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Energia e muscoli: Kabengele è l'Hulk che trascina la Reyer

Con Varese un'altra prova pazzesca del canadese di Venezia che sta giocando da MVP: è il miglior giocatore del campionato per valutazione

di Raffaele Pappadà
03 Dic 2024 - 09:00
 © IPA

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A guardare i suoi muscoli è uno di quelli con cui sarebbe sconsigliato litigare, ma osservando il suo linguaggio del corpo sul parquet ti accorgi che Mfiondu Kabengele è uno di quei compagni che diffonde buonumore e sorriso. 

Proprio quello di cui Venezia aveva bisogno dopo la partenza di Tucker e con il difficile avvio di stagione, segnato da tanti infortuni. 

Alle sue braccia enormi la Reyer ha chiesto punti e leadership: il canadese non ha deluso, mettendosi comodamente nei panni del trascinatore degli orogranata. 

Contro Varese è stato a dir poco dominante: in 28 minuti sul parquet ha prodotto 28 punti tirando col 69% dal pitturato (9/13), 14 rimbalzi (5 in attacco e 9 in difesa), 4 stoppate e 41 di valutazione, il so nuovo high in LBA.

Amato tanto dai compagni (McGruder ha dichiarato di aver accettato l'offerta di Venezia anche per l'opportunità di giocare di nuovo con lui, dopo la parentesi ai Clippers), quanto dallo staff: Sphajia (uno che non regala complimenti) ha dichiarato che può ambire al ritorno in NBA.

Il suo rendimento sta monopolizzando diverse classifiche individuali. Kabengele primeggia per distacco in quelle della valutazione media: 24,8, quasi due punti a gara in più del secondo, Miro Bilan, a quota 22,9.

Il canedese è anche il re assoluto dei rimbalzi: 13,4 a gara, dominando anche nelle sottocategorie relative a quelli difensivi e offensivi, rispettivamente 8,3 e 5,1. 

© IPA

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Sta normalizzando la doppia doppia, come se fosse automatica: in 9 giornate ne ha fatte registrare 6: l'hanno scampata solo Milano alla prima, poi Pistoia e Reggio Emilia.

La situazione non cambia in Eurocup, dove il gigante viaggia al ritmo di 12,7 punti e 9,7 rimbalzi a gara.

Con lui, Venezia ha tutt'altre consapevolezza e tranquillità: uno così è sempre meglio averlo dalla propria parte. Soprattutto se gioca da MVP.

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