Sesta sconfitta nelle ultime otto per LeBron James e compagni, con un umiliante 134-93. Clippers travolti da Minnesota, Orlando torna a vincere
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La notte dell'Nba è da dimenticare per le formazioni di Los Angeles. Da un lato i Clippers, che perdono 108-80 in casa contro Minnesota, dall'altro i Lakers che vengono umiliati a Miami: 134-93 a sfavore dei gialloviola, al sesto ko nelle ultime otto gare. Boston sconfigge i Pistons (4 punti per Fontecchio) e resta seconda a Est, dove non si ferma la corsa di Atlanta: 119-104 sui Milwaukee Bucks. I Nets battono Indiana, Philadelphia ko contro Orlando.
LOS ANGELES CLIPPERS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 80-108
Dominio dei Minnesota Timberwolves all'Intuit Dome, contro la peggior versione stagionale dei Clippers. La formazione di Los Angeles segna solo 32 punti in tutto il primo tempo e sale a quota 50 dopo il terzo quarto, condannandosi a una disarmante sconfitta: solo il garbage time e le profonde rotazioni dei rivali permettono ai padroni di casa di accorciare sul 108-80. Il migliore per Minnesota è Julius Randle, che mette a referto 20 punti precedendo Anthony Edwards (16) e vari membri di secondo piano: da Minott (13) a Conley (11) e McDaniels (11). Minnesota vince e sale al 10° posto nella Western Conference, condiviso con gli Spurs (11-10), mentre i Clippers restano settimi (14-10) e si leccano le ferite: all'altezza solo Bones Hyland, che chiude con 18 punti in una notte da dimenticare e cancellare, che vede la squadra tirare col 34%.
BOSTON CELTICS-DETROIT PISTONS 130-120
Sembra tutto in controllo per i Celtics, dopo i 72 punti nei primi due quarti e il +15 nel terzo, poi Detroit mostra gli artigli: i Pistons tornano a due possessi di distanza e sognano la rimonta, prima di crollare definitivamente e consegnare la vittoria ai rivali col punteggio di 130-120. Boston può così festeggiare l'ennesima conferma del suo secondo posto a Est (18-4), che arriva senza Jayson Tatum in campo: ne fanno perfettamente le veci un Jaylen Brown da 28 punti e 9 assist, che precede Porzingis (26) e il duo composto da Hauser (20) e Pritchard (19). Sono sei i giocatori in doppia cifra per i padroni di casa, mentre ai Pistons non basta un Cade Cunningham da 27 punti e 14 assist per evitare il terzo ko consecutivo:; bene anche Harris (27) e Beasley (23) ma la panchina, guidata da Simone Fontecchio (4 punti e 2 rimbalzi in 11'), non fornisce il contributo sperato. Detroit scivola così in 11a posizione nell'Eastern Conference (9-15), dopo il ko coi detentori dell'Nba.
MIAMI HEAT-LOS ANGELES LAKERS 134-93
Prosegue il momento negativo dei Los Angeles Lakers, che vengono travolti a Miami e subiscono la sesta sconfitta nelle ultime otto gare. Gli uomini di JJ Redick sembrano già spacciati dopo il primo tempo (69-52) e riescono a fare di peggio nella ripresa, venendo travolti per 134-93 da una Miami da record: primato di franchigia con 42 assist totali e record di triple dell'Nba (in una singola gara) eguagliato a quota 24. Merito di Tyler Herro, che chiude con 31 punti (21 nel terzo quarto) e un ragguardevole 7/8 da tre per affondare i Lakers: alle sue spalle ecco Butler (17) e Rozier (16), doppia doppia da 14 punti e 10 rimbalzi per Adebayo. Nelle fila della formazione losangelina si interrompe a 20 la striscia di triple sbagliate da LeBron James e il Re è il top-scorer dei suoi con 29 punti e 8 assist (12/18 dal campo), ma non basta: sottotono i compagni, su tutti quell'Anthony Davis che mette solo otto punti a referto. Lakers noni a Ovest (12-10), Miami è settima a Est (10-10).
MILWAUKEE BUCKS-ATLANTA HAWKS 104-119
Prosegue il momento d'oro degli Atlanta Hawks, che hanno conquistato i quarti della Nba Cup e non si fermano più: quinto successo di fila e netto 119-104 sui Milwaukee Bucks, che vengono allontanati nel secondo periodo e non si fermano più, perdendo nettamente anche al rimbalzo (55-40). Giannis Antetokounmpo i suoi 31 punti (8/14 dal campo) non bastano per evitare la sconfitta, visto che Milwaukee ha solo Lillard (25) all'altezza della sua fama: nettamente inferiori alle attese le prove del resto dei Bucks, che scivolano così in quinta posizione (11-10) col secondo ko nelle ultime dieci gare. Atlanta è sesta (12-11) e ne porta sei in doppia cifra: Jalen Johnson (23+13) e Hunter (20 dalla panchina) i migliori, seguono Young (17) e Bogdanovic (15). Stato di forma invidiabile per gli Hawks, che potrebbero scalare la classifica nelle prossime uscite.
PHILADELPHIA 76ERS-ORLANDO MAGIC 102-106
Basta un parziale di 10-2 in apertura del quarto periodo per spezzare l'equilibrio tra i Philadelphia 76ers e gli Orlando Magic, che si era protratto fino al terzo quarto (77-77) dopo l'iniziale +12 degli ospiti e la rimonta dei padroni di casa. I Magic si riprendono subito dopo la sconfitta newyorkese e vincono 106-102, confermando di non essere scalfiti dalla prolungata assenza di Paolo Banchero: Franz Wagner ne fa nuovament le veci in modo magistrale, chiudendo con 35 punti e 7 rimbalzi davanti a Suggs (17) e Isaac (14). Orlando è dunque saldamente terza a Est (16-8), dove prosegue la crisi dei Sixers: Philadelphia è penultima (5-15) e tuttora senza Joel Embiid, con pochissime armi offensive. Il rookie McCain (24) e Maxey (16) sono i migliori per la formazione di casa, che subisce l'ennesimo ko.
BROOKLYN NETS-INDIANA PACERS 99-90
Continua a peggiorare la situazione per Indiana, che subisce la quarta sconfitta consecutiva (7a nelle ultime 10) e va ko contro i Brooklyn Nets: è 99-90 per i newyorkesi, che rischiano di farsi riprendere dopo il +16 di metà gara (51-35) e la chiudono con un parziale di 10-0 nell'ultimo quarto. I Pacers tirano al 24.2% da tre e 42.7% dal c ampo, con pochissime note liete alle spalle di Haliburton (17): da segnalare i 12 punti dalla panchina del rookie Furphy, in una squadra che crolla in 10a posizione a Est (9-14). Di tutt'altra caratura la gara dei Nets, che trovano i 26 punti di Cameron Johnson e i 16 di Claxton, ma anche la buona prova di Milton (15). Brooklyn abbandona così la compagnia di Indiana, portandosi in 8a posizione nell'Eastern Conference: 10-13 il suo score.