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EUROLEGA

Corsa all'MVP: Vezenkov in pole, occhio a Mirotic e TJ Shorts

Gli ultimi 5 turni saranno decisivi anche per il premio individuale più ambito: tutti i nomi in lizza, inclusi lo #0 di Paris e la stella di Milano, per il successore di Mike James

18 Mar 2025 - 07:16
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Ancora 3 settimane e si concluderà la stagione regolare di Eurolega, con l'anticipo del Round 30 della Adidas Arena tra Paris Basketball ed EA7 Emporio Armani Milano a inaugurare una ventina di giorni infuocati di basket europeo. Il confronto tra transalpini e biancorossi non varrà solamente per la composizione della griglia Playoff, ma metterà l'uno di fronte all'altro due dei candidati più autorevoli all'MVP, consegnato (finalmente!) al termine della regular season e non alla vigilia della Final 4 - per i Playoff saranno previsti altri riconoscimenti individuali.

18.2 punti (5° in Eurolega), 6.5 rimbalzi (4°), 4.9 falli subiti (9°) e 5.7 liberi guadagnati (2°), 22.4 di valutazione (3°) in 28'04" giocati di media a gara (10° giocatore più utilizzato in EL): Nikola Mirotic sta accumulando alcune delle migliori statistiche alla sua 10° stagione della carriera di Eurolega. Che potesse portarlo a questi livelli il talento offensivo e l'esperienza, pochi dubbi. Che la conoscenza sempre più approfondita del Gioco potesse elevare così tanto anche il coinvolgimento emotivo e carismatico nel gruppo dell'EA7 Emporio Armani Milano, invece, è la più gratificante delle conquiste dello staff tecnico biancorosso. Serate come quelle di Belgrado con la Stella Rossa, con un Mirotic più forte delle evidenti problematiche fisiche, saranno destinate a rimanere nella mente di tutti quelli chiamati a votare per il Most Valuable Player: replicare il 2021/22 è difficile, ma non impossibile.

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A pochi centimetri dal 34enne di Podgorica nella serata del 17 marzo, ma il più lontano possibile a Mirotic per vissuto di Eurolega e caratteristiche è TJ Shorts. All'esordio nella competizione, il capo della banda del Paris Basketball sta vivendo un leggero calo di pari passo con la squadra di coach Splitter (3 sconfitte consecutive con Fenerbahce, Monaco e Zalgiris) ma è forse uno dei migliori rookie della storia di EL: 18.6 punti di media (4°), 6.1 canestri da 2 realizzati su 11.8 tentativi (1° in entrambe le graduatorie), 6.7 falli subiti (giocatore più "picchiato" dalle difese di EL) e 5.6 viaggi in lunetta (3°), 7 assist (primato condiviso con Tamir Blatt). Il 22.6 di valutazione media (2°) rende adeguatamente l'impatto sconvolgente nella massima competizione continentale dei 175 cm più rapidi della pallacanestro europea.

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Davanti a tutti, non solo in molte voci statistiche ma anche nella considerazione generale, pare però esserci Sasha Vezenkov. Il bulgaro dell'Olympiacos, tornato in estate ad Atene dopo un'annata non positiva in NBA coi Kings, è il favorito alla conquista di un altro MVP dopo quello del 2022/23. Con 5 gare ancora da giocare, con la prospettiva di averne addirittura un paio di "riposo" in caso di 1° posto conquistato dai biancorossi in anticipo, l'ex Aris Salonicco e Barcellona si conferma uno dei giocatori meno difendibili d'Europa: 20 punti per gara (2°), 6.4 rimbalzi (4°), 5.3 tiri liberi tentati (5°) e convertiti nel 91-5% dei casi (13°) in 29'57" di media (4°). Nessuno ha un 24.4 di valutazione media come il suo, né altri hanno avvicinato in stagione una serata da 45 punti con 18/20 al tiro come quella di Sasha col Bayern.

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Completano il quintetto di potenziali MVP due profili forse più vicini al basket NBA che a quello di Eurolega, ma così pieni di talento da riuscire a dominare anche in Europa. Kendrick Nunn, in singola serata, è la guardia più ingestibile per le marcature di EL: lo testimonia la miglior media punti del lotto (20.1) e l'enorme carico di lavoro che è chiamato a gestire (14.9 tentativi dal campo in 30'16", 3° minutaggio della competizione). La fiducia di Ergin Ataman e di tutto il Panathinaikos è incondizionata, nonostante alcune serate "a vuoto" - il doppio turno tra Barcellona e Baskonia a metà gennaio e l'ultimo derby di Atene - abbiano condizionato il rendimento medio.

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Se esistesse il premio di giocatore più migliorato - l'MIP non è ancora incluso tra i riconoscimenti -, il 2024/25 di Eurolega avrebbe già un vincitore: Carsen Edwards. Dopo un paio di stagioni difficoltose al Fenerbahce e sotto Pablo Laso in Baviera, l'arrivo al Bayern di coach Herbert ha riportato l'ex Celtics ai livelli degli anni collegiali a Purdue: i 19.9 punti lo issano sul 3° gradino del podio dei realizzatori di EL, con 4 serate da almeno 30 punti e 2 MVP di giornata in bacheca. Soprattutto se i tedeschi confermassero il 5° posto attuale, Carsen Edwards avrebbe diritto di cittadinanza (senza i favori del pronostico) nella conversazione attorno al premio di MVP.

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Altri nomi realmente credibili come Most Valuable Player, a meno di sconvolgimenti negli ultimi 5 Round, non ce ne sono. Il Fenerbahce si è rivelato un collettivo troppo solido per far brillare una singola stella molto più delle altre: Marko Guduric e Nigel Hayes-Davis giocherebbero in qualsiasi quintetto in Europa, ma non hanno avuto exploit individuali così clamorosi. Theo Maledon non ha confermato i primi mesi di stagione nel lungo periodo: l'MVP di dicembre sconta anche il pessimo record del suo ASVEL (11-18). Kevin Punter e Zach LeDay, per motivazioni diverse, hanno avuto un periodo prolungato di "pausa" dalle grandi serate che ne hanno caratterizzato buona parte di annata: gli ex compagni di Partizan e Olimpia, ora a Barcellona e di nuovo a Milano, sono profili obbligatori per gli All-Team.

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