L'Aquila in vetta al campionato senza sconfitte grazie a un mercato azzeccato e alla crescita dei suoi giovani: "Grande merito anche al nostro direttore sportivo Gaddo e a tutto il nostro staff di scouting"
di Enrico De Santis© Ufficio Stampa
Lassù in testa non ci può essere che l'Aquila. Trento vola, sospinta dal vento dell'entusiasmo generato da cinque vittorie su cinque in campionato: la squadra di coach Paolo Galbiati vince, diverte e trascina il pubblico trentino e non solo. Un avvio di stagione che meglio non si sarebbe potuto immaginare in casa Dolomiti Energia, come ha confermato a SportMediaset il presidente Luigi Longhi.
Con una squadra così rinnovata vi aspettavate una partenza del genere?
“In estate quando abbiamo costruito il roster ero abbastanza fiducioso di aver allestito una squadra competitiva col lavoro svolto dal ds Rudy Gaddo, da coach Galbiati e da tutto il nostro staff. Con l’idea che l’arrivo di giocatori di esperienza e, come noi ci auspichiamo, la maturazione dei nostri giovani avrebbe creato un mix interessante”.
A inizio stagione non avete fatto proclami, dopo questo inizio però non vi sfiora l’idea che potete essere competitivi per traguardi davvero importanti?
“I proclami li lasciamo fare agli altri, non è nel nostro stile farne. Faremo sicuramente del nostro meglio, senza darci alibi, per ottenere il massimo. In queste prime giornate di campionato ci siamo riusciti, anche in Eurocup abbiamo dimostrato di essere competitivi. Certo, l’appetito vien mangiando: saremo pronti a cogliere tutte le occasioni”.
Il trio Ford-Cale-Lamb è senza dubbio uno dei vostri punti di forza: che lavoro c’è stato dietro ai loro acquisti?
“Lo straordinario lavoro di scouting compiuto dal nostro direttore sportivo Gaddo insieme a Galbiati. E non tralascerei l’attenzione e la fiducia che riponiamo nei confronti dei nostri giovani: abbiamo inserito due ragazzi che insieme raggiungono a malapena 40 anni, mi riferisco a Niang ed Ellis, tra i titolari”.
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Avete allungato il contratto di Paolo Galbiati fino al 2027 nel momento più delicato della passata stagione: può ripercorrere le orme di Maurizio Buscaglia?
“Abbiamo rinnovato perché crediamo in lui e nel suo lavoro, al di là dei risultati contingenti. Vittorie e sconfitte fanno parte del gioco, noi siamo convinti di aver scelto il coach giusto per Trento”.