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Juancho Hernangomez, una notte da attore protagonista

Lo spagnolo assoluto mattatore nella vittoria del Panathinaikos sull'Efes: 20 punti e 16 rimbalzi

23 Apr 2025 - 08:55
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Si poteva immaginare un Panathinaikos vincente contro il lanciatissimo Efes di coach Banchi con una serata "dannosa" dell'MVP di Eurolega? Si potevano figurare scenari in cui gli uomini di Ataman avrebbero conservato il fattore campo con un Kendrick Nunn da 4/15 al tiro e 4 palle perse? In teoria no. La pratica, per la gioia di quasi tutti i 18890 di OAKA, ha detto altro: ha parlato lo spagnolo di Juancho Hernangomez.

Nella notte di parziali e controparziali che ha portato all'87-83 per i Greens di Atene, la costante è rimasta il 29enne di Madrid: 20 punti (7/7 da 2, 2/5 da 3), 16 rimbalzi, 3 assist, 3 palle rubate, 2 stoppate e 3 falli subiti, riposando solamente 56” su 40’. Una serata memorabile, suggellata dai massimi in carriera in Eurolega per: valutazione (40), punti, rimbalzi totali e difensivi, palle rubate, stoppate, canestri da 2 punti realizzati.

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La prestazione totale del miglior cestista ad aver mai recitato in un film dedicato alla pallacanestro - l'interpretazione di Bo Cruz in Hustle (2022, prodotto da Adam Sandler e LeBron James) è da attore consumato - ha salvato il Panathinaikos, sublimando un'annata di pieno riscatto di uno dei ritorni più significativi in Europa dell'ultimo decennio. "Fuggito" negli Stati Uniti a 21 anni (15° scelta assoluta al Draft 2016), sostituendo inizialmente l'infortunato Gallinari nei Denver Nuggets e poi indossando altre 5 canotte NBA, il biennale firmato col Panathinaikos nell'estate 2023 era considerato il colpo dell'anno.

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Mai visto prima in Eurolega, erano le medaglie ottenute con un ruolo in primissimo piano con la Spagna di Scariolo (oro ai Mondiali 2019 e a EuroBasket 2022, bronzo a EuroBasket 2017) a garantire un impatto ai piani più alti della pallacanestro del Vecchio Continente. Nell'Eurolega alzata dal Pana al cielo di Berlino, però, la sua firma è stata aggiunta all'ultimo, in piccolo, di gran lunga meno appariscente di quella di Nunn, Lessort, Sloukas, Jerian Grant e molti altri. Veniva quasi da considerarlo migliore come attore che non come ala grande in una squadra da titolo...

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Quella del minore dei fratelli Hernangomez - Willy, un anno più vecchio, è ai margini delle rotazioni nel Barcellona che si giocherà le Final 4 di Abu Dhabi da stasera contro il Monaco - è stata invece l'ulteriore conferma del "teorema del secondo anno", tanto centrale nel dibattito dello sport italiano con la resa degli acquisti di Giovanni Sartori nell'ultimo decennio tra Atalanta e Bologna: concedere un periodo lungo di adattamento può portare comunque dividendi, nonostante una prima stagione da 4.3 punti (26.4% da 3), 3.5 rimbalzi, più palle perse di media (0.8) che assist (0.5).

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Poco meno di un anno dopo, Juancho ha confermato che il 2023/24 fosse un "buco", non il primo segnale di un calo progressivo. Se non avesse ottenuto abbastanza certificazioni di usato sicuro con la canotta della Nazionale, il virtuale premio di Most Improved Player di Eurolega avrebbe il suo nome inciso alla base: prima dell'esplosione di gara1 dei Playoff, Hernangomez aveva già migliorato tutte le voci statistiche in stagione regolare (10.3 punti, 43.1% da 3, 6.7 rimbalzi, 1.4 assist a fronte di 0.6 perse). In attesa di scoprire se il Panathinaikos possa diventare la 4° squadra del Nuovo Millennio a vincere 2 Eurolega consecutive - dopo il Maccabi Tel Aviv 2003-04 e l'Olympiacos 2012-13, coach Ataman diventerebbe il primo a farlo con due squadre differenti dopo l'Efes 2021-22 -, una cosa è sicura: Juancho Hernangomez non è soltanto Bo Cruz, ma è molto meglio.

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