La sfida tra prime ad Ovest ed Est va ai Suns: 114-104. Nets, Warriors e i gialloviola battuti da Charlotte, Washington e Pelicans
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Nella notte Nba, Phoenix si aggiudica il big match contro Philadelphia nella sfida tra prime di Conference: vincono i Suns 114-104 con 35 punti di Booker. I 76ers vengono così sorpassati da Boston, che travolge 134-112 Minnesota e aggancia Miami. Crollano, invece, Brooklyn, Golden State e i Lakers, rispettivamente contro Charlotte (119-110), Washington (123-115) e Pelicans (116-108 nonostante 39 punti di LeBron James).
PHOENIX SUNS-PHILADELPHIA 76ERS 114-104
Prima di scendere in campo, si affrontavano le due prime in classifica, rispettivamente ad Ovest e ad Est: Phoenix e Philadelphia danno vita ad un grande match vinto 114-104 dai Suns, che continuano la striscia vincente e obbligano i Sixers ad abbandonare la vetta della Eastern Conference. Un match deciso soprattutto nel secondo tempo, visto che gli ospiti, avanti di 4 punti (64-60), incassano la rimonta dei vicecampioni in carica: 55-40 nella ripresa, per il +10 finale di Phoenix. Decisivi i 35 punti di Devin Booker e la doppia doppia da 19 punti e 14 assist di Chris Paul, mentre a Philadelphia non bastano i 37 punti con 15 rimbalzi di Joel Embiid visto che, per James Harden, non è serata: solo 14 punti con 2/11 al tiro e 8/8 ai liberi per il Barba. Per Phoenix è l'ottava vittoria di fila, Philadelphia passa invece dal primo al terzo posto, a 46-28 come Milwaukee dietro di una gara rispetto a Boston e Miami.
BOSTON CELTICS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 134-112
Ad approfittare del ko di Philadelphia è proprio Boston, che travolge 134-112 Minnesota e si prende la vetta della Eastern Conference agganciando Miami. I Celtics dominano nella fase centrale di gara (72-50 se si considerano secondo e terzo quarto) e si godono il solito spettacolo della coppia composta da Jayson Tatum (34 punti) e Jaylen Brown (31 con 10 rimbalzi): 65 punti in due, quasi quelli di metà squadra, per trascinare Boston e vanificare i 24 di Edwards (con 5/9 dall'arco) e i 19 di Towns. Boston è ora a 47-28 come gli Heat, mentre Minnesota perde e rischia di scivolare a due gare di distanza dal sesto posto che vale l'accesso diretto ai playoff.
WASHINGTON WIZARDS-GOLDEN STATE WARRIORS 123-115
Non accenna a fermarsi la crisi di Golden State: gli Warriors perdono la quinta delle ultime sei partite cedendo 123-115 a Washington. Gli Wizards si aggiudicano i primi tre parziali (59-51 all'intervallo lungo, 33-30 nel terzo periodo) e gestiscono il finale contro la formazione di Kerr, a cui non bastano i 26 punti di Jordan Poole che, però, tira 8/25 dal campo, mentre Thompson ne mette a referto 25 con 5 triple. Washington sorride grazie ai 25 punti di Kispert, ai 23 di Porzingis e ai 22 di Caldwell-Pope. Un successo che li lascia ancora potenzialmente in gioco per il play-in, ma Atlanta è lontana ben cinque partite. Il terzo posto di Golden State, invece, non è più così sicuro: il secondo di Memphis, con i Grizzlies avanti di quattro gare, è virtualmente irraggiungibile, mentre Dallas (46-29) è a due partite di distanza.
BROOKLYN NETS-CHARLOTTE HORNETS 110-119
Un grande LaMelo Ball e i suoi Hornets rovinano il ritorno in casa di Kyrie Irving. Nel primo match dell'ex Celtics al Barclays Center, Charlotte si impone 119-110, frenando l'operazione rimonta in chiave playoff di Durant e compagni, agganciati proprio dagli ospiti all'ottavo posto ad Est. La gara si decide nel secondo tempo: dopo il 60-56 in favore dei Nets, infatti, Charlotte si impone 63-50 nella ripresa e trova un sorpasso preziosissimo in chiave play-in, e lo fa grazie ai 33 punti con 7/12 dall'arco di LaMelo Ball. Serata dall'arco sontuosa che, insieme ai 24 punti di Bridges, vanifica i 27 (con 9/24 al tiro) di Kevin Durant, mentre il grande atteso di serata Irving realizza una doppia doppia da 16 punti e 11 rimbalzi, ma con un pesante 6/22 dal campo. Adesso, tra Hornets e Nets è parità totale: stesso record di 39-36.
NEW ORLEANS PELICANS-LOS ANGELES LAKERS 116-108
I Lakers perdono ancora e cedono il nono posto della Western Conference ai Pelicans: adesso, il rischio di restare fuori dalla post Season è ben più che concreto. A New Orleans finisce 116-108 in favore dei padroni di casa, che trovano un secondo tempo da 67-39 rimontando il -20 (49-69) di metà gara e tenendo a distanza i gialloviola nel finale. Non bastano i 39 punti di LeBron James, che con 7 triple prova a guidare i suoi insieme a Monk (23). Dall'altra parte, però, i Pelicans chiudono con sei giocatori in doppia cifra, con Ingram top scorer dei suoi con 26 punti e Valanciunas a quota 19 con 12 rimbalzi, mentre McCollum ne mette a referto 18. Con 32-43 di record, i Pelicans salgono al nono posto, mentre i Lakers, che hanno una partita in meno, restano decimi a 31-43: ma il vantaggio sugli Spurs (30-44) adesso è minimo.
DALLAS MAVERICKS-UTAH JAZZ 114-100
Il terzo posto ad Ovest non è missione impossibile per Dallas: i Mavericks conquistano il quarto battendo 114-100 Utah, al quarto ko di fila, e si portano a due partite di distanza da Golden State. I Jazz reggono metà gara: all'intervallo lungo gli ospiti sono infatti avanti 59-58, ma il 32-20 del terzo periodo indirizza pesantemente la gara. I Mavericks sorridono grazie alle doppie doppie di Doncic e Brunson, rispettivamente a 32 e 22 punti ed entrambi a quota 10 rimbalzi e 5 assist. In mezzo, i 23 di Bullock: troppo pochi i 18 di Gay come miglior marcatore di Utah, con un deludente Donovan Mitchell da 12 punti e 4/13 dal campo. Per Dallas è la terza vittoria nelle ultime quattro partite: il ko di Minnesota, inoltre, avvicina l'accesso diretto alla zona playoff viste le tre gare e mezzo di vantaggio a sette dalla conclusione della Regular Season.
DETROIT PISTONS-NEW YORK KNICKS 102-104
Colpo esterno dei Knicks, che si impongono 104-102 in casa di Detroit. Un successo che arriva nel finale, dopo una gara condotta in prima battuta da New York, avanti di 12 punti sia a fine primo quarto (34-22) che all'intervallo lungo (59-47). I padroni di casa si riportano a -1 (79-80) prima degli ultimi 12 minuti, ma senza mai recuperare lo svantaggio, rincorso per quasi tutto il match. Finisce 104-102 con Barrett e Randle che mettono a referto rispettivamente 21 e 20 punti con la stessa media al tiro (7/18) e vanificano la grande serata di Bagley per Detroit: 27 punti con 11/14 dal campo. I Knicks centrano il terzo successo di fila, ma Atlanta, decima ad Est e ultima a disputare il play-in, ha comunque quattro vittorie in più e una partita in meno. Detroit, invece, è ultima con 20-55, stesso non invidiabile record di Orlando.