Un leader come Fontecchio, la consacrazione per Mannion e Procida, la solidità di Pajola e Tonut: Pozzecco avrà un roster di ottimo livello. E se Gallinari...
© FIP
9/20 ai liberi. Basta questo dato per non dare alcun peso reale al 74-81 di Italia-Islanda: con la qualificazione matematica a Eurobasket 2025 ottenuta ancor prima di allacciarsi le scarpe - decisivo il 76-81 della Turchia in Ungheria nel pomeriggio -, quello del PalaBigi è stato un più che comprensibile calo di tensione. Brutto da vedere, frustrante, ma tutt'altro che condannabile. Anche perché, al netto di infortuni o evoluzioni impreviste, solamente 3 o 4 dei 12 andati a referto a Reggio Emilia faranno parte del gruppo che affronterà gli Europei.
© FIP
Capitan Melli, Ricci e Spissu, per ragioni non solo tecniche, dovrebbero costituire il filo rosso tra questa finestra di qualificazione e la fase finale della prossima estate, col playmaker sardo unico presente anche nella decisiva vittoria di Reykjavik. Il resto dei convocati, con buona pace degli esordienti tra Islanda e Reggio Emilia e quelli che indosseranno per la prima volta la maglia azzurra nella finestra di febbraio, è abbastanza "telefonato", con al più un paio di punti interrogativi.
© FIP
Il reparto guardie si dovrebbe completare con profili con aggressività e solidità difensiva (Pajola e Tonut) e qualche elemento capace di generare attacco sia coi movimenti dei compagni che in autonomia. Il nome sotto la lente d'ingrandimento sarà quello di Nico Mannion: la "cura Messina" e una continuità d'impiego a livello Eurolega potrebbe regalare all'Italia una guardia dall'impatto simile a quello del PreOlimpico di Belgrado. Se lo staff di Pozzecco, in base alla forma che si penserà di mantenere tra fine agosto e inizio settembre, riterrà opportuno aggiungere un quinto elemento, la curiosità è nello scoprire se sarà un elemento di ordine e intensità sul punto d'attacco (Diego Flaccadori sarebbe l'indiziato numero 1) o un'altra guardia con capacità spiccatamente offensive (Matteo Spagnolo, classe 2003 dell'ALBA Berlino, arriverebbe con la seconda stagione di Eurolega alle spalle...).
© FIP
Se acciacchi vari ai piedi, polpacci e tendini rotulei risparmieranno le ali di Italbasket, la rotazione nello spot di 3 e 4 potrebbe essere già certificata con mesi di anticipo: il leader offensivo degli azzurri sarà, come a Eurobasket 2022 e al Mondiale 2023, Simone Fontecchio, con Petrucelli a compensare, con la versatilità sul perimetro, i turni di riposo dell'ala dei Detroit Pistons; pensare che Pozzecco possa prescindere da Achille Polonara e dal già citato Pippo Ricci è un'utopia, rendendo inutile qualsiasi altra ipotesi su come riempire i minuti da ala grande. Battitore libero - anche perché l'unico con doti così superiori alla media in quanto ad atletismo e tiro da 3 - sarà Gabriele Procida: l'ala dell'ALBA Berlino è "in credito" di un PreOlimpico saltato per un'operazione chirurgica, e potrebbe essere la scintilla da tanti punti in pochi possessi spesso decisiva dalla panchina.
© FIP
E sotto canestro, oltre a Nicolò Melli? Le alternative per non costringere Pozzecco a impiegare "fuori ruolo" altri elementi a disposizione non mancano, ma la posizione di "5 di riserva" dell'Italia a Eurobasket 2025 pare quella più soggetta a cambi di scenario anche all'ultimo minuto. La doppia sfida all'Islanda ha chiamato in causa Tessitori, Grant Basile e Guglielmo Caruso, ma non è detto che Italbasket possa di nuovo ricorrere a un'idea suggestiva - al momento difficilmente praticabile: l'ultima partita ufficiale di Danilo Gallinari risale al 6 luglio (semifinale del PreOlimpico di San Juan contro la Lituania), e sappiamo quanto questo possa significare per un fisico così sensibile come quello del Gallo. Dopo quella del 2025, però, non ci sarà un'estate 2026 a poter concedere l'ultimo ballo al classe '88 da Graffignana...
© FIP