La prima vittoria di sempre della Bertram contro l'Olimpia porta la firma del play americano, proprietario delle chiavi dell'attacco di De Raffaele
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Non ci era mai riuscita nei 7 precedenti ufficiali, tra Serie A e Coppa Italia. Non ci era riuscita nemmeno nell'amichevole di apertura al pubblico del "Luigino Fassino Court" di inizio settembre. Per la prima storica vittoria della Bertram Yachts Tortona nei confronti dell'Olimpia Milano sarebbe servito qualcosa di speciale. Qualcosa di praticamente perfetto. Qualcosa come il Tommy Kuhse visto all'Unipol Forum.
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26 punti, 6/7 da 2 e 3/5 da 3, 6 assist a fronte di sole 2 palle perse: numeri che il 26enne dell'Arizona aveva già tenuto alla prima trasferta stagionale di LBA a Varese, contro un sistema difensivo imparagonabile ai corpi dell'Olimpia. Mannion o Dimitrijevic a inseguirlo sui blocchi, Shields a tutto campo, Diop e Mirotic sui cambi, Gillespie e LeDay coi raddoppi sulla palla: Milano ha tentato in ogni modo di impolverare la lucidità delle scelte dell'ex RASTA Vechta, senza mai riuscirci.
Disponendo una telecamera personalizzata sui quasi 35' trascorsi sul parquet da Kuhse - massimo stagionale, ulteriore attestato di consistenza se a "regalarli" è un coach come Walter De Raffaele - è paradossale che siano stati solamente 2 gli errori di lettura e scelta dell'americano, entrambi nel secondo tempo (sfondamento su Mannion nel secondo possesso del 3° quarto, ricerca del taglio di Kamagate nonostante le braccia di Mirotic gli coprissero la visuale sull'84-87). Quando c'era da servire i compagni e lasciare che Vital, Gorham e Strautins trovassero il proprio ritmo, Kuhse l'ha fatto - dei 17 tentativi dal campo del primo quarto di Tortona, chiuso con 31 punti, solo 4 sono stati del numero #2 -; quando c'era lo spazio per attaccare dal palleggio, Kuhse se l'è preso; quando la pressione di Milano lo costringeva a doversi liberare della palla, il play della Bertram Yachts ha eseguito coi tempi giusti.
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Tutto l'attacco di coach De Raffaele, già prima del 94-98 dell'Unipol Forum, gira attorno a un playmaker dal sapore antico, che risalta ancor di più nell'estremo atletismo della pallacanestro del 2024. Non potendosi permettere quasi nessun vantaggio fisico, specialmente contro squadre di Eurolega, per via di un corpo dalle dimensioni "normali" (188 cm di altezza, 83 kg di peso) - non potendosi quindi concedere troppi errori "gratuiti", per poter competere a quel livello - Kuhse è un esempio per riconoscere quanto spazio ci sia libero attorno a sé, dove sia e come sfruttarlo. Capacità che di solito si addicono più a un coach o a uno staff tecnico, un futuro che pare disegnato apposta per Tommy Kuhse. Il presente, per la fortuna e la storia della Bertram Yachts Tortona, dice altro.
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