La leggenda della pallacanestro jugoslava si è spenta all'età di 73 anni dopo una lunga malattia. Fu protagonista in Italia con Venezia, Udine e Verona: verrà ricordato con un minuto di silenzio su tutti i campi
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Drazen Dalipagic, icona della pallacanestro jugoslava degli anni 70 e 80, è morto questa mattina a Belgrado dopo una lunga malattia.
Nato a Mostar il 27 novembre 1951, entra a far parte del Partizan Belgrado all'età di 20 anni e scrive pagine di storia, diventando il miglior marcatore della storia del club serbo con 8278 punti. Ala piccola dotata di innato talento, realizzatore micidiale e incubo delle difese, Dalipagic vince tutto con la Jugoslavia: oro olimpico (1980), mondiale (1978) ed europeo (1973, 1975, 1977).
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A inizio anni 80 approda nel campionato italiano, legando il suo nome alla Reyer Venezia con cui gioca nel 1980/1981 e dal 1985 al 1988. Il 25 gennaio 1987 - esattamente 38 anni fa - è una data indelebile nella storia del club veneto: nella partita contro la Virtus Bologna "Praja", come veniva chiamato, riesce a segnare la bellezza di 70 punti. Gioca anche con le maglie di Udine (dal 1983 al 1985) e Verona (stagione 1988-1989).
Il presidente della FIP Gianni Petrucci, facendosi interprete del cordoglio della pallacanestro italiana, è vicino alla famiglia e ha disposto un minuto di silenzio nelle gare del fine settimana per ricordare un campione che è stato un corretto, valoroso e fiero avversario della Nazionale italiana.