Secondo il New York Times, il velivolo su cui si trovava la leggenda NBA non poteva volare in condizioni di scarsa visibilità
La compagnia di charter di cui faceva parte l'elicottero in cui hanno perso la vita Kobe Bryant, la figlia Gianna Maria e altre sette persone non aveva la certificazione per volare, in condizioni di scarsa visibilità. Secondo fonti del New York Timers, infatti, l'Island Express Helicopters, che possedeva il Sikorsky S-76B, aveva la certificazione solo per operare secondo le regole del volo visivo, il che significa che i piloti devono essere in grado di vedere chiaramente all'esterno dell'aeromobile alla luce del giorno. Il pilota, anche lui rimasto ucciso nello schianto, aveva la licenza per il volo strumentale, ma non aveva l'autorità legale per quel volo specifico perché la compagnia di charter non aveva la necessaria certificazione emessa dalla Federal Aviation Administration.