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Scola e gli orizzonti di Varese: "Crescita costante. Mannion miglior italiano in LBA"

Dopo la vittoria con l'Olimpia, l'AD della Openjobmetis racconta il progetto del club, a partire dalla cessione del Red Mamba: "L'affare l'abbiamo fatto in tre: Nico, Milano e noi: ora siamo più forti"

18 Dic 2024 - 10:00
 © IPA

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Il sapore dolce della grande vittoria di domenica contro Milano è ancora fresco, ma Luis Scola ragiona sempre d'insieme e guarda al lungo termine. Lo ha fatto nei momenti delicati e di certo non cambia atteggiamento dopo un successo che regala ossigeno e convinzione alla squadra di coach Mandole. Il dirigente argentino ha raccontato il progetto di Varese a Daniele Dellera, in un'intervista pubblicata sul Corriere della Sera.

"Cerchiamo di affermare un progetto a lungo termine, che si ispira alla sostenibilità. Guardiamo lontano, stiamo facendo un lavoro attento sul settore giovanile. Poi abbiamo il Campus, la creatura della famiglia Bulgheroni, che ci permette di ospitare e far vivere in una realtà molto importante giovani che arrivano da ogni parte del mondo".

Si parte dalla ricerca del talento, che però non è l'unico indicatore a cui Varese guarda.

"Non si può sfuggire, ma non c'è solo quello. Cerchiamo giocatori che ben si adattino al gioco studiato e impostato dal coach, Herman Mandole. Giocatori ambiziosi, che vogliano crescere attraverso il lavoro".

Al centro del progetto c'è un'idea di gioco precisa da sviluppare. 

"Un basket moderno, veloce, che nasce dal lavoro, dallo spirito di squadra, con una difesa alta, dinamica, che sappia poi produrre attacchi vari e pericolosi".

Una ricerca che mette il collettivo davanti al singolo, sacrificandolo se necessario. Ponderazione fatta anche per la trattativa che ha portato Mannion a Milano.

"Abbiamo valutato l'affare in modo complessivo. Partendo da un fondamentale: a operazione conclusa dobbiamo avere una squadra migliore di prima. Sono convinto che così sia stato. L'affare è stato fatto da tutte e tre le parti: Milano, Mannion e noi. Nico è il giocatore italiano più forte della Lega".

La sfida è conciliare parole come futuribilità e sostenibilità con il successo sportivo

"Non conosco altro obiettivo che la vittoria, ma se per vincere si intende lo scudetto, siamo ancora molto lontani. Il nostro programma prevede una crescita costante, un lavoro che si rivolge a ogni aspetto, dalla società al rapporto con i tifosi. Abbiamo giocatori italiani, alcuni nati qui a Varese, che possono essere importanti non solo per noi, ma per tutto il basket italiano. Così anche i giocatori stranieri devono essere felici di giocare in questo gruppo: vogliamo creare una vera e propria colonna vertebrale tra squadra, staff tecnico e società".

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