4° gioia stagionale per l'Openjobmetis Varese contro Napoli (89-86). Queste le parole del coach biancorosso, Herman Mandole, raccoltre tra i microfoni di DAZN e la sala stampa di Masnago: "È stata una partita con un livello di nervosismo e di tensione altissimo. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, mentre nel secondo abbiamo lasciato giocare troppo, soprattutto in attacco. Abbiamo fatto tantissimi falli, a un certo punto sembrava fossimo stanchissimi e loro hanno usato questo momento per rientrare. Alviti è partito 0/4 e poi ha segnato tre triple, Jaylen (Hands) ha giocato come pensiamo che possa fare sempre, Matteo (Librizzi) ha giocato bene 25 minuti e poi alla fine era un po’ stanco, ma la cosa più importante era vincerla, era un win-or-die per noi. Sono contentissimo per i ragazzi, non era facile contro una squadra che aveva la stessa nostra voglia. Oggi avevamo la responsabilità di vincere. Non è come Milano che non devi vincere al 100%. La scelta di non fare fallo nell'ultima azione? La scelta era cambiare su tutti i blocchi e non lasciare un tiro facile, anche se poi abbiamo sbagliato l’esecuzione". L'argentino e i suoi ragazzi sono stati oggetto di fischi da parte di una fetta della tifoseria varesina all'ingresso in campo: "I fischi sono normali, i tifosi non fischiano a Herman come persona, ma fischiano ai risultati. Non posso pensare che tifosi siano contenti quando siamo avanti di 9 punti e poi gli avversari tornano sotto. Io faccio il mio lavoro: i tifosi fischiano i risultati, se le cose vanno bene non si fischia. Eravamo 3/9, e non posso aspettarmi che loro siano contenti. Tantissime persone che guardano come lavoriamo in settimana mi dicono che va tutto bene, chi non lo vede fischia. Ma non è una cosa che posso controllare, alla fine è un loro diritto".