Il coach argentino ripensa al suo esonero. "Scafati è una piazza particolare, peccato. Torno dalla famiglia, ma spero di rientrare nel giro"
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Qualche ora per metabolizzare non basta: Marcelo Nicola è amareggiato per aver perso la panchina di Scafati dopo il pesante ko con Reggio Emilia. L'argentino ha raccontato la sua delusione a La Tribuna di Treviso.
"Non è certo una situazione positiva: sono triste e dispiaciuto, mi sento come quando accadono queste cose. Peccato perché su questa opportunità contavo e ci credevo parecchio, avevo voglia di rientrare. La sentivo come una grande sfida, anche se sapevo che sarebbe stato difficile".
Nicola rientrava dopo un anno sabbatico, seguito alla salvezza conquistata con Treviso contro Bologna. Di quella squadra aveva richiamato i fedelissimi Zanelli e Sorokas, ma non è andata come sperava. Col rimpianto aggiuntivo dell'esonero arrivato dopo 2 vittorie e 3 sconfitte nelle ultime 5, non un bilancio disastroso.
"Sappiamo che Scafati è una piazza particolare, a volte diciamo poco stabile. Le cose sono andate così. A Reggio è stata effettivamente una sconfitta molto pesante, anche perché la squadra non ha mai dato segnali di essere in partita. In precedenza, una volta andati sotto, in qualche occasione eravamo riusciti a reagire. A Treviso, quando eravamo +10 all'intervallo dopo un secondo quarto importante, siamo crollati nella ripresa. A Reggio ancora peggio, non siamo mai stati in partita".
Proprio a Treviso Nicola farà ritorno, per ritrovare la famiglia, ma prima ha salutato i suoi ex giocatori.
"Non c'è molto da dire, le solite frasi di circostanza, ho ringraziato chi ha lavorato con me in questi cinque mesi molto intensi. Ora torno dalla famiglia, sperando di rientrare prima o dopo nel giro della pallacanestro".