Canestri pesanti, assist, regia, perfino una stoppata: una prestazione totale per il Red Mamba, decisivo nella vittoria dell'Olimpia Milano con lo Zalgiris
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Nella sfida d'andata con lo Zalgiris Kaunas, con l'Unipol Forum ammutolito dalla rimonta subita dal +27, Nico Mannion non era ancora una giocatore dell'EA7 Emporio Armani Milano. Non è stata sufficiente la sua sola presenza alla Zalgirio Arena, a 48 ore dalla dura sconfitta di Monaco di Baviera, per l'87-89 grazie a cui i biancorossi ariveranno alla pausa di Eurolega in piena zona Play-In, ma la serata di Kaunas ha spiegato il perché l'Olimpia abbia fatto uno sforzo per prelevarlo da Varese a stagione in corso.
21 punti (6/6 da 2, 2/5 da 3, 3/3 ai liberi), 7 rimbalzi, 6 assist (e 5 palle perse) in 25'10" sul parquet, attaccando tutte le guardie dello Zalgiris dal palleggio e sfruttando un primo passo incontenibile. Col career high in Eurolega per punti, rimbalzi e valutazione (27), il Red Mamba ha realizzato molte delle giocate più simboliche del Round 26: il primo canestro di Milano, con l'arresto-e-tiro in faccia a Francisco; l'ultima tripla del primo tempo, regalando all'Olimpia un piccolo cuscinetto all'intervallo lungo (42-50), e il primo canestro della ripresa, direttamente da rimbalzo offensivo, sfruttando una dormita dello Zalgiris; i primi 4 punti dell'ultimo quarto, con la tripla in allontanamento dall'angolo con tanto di fallo subito da Smailagic (66-71).
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Che Nico Mannion sia un talento con pochi eguali nella storia della pallacanestro italiana, sommando l'esplosività delle gambe e gli istinti realizzativi, non serviva certo la serata lituana per capirlo. A sorprendere in positivo, invece, è stato l'atteggiamento dell'ex Virtus e Baskonia dal primo all'ultimo possesso: aggressivo, tosto, duro, disposto a sporcarsi nel fango in cui lo Zalgiris trascina ogni avversario che ospita a casa propria.
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La presenza e l'applicazione a rimbalzo, senz'altro richiesta da Messina dopo i 16 rimbalzi offensivi concessi al Bayern, è stata impeccabile; anche nei momenti di maggiore aggressività della difesa di Trinchieri, le letture a scorgere i compagni liberi hanno avuto pochi passaggi a vuoto; alla 46ª gara della vita in Eurolega è arrivata persino la prima stoppata in carriera in EL, in recupero su una tripla di Smailagic a inizio 4Q.
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Col rientro dello Zalgiris al termine del terzo quarto - nel parziale di 13-4, in ogni caso, Mannion era a riposo in panchina -, Milano ha comunque affidato a Shields e a un infuocato ex LeDay (26 punti, 5 rimbalzi e 11 falli subiti) i possessi decisivi: senza Mirotic, sono ancora loro i leader designati ad assumersi le responsabilità più pesanti. Farlo, tuttavia, con un Nico Mannion così "alle spalle", in vista della Frecciarossa Final Eight e delle ultime 9 gare di stagione regolare di Eurolega, non può che essere un ottimo segnale per l'EA7 Emporio Armani Milano.