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Messina: "Final 4 di Eurolega? Milano continuerà a provarci"

Il coach biancorosso è intervenuto a margine della presentazione di "La mia Olimpia": "Peterson? Ha fatto la storia della pallacanestro italiana"

21 Mar 2025 - 09:36

La libreria Feltrinelli di piazza Piemonte a Milano, in occasione della presentazione del libro "La mia Olimpia" scritto da Dan Peterson e Umberto Zapelloni, è stato teatro dell'ultimo incontro tra la stampa ed Ettore Messina. Il coach dell'EA7 Emporio Armani Milano, ultimo erede del fardello trasmesso tra le guide tecniche della società più vincente della pallacanestro italiana ("Ho raccolto il suo testimone? Non riesco a mettermi nella stessa categoria. Ne parliamo magari quando finisce tutto"), ha parlato in esclusiva anche ai microfoni di SportMediaset: il grande interesse, com'è ovvio che sia, è rivolto all'attualità.

© IPA

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Uno standard nelle serate d'Europa, quello fissato da Dan Peterson come capo allenatore dell'Olimpia (Coppa Korac 1984/85 e Coppa dei Campioni 1986/87), assai ambizioso da raggiungere. "Lo so, non è facile. Siam tornati dalla Final Four 4 anni fa, dopo tantissime stagioni (29, la penultima nel 1992). Adesso l'importante sarebbe riuscire a riprendere i Playoff: abbiamo bisogno noi di fare il meglio possibile, e anche un pizzico di fortuna, che ultimamente non abbiamo avuto molto, perdendo anche giocatori importanti. Però questo è il grande obiettivo della società, del signor Armani, del signor Leo (Dell'Orco): sicuramente questo club continuerà a provarci finché non riuscirà a tornare alla Final Four. Poi alla Final Four può accadere di tutto. Nel 2021 abbiamo perso per un canestro col Barcellona (quello sbagliato da Punter, quello realizzato da Higgins): magari, avessimo vinto quella partita, ora staremmo parlando di una cosa diversa. Quella è passata: speriamo di avere ora, in questa manifestazione, un futuro importante".

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Un passato vincente che funge, per Ettore Messina e per tutta Milano, da spinta e stimolo: "Peterson è uno che ha fatto la storia di questa società, e anche della pallacanestro italiana. È stato bello ascoltarlo, è stato bello leggere il suo libro. Speriamo di riuscire a onorare questo passato glorioso con un presente che sia sempre migliore".

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Membro dell'Italian Basketball Hall of Fame dal 2012, l'89enne dell'Illinois è ancora oggi una delle stelle polari del coaching tricolore: "Lui (Dan Peterson) e Sandro Gamba sono stati due punti di riferimento importantissimi per molti allenatori in Italia. Io ho avuto la fortuna di fare l'assistente a tanti grandi allenatori, a cominciare da Alberto Bucci e Gamba stesso. Ma loro due, senza nulla togliere a Bianchini e a tutti gli altri, sono quelli che hanno segnato un'epoca. Non solo per le vittorie delle loro squadre, ma anche per come loro hanno insegnato pallacanestro. Restano una presenza fondamentale".

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In cosa, secondo Ettore Messina, è consistita la grandezza degli insegnamenti di Peterson? "Credo che sia quello che, per primo, ha avuto una cura dei dettagli notevole. La mia testa lo assimilava molto a Sandro Gamba: oltre alla capacità tattica di conduzione della squadra, lui per primo ha fatto vedere un collegamento tra un'istruzione tecnica e un messaggio psicologico. Anche nelle cose più semplici: ha fatto capire a tutti che passare la palla in certe situazioni, a certi giocatori, in certi momenti, aveva un significato psicologico molto importante. L'attenzione a come una squadra può sentirsi, alla convinzione o alla preoccupazione che può avere in determinati momenti: lui si è sempre preso cura di tutti questi aspetti e ha dato un messaggio molto preciso". Lo stesso che Ettore Messina sta cercando di trasmettere nell'EA7 Emporio Armani Milano 2024/25.

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