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MERCATO AI RAGGI X

LBA, cosa manca ai 16 club: i colpi dell'estate squadra per squadra

Alcune hanno già chiuso il roster 2024/25, ad altre mancano diversi tasselli per presentarsi ai nastri di partenza della prossima Serie A

15 Lug 2024 - 14:01
 © LBA

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Metà luglio è il primo momento in cui provare la temperatura al mercato di LBA, quello in cui capire se la costruzione della squadra è a buon punto oppure necessita di un'accelerata. Anche nell'estate 2024 ci sono state società mossesi in anticipo e altre in attesa di cogliere le occasioni giuste. In rigoroso ordine alfabetico, ecco cosa serve a ciascuna delle partecipanti al massimo campionato.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI

Starting 5 di soli stranieri con estrema varietà sul perimetro, spaziature e dinamismo sugli esterni per liberare il pitturato per le ricezioni del lungo. Panchina quasi interamente composta da italiani con tantissimi punti nelle mani di guardie e ali, portata ad alzare inevitabilmente il ritmo rispetto ai titolari. Il roster della Dinamo è stato il primo a essere assemblato nella sua interezza, regalando a coach Markovic una rosa completa sin dal primo giorno di ritiro.

BERTRAM YACHTS TORTONA

Seconda in ordine alfabetico, seconda a completare il roster di partenza. Anche se l'infortunio al pollice di Severini dovesse presentare complicazioni nel recupero, avere una rosa il cui 12° è Zerini rende l'idea delle risorse e della profondità da cui può attingere coach De Raffaele. Grandissima curiosità attorno ai 3 USA arrivati in estate, dalla creazione della coppia Kuhse-Vital alla doppia dimensione di Gorham.

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DOLOMITI ENERGIA TRENTINO

Tra le mani di Paolo Galbiati c'è un roster a cui mancano alternative numeriche negli spot di guardia e ala piccola. Trento ha optato di sostituire la leadership tecnica ed emotiva di Biligha con l'intensità e il fisico di Mawugbe e Bayehe e contando sulla crescita ulteriore degli Under 21 già presenti nella passata stagione (Niang ed Ellis). La vetrina dell'EuroCup non è da sottovalutare nel processo di recruiting: far vivere a un altro atleta la parabola di Kamar Baldwin è specialità della casa bianconera.

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO

Per il roster superaccessoriato che si richiede per competere in Eurolega con l'ambizione di migliorare il piazzamento delle ultime due stagioni, il rinnovamento intrapreso dalla squadra di mercato dell'Olimpia è stato notevole ma non ancora integrale. Se Milano riuscirà a coniugare l'aggiunta di un profilo che possa dare fiato a Shields a uno che si possa anche combinare al danese per capacità di crearsi un tiro dal palleggio, allora l'EA7 potrà dire di aver cambiato definitivamente pelle.

https://www.sportmediaset.mediaset.it/basket/dimitrijevic--olimpia-milano-chelsea_84076242-202402k.shtml

ESTRA PISTOIA

7 nuovi arrivi, 5 dei quali stranieri, e soli 3 italiani a roster non depongono a favore della profondità futura della rotazione di Pistoia. Nemmeno nel 2023/24 lo era, anzi, ma la perdita più importante dei toscani non è quella di Moore o Willis: non aver ancora annunciato il sostituto del Coach of the Year dell'ultima LBA non può logicamente aggiungere garanzie a un roster basato, oltretutto, su un quintetto titolare senza alcuna esperienza in LBA (Childs è l'unico ad averla avvicinata con Trapani, A2 2021/22).

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GEVI NAPOLI

Serve, e non poco, talento offensivo tra le guardie, in un reparto orfano degli Ennis e Pullen che furono. A prescindere da questa necessità numerica, la forma attuale della GeVi è molto lontana da quella prospettata da Llompart appena un paio di mesi fa. Se si fa fede al "Vogliamo alzare il livello fisico della squadra, più atletismo. E vogliamo allungare un po' la rosa, arricchirla per avere più armi a disposizione" del GM spagnolo, a Napoli mancano ancora più o meno tutti gli ingredienti. Lo chef Igor Milicic, intanto, è però garanzia di tocco stellato.

GERMANI BRESCIA

Appena lasciato alle spalle il momento dove l'unica novità era il rookie capo allenatore Giuseppe Poeta e il resto erano annunci di mancati rinnovi o saluti social ai protagonisti di un'annata storica, il mercato orchestrato dall'AD Ferrari e dal GM De Benedetto deve ancora far ascoltare le note alte: molto passerà dalla firma del terzo italiano del roster dopo Della Valle e Cournooh, col prestito di Caruso o l'arrivo del free agent Diouf a rimpolpare la rotazione sotto canestro. In seguito a quello, un tiratore in più tra gli esterni potrebbe solo che far bene alle ricezioni e alla visione nel pitturato di Bilan.

GIVOVA SCAFATI

Una sola conferma, di enorme peso specifico e tecnico (Pinkins). 9 volti nuovi, head coach compreso (Marcelo Nicola): si potrà realmente ipotizzare cosa potrà essere la Givova solo una volta vista esordire in gare ufficiali, ma sulla carta la lacuna più diffusa sembra essere quella di taglia e difesa sugli esterni. Grande curiosità per conoscere quale profilo ricalcherà il centro titolare: la logica e le caratteristiche del resto del quintetto suggerirebbero un protettore del ferro.

https://www.sportmediaset.mediaset.it/basket/pinkins-scafati-rinnovo_84386282-202402k.shtml

NUTRIBULLET TREVISO

6 conferme e due soli innesti, entrambi esperti navigatori delle torbide acque tra la bassa zona playoff e quella salvezza (Mascolo e Mazzola): al consueto mercato spumeggiante e ricco di stravolgimenti della coppia Giofrè-Vitucci sta facendo da contraltare questo, partito meno a spron battuto e concentrato nel mantenere il core intatto di un gruppo dalle potenzialità molto maggiori rispetto alla classifica dell'ultima LBA (attenzione, a proposito, al secondo anno di Paulicap in LBA...). La domanda, nonostante tutto, rimane senza ancora risposta: in che ruolo piazzerà la scommessa Treviso, tra le guardie o le ali?

OPENJOBMETIS VARESE

Mancherebbe soltanto il superamento dell'esame da head coach di Herman Mandole e la scadenza della clausola NBA escape presente nel contratto di Mannion per chiudere ogni discorso di mercato relativo all'Openjobmetis. Se la comunicazione del primo dovrebbe arrivare a brevissimo, per la seconda Masnago rimarrà in trepidazione sino al 30 luglio: considerato il peso specifico di Nico nelle gerarchie, tecniche ed economiche, varesine, una partenza al momento non pronosticabile illuminerebbe di una luce totalmente diversa un roster dal potenziale a oggi intrigante.

https://www.sportmediaset.mediaset.it/basket/varese-mannion-mandole-openjobmetis_84629473-202402k.shtml

PALLACANESTRO TRIESTE

Perché non acquistare gli stessi ingredienti della ricetta che tanto aveva soddisfatto i palati a Varese anche in Venezia-Giulia? Un interrogativo simile, con risposta affermativa, potrebbe esserselo posto Michael Arcieri, GM sia dell'Openjobmetis di Matt Brase che della neopromossa Trieste: stesso general manager, coach della stessa nascita e formazione USA (Jamion Christian, una decina di anni come allenatore di college prima di riportare il Pala Trieste a vivere l'emozione della LBA), stesso playmaker a gestire un altissimo numero di possessi (Colbey Ross, MVP della Serie A 2022/23). Manca quasi tutto il resto, ma i punti di partenza promettono bene.

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TRAPANI SHARK

A proposito di promettere bene, Valerio Antonini e Jasmin Repeša hanno presentato la prima stagione in LBA di Trapani dal 1991/92 con termini più che entusiastici riguardo alle ambizioni della squadra. Ambizioni dettate dal potenziale d'investimento della proprietà, che ha già assicurato un biennale a sei zeri al due volte miglior difensore del campionato: il coach croato ha parlato nello specifico di "almeno due che siano in grado di creare per sé e per la squadra", il presidente di "due/tre grossi colpi". L'attesa per una guardia di altissimo livello sarà soddisfatta?

UMANA REYER VENEZIA

Si è fatto il nome di Xavier Munford, le ultime indiscrezioni parlano invece di Kyle Guy. Sullo status e sulle caratteristiche dell'ultima tessera mancante del puzzle orogranata non ci sono dubbi: guardia tiratrice, abile più a generare punti dal nulla che a mettere in ritmo i compagni, propensione offensiva superiore a quella nella propria metà campo. Che dalla panchina escano tre nuovi innesti con pluriennale esperienza in LBA (Moretti, Wheatle e Lever) la dice lunga sull'accortezza del lavoro degli operatori di mercato del presidente Casarin.

UNAHOTELS REGGIO EMILIA

La speranza del gruppo arrivato a gara-5 del primo turno playoff contro Venezia era quello di rivedersi il più possibilmente integro sin dai primi giorni di ritiro. La mancata conferma di Brianté Weber e l'inserimento dell'Eurolega nella trattativa di rinnovo di Tarik Black non depongono a favore delle volontà di coach Priftis, più fiduciosi invece di garantirsi un'altra annata di scoring e leadership di Galloway. Al momento mancano all'appello 3/5 della lineup titolare, tutti da ricercarsi nel mercato degli stranieri: chi meglio del GM Coldebella per individuare un play, un'ala piccola e un'ala grande all'altezza?

VANOLI CREMONA

Al 15 luglio della scorsa sessione estiva di basketmercato, Cremona non aveva ancora firmato né McCullough né Golden. Nemmeno Jordan Bone, la cui risoluzione consensuale prima dell'inizio stagionale avrebbe potuto destabilizzare tutti i piani di coach Cavina. È il passato, quindi, a consigliare di non affrettare le pretese di una società abituata a muoversi col favore delle settimane, impossibilitata a pareggiare in prima battuta le offerte per i profili in cima alla lista. La conferma di Eboua (prestito dall'Olimpia Milano) è il primo passo di un gruppo da ricostruire in toto, anima italiana compresa, specialmente tra gli esterni.

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VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA

Anche considerando Gražulis, Akele e Visconti già come elementi fondamentali in uscita dalla panchina - nonostante manchi l'ufficialità di tutti e tre gli acquisti - e basilari per le rotazioni di LBA (pacchetto italiani già completato), la conferma troppo tardiva per una logica di equità competitiva della licenza di Eurolega e del budget societario non hanno permesso alla Virtus di essersi già assicurata la necessaria quantità di talento sugli esterni per sostenere il livello di EL. Se anche Dobric dovesse traslocare dall'ombra delle Due Torri, al roster di Banchi mancherebbe un 3&D - con più tiro che difesa - per dare un'alternativa al dinamismo di Cordinier.

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