Il General Manager è entusiasta dell'inizio di stagione della squadra allenata da Jamion Christian. "Studiamo la Unahotels, ma è ancor più importante pensare a quel che dobbiamo fare noi"
di Raffaele PappadàEra difficile pensare a un inizio di stagione più vincente e convincente, con tre vittorie su tre, ottenute contro avversari di grande valore. Trieste si sta guadagnando un ruolo di rilievo nella geografia del nuovo campionato di Serie A, con un progetto convincente. L'idea di un basket moderno, molto americano, arriva dal General Manager Michael Arcieri, che sta provando a riproporre quanto fatto a Varese (non a caso ha voluto con sè Colbey Ross, che con la Openjobmetis si laureò MVP, e Markel Brown).
Scelte coerenti, dalla panchina al roster. Ogni gara diventa una prova per misurare la tenuta di queste prestazioni e ambizioni: ora tocca a Reggio Emilia.
"Stiamo facendo quello che facciamo sempre, dopo aver staccato un giorno. Abbiamo spostato la concentrazione su Reggio, stiamo guardando tanti video, sia individualmente con i giocatori, che come gruppo. Guardiamo le cose che fanno in attacco, in difesa, i punti centrali che dobbiamo seguire per batterli domenica.
Abbiamo in testa dei concetti precisi, prepariamo ogni dettaglio su quello che fanno loro e, ancor più importante, quello che dobbiamo fare noi. Abbiamo i nostri fondamentali che dobbiamo sviluppare e seguire, se facciamo quelle cose abbiamo visto che possiamo essere competitivi"