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Mannion è già di casa all'Olimpia: "Dobbiamo rivincere in Europa"

Il Red Mamba, arrivato da Varese a Milano a novembre, ha parlato dell'accoglienza ricevuta: "Io e Messina parliamo molto, LeDay è sempre positivo"

09 Gen 2025 - 09:50
 © Ufficio Stampa

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Tra le certezze dell'EA7 Emporio Armani Milano che, in serata, affronta il Maccabi Tel Aviv nella seconda trasferta del girone di ritorno di Eurolega (ore 20.05 sul neutro di Belgrado), c'è Nico Mannion. Che il figlio di Pace potesse essere già un punto fermo biancorosso, a due mesi dalla complicata trattativa che ha lo portato dall'Openjobmetis all'Olimpia, era tutt'altro che scontato, viste anche le precedenti esperienze in EL.

Il play classe 2001 ne ha parlato nella rubrica "Uomini e canestri" di Repubblica, ed. Milano: "Sono molto contento di aver preso la decisione di giocare a Milano, voglio ringraziare tutti coloro che l'hanno resa possibile. All'Olimpia mi hanno accolto tutti benissimo. Finalmente sento di aver trovato una casa. Non sono mai rimasto a lungo nello stesso posto: a Bologna ho giocato 2 stagioni (2021-23, nda), ma ne conto poco più di una a causa dei problemi allo stomaco; al Baskonia 2023/24 ho disputato poche partite; a Varese (2024) sono arrivato a metà stagione e sono andato via all'inizio della successiva. Non ho mai trovato continuità con lo stesso gruppo per un lungo periodo, all'Olimpia voglio contribuire a costruire qualcosa di speciale".

© IPA

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Un impatto non banale con la massima competizione continentale: 11 punti e 5 assist già all'esordio col Real, tanto protagonismo nella striscia di 8 vittorie consecutive che ha riportato le Scarpette Rosse in carreggiata per un posto playoff. Questa la divisione dei meriti principali, secondo l'ex Golden State Warriors: "Coach Messina è stato subito molto aperto nei miei confronti: parliamo molto, abbiamo un buon rapporto e sono grato per la fiducia che sta instillando in me, permettendomi di essere me stesso. LeDay e Mirotic sono quelli con cui parlo di più: di Zach conoscevo il carattere aperto, è facile avere un dialogo con lui, è sempre positivo e la sua analisi del gioco è molto intelligente".

© IPA

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Forse Milano è proprio il posto giusto al momento giusto, per un profilo con pochi precedenti nella storia della pallacanestro italiana ma cresciuto lungo un percorso "inusuale": "In Arizona ci torno d'estate: ho fatto lì liceo e università, ho gli amici, la mia ragazza è di lì. Sono davvero metà americano e metà italiano, qui o negli USA non mi sento mai fuori posto".

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Nico Mannion, in attesa di riscrivere altri record personali in Eurolega (i 20 punti contro la Stella Rossa e gli 8 assist distribuiti col Maccabi Tel Aviv all'andata sono "battibili", per un talento come il #2), pare essersi pienamente calato nella realtà milanese, anche a livello di etica del lavoro e "mentalità vincente": "Venendo da Varese, la cosa più dura per me è stata giocare così tante partite ravvicinate. Ma il mio obiettivo è imparare e continuare a crescere, in difesa ma anche nel resto. L'esperienza mi fa migliorare come giocatore: ne ho già tanta, ma non si smette mai di apprendere. Non credo siano un paio di sconfitte a definire una squadra, quanto il modo in cui reagisce alla difficoltà. Sappiamo cosa fare e come giocare per vincere, dobbiamo farlo 7 giorni su 7. Sappiamo tutti quali sono gli obiettivi della società e della città: dobbiamo rivincere in Europa e rendere la gente orgogliosa". A partire da stasera, e per il resto della stagione biancorossa di Eurolega.

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