Contro Tortona un altro ingresso pesante: 12 punti e un quarto periodo in cui il carisma e la qualità dell'americano hanno fatto la differenza
di Giacomo Magnani© IPA
In estate ha riposto nel cassetto la sua vecchia maglia della Germani per ripresentarsi a inizio anno con una novità significativa: dal 4 è passato al numero 10. Lo utilizza da quando era un bambino, lo utilizza per ricordare la nonna scomparsa 10 anni fa, lo utilizza per lanciare, in poche parole, un messaggio: "Nella stagione che sta per iniziare, voglio fare sul serio". E a oggi il rendimento di Jason Burnell non ha per nulla deluso. La miglior prova stagionale contro Sassari con 18 punti, i 17 raccolti contro Cremona e i 12 nell'ultima gara contro Tortona, con canestri pesanti soprattutto nell'ultimo e decisivo periodo. C'è tanto merito dell'americano classe '97 nella Brescia che oggi si presenta alla sosta Nazionali al terzo posto in classifica (6-2) a pari merito con Trapani e Milano.
In mezzo alla rivoluzione estiva di Brescia, le basi da cui ripartire sono state Della Valle, Bilan, ma anche Burnell. Dal 2019 in Italia, mai così importante per una formazione di LBA Serie A. Alla seconda stagione a Brescia, è reduce dalle esperienze sempre in Italia tra Cantù, Sassari e Brindisi. Il nostro paese è diventato per lui una seconda casa e alla Germani ha capito perfettamente il suo ruolo: "Con Poeta ho parlato tutta estate del mio ruolo. Sono il sesto uomo di un gruppo con grandi qualità, e ho responsabilità".
Jason Burnell è un personaggio molto interessante anche fuori dal campo: "Sono una persona divertente e piena di energia, sempre in movimento. Però sono anche un tipo rilassato. Amo, leggere, studiare e guardare basket, un po' di videogiochi. Voglio arricchirmi sempre come persona". Atleta e persona completa, in campo e fuori. Una maturità che in questo inizio di anno sta aiutando Brescia.