Sull'addio di Ben Bentil: "Giocatore di grande nome, potenzialità, ma inadatto a quella che era la nostra situazione"
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Alessandro Dalla Salda, amministratore delegato del Napoli Basket, ha rilasciato una lunga intervista al programma Sportclub su èTV. Tra le dichiarazioni più interessanti c'è sicuramente il passaggio sul mancato arrivo di Attilio Caja: "È la prima persona alla quale avevo pensato quando ho dovuto sostituire Igor Miličić, con il quale avevamo vinto la Coppa Italia. Ho pensato subito a Caja, per il semplice motivo che ho lavorato un anno e mezzo con lui a Reggio Emilia. Ricordo che Dan Peterson lo definì "coach MVP SOS". Lui arriva, conosce la strada, e difficilmente sbaglia. Con lui eravamo d'accordo che se avessimo perso con Treviso in casa avremmo concretizzato accordi già trovati verbalmente. Noi abbiamo perso, ma nel mentre lui si era già riunito alla Fortitudo".
Da qui la decisione di virare su Giorgio Valli, una scelta che al momento si sta rivelando corretta: "Prendere una squadra in quel momento con zero punti, tante problematiche, non era da tutti. In lui ho trovato queste motivazioni. Dal punto di vista tecnico ha iniziato a lavorare sulla difesa dove è molto abile. Ha avuto molte difficoltà, non eravamo una squadra con caratteristiche difensive. Ha ridato fiducia ad alcuni giocatori, ha cercato di semplificare tante cose, in attacco, in difesa ma anche in termini di gerarchie e organico. E piano piano insieme a noi ha ripulito la rosa, avevamo diversi doppioni. Da qui siamo ripartiti, ci siamo sbloccati con Scafati al supplementare e da quel momento, tranne a Bologna, abbiamo sempre vinto".
L'AD di Napoli Basket ha fatto poi chiarezza sull'addio di Ben Bentil, oggi in Eurolega all'ASVEL: "Giocatore di grande nome, potenzialità, ma inadatto a quella che era la nostra situazione. Noi avevamo da lui pretese che non riuscivamo ad avere e lui stesso faceva fatica ad adeguarsi a una situazione da ultimo posto in classifica quando aveva diversi interessi da parte dell'EuroLeague. Con la Virtus non ci sono mai state trattative, ma erano al corrente tutti che sarebbe uscito da Napoli. Non so se alla Virtus avrebbe fatto comodo. Le motivazioni per questo tipo di giocatori possono fare tutta la differenza del mondo. Non mi permetto, non ho di certo visto e conosciuto il miglior Bentil. Pensavamo a un impatto e una solidità fisica diversa. Non penso che la stagione della Virtus possa cambiare per la presenza o meno di Bentil".