'interno di un calendario che non concede troppo tempo per riflettere e meditare.
"Speriamo di fare un passo avanti, soprattutto se abbiamo più giocatori. In questo momento sappiamo che abbiamo un problema sugli esterni. Vogliamo vincere, insieme con il nostro pubblico.
Scafati è una squadra molto buona, molto efficace, che ha tanti punti nelle mani. Però giochiamo in casa e vogliamo vincere".
Dal punto di vista offensivo non si è ancora vista la Reyer dei giorni migliori (77 punti prodotti a Pistoia, 80 in coppa), ma il coach non ha dubbi su quale sia la priorità all'interno di questo percorso di crescita.
"Prima che la squadra torni nel ritmo offensivo che vogliamo, dobbiamo continuare a difendere bene".
Wiltjer e compagni hanno tenuto l'Estra a quota 64 e i tedeschi a 68: le soglie più basse fatte registrare dagli avversari che Venezia ha affrontato fin qui. Non può essere un caso che siano arrivati i primi due sorrisi.