Celtics battuti dagli Heat, ai Lakers non bastano i 46 punti di LeBron. Denver passa a New Orleans
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Nella notte Nba perde ancora Boston: la capolista della Eastern Conference cade 98-95 a Miami. Il derby di Los Angeles va ai Clippers, che vincono 133-115 nonostante i 46 punti di LeBron James. Denver si conferma in vetta alla Western Conference vincendo 99-98 in casa di New Orleans, mentre Phoenix travolge 128-97 Charlotte. Washington, New York e Indiana battono rispettivamente Dallas (127-126), Cleveland (105-103) e Chicago (116-110).
MIAMI HEAT-BOSTON CELTICS 98-95
Seconda sconfitta di fila per i Boston Celtics, che nonostante i 31 punti con 14 rimbalzi di Tatum crollano 98-95 a Miami. Gli Heat rimontano il -7 di fine terzo quarto (82-75 in favore dei Celtics) e infliggono un altro ko alla formazione di Mazzulla dopo quello con Orlando. Decisivi per i padroni di casa le doppie doppie di Adebayo e Highsmith, che mettono a referto rispettivamente 30 e 15 punti con 15 e 10 rimbalzi, senza così far pesare l'assenza di Butler e la serata da soli 2 punti di Kyle Lowry. Boston invece paga la mancanza di alternative, visto il match disputato senza Brown, Horford, Brogdon e Smart. I Celtics restano comunque primi nella Eastern Conference con 35-14 di record, mentre Miami si conferma sesta e attualmente in zona playoff.
LOS ANGELES LAKERS-LOS ANGELES CLIPPERS 115-133
Il derby di Los Angeles va ai Clippers, che giocano un gran primo tempo e si impongono 133-115 nonostante una serata da urlo di LeBron James. Sempre più vicino al record di punti, il Re mette a referto ben 46 punti con un clamoroso 9/14 dall'arco, a cui aggiunge 8 rimbalzi, 7 assist e il 100% dalla lunetta (5/5). Prestazione mostruosa che, però, non salva i gialloviola, sotto 77-54 all'intervallo lungo e stavolta incapaci di mettere a segno la rimonta. I Clippers sorridono grazie ai 27 punti di Paul George e ai 25 di Kawhi Leonard, entrambi sopra il 50% dal campo (rispettivamente 11/20 e 11/16). Con questo successo, i Clippers si confermano in zona playoff: è quinto posto nella Western Conference con 26-24 davanti a Phoenix. I Lakers, invece, restano tredicesimi e vedono allontanarsi, seppur di poco, i play-in.
NEW ORLEANS PELICANS-DENVER NUGGETS 98-99
Denver è sempre più in vetta alla Western Conference grazie al 99-98 in casa di New Orleans. Decisivo, naturalmente, Nikola Jokic: l'Mvp delle ultime due Regular Season mette a referto 25 punti, 11 rimbalzi, 10 assist e il canestro della vittoria. Una serata da 11/15 dal campo (con due errori dall'arco) e l'ennesima prestazione che suggerisce il serbo come miglior giocatore delle 82 partite prima dei playoff per il terzo anno di fila. Contribuisce al successo anche Murray che ne segna 25, mentre non bastano i 20 di McCollum, i 17 di Alvarado e i 14 di Valanciunas ai Pelicans, sempre privi di Zion Williamson e al quinto ko di fila: la zona playoff non è più così sicura. Il record di Denver, invece, è 34-14 contro il 31-16 di Memphis.
PHOENIX SUNS-CHARLOTTE HORNETS 128-97
Quarto successo di fila per Phoenix, che travolge 128-97 Charlotte e si riconferma in zona playoff ad Ovest. I Suns sorridono grazie ad un ottimo avvio (36-15 con 16 punti del solo Cameron Johnson), ma dopo il 32-22 in favore di Charlotte nel secondo quarto e il 58-47 di metà gara, serve un 70-50 nella ripresa per certificare la vittoria. Johnson mette alla fine a referto 24 punti con 6/7 dall'arco e solo due errori (9/11) al tiro, mentre sono 19 per Saric, 18 per Bridges e 14 con 11 rimbalzi per Chris Paul. Non bastano, invece, i 19 di Rozier, i 17 di Plumlee e i 15 con 10 rimbalzi di McDaniels per gli Hornets, sempre penultimi ad Est con 13/36 di record. Phoenix, invece, è ora sesta insieme a Dallas con 25-24 di record.
DALLAS MAVERICKS-WASHINGTON WIZARDS 126-127
Proprio i Mavericks perdono 127-126 in casa contro Washington e subiscono l'aggancio di Phoenix. Settimo ko nelle ultime nove partite per Dallas, che cade a causa dei liberi di Kyle Kuzma (30 punti a fine gara con 12/23 dal campo) e nel possesso finale non riesce ad arrivare al tiro, con Doncic che perde palla senza riuscire a tentare il canestro vincente. Lo sloveno chiude comunque una super partita da 41 punti e 15 rimbalzi con 16 conclusioni a segno sulle 29 tentate. Non bastano neanche i 22 di Powell: Washington sorride grazie ai 22 di Beal e alla doppia doppia da 15 punti e 10 rimbalzi di Avdija. Un successo che rilancia le ambizioni di play-in degli Wizards, ora a 21-16 di record contro il 22-25 di Chicago: il decimo posto dista appena una partita.
NEW YORK KNICKS-CLEVELAND CAVALIERS 105-103
New York stende 105-103 Cleveland e si conferma vicina alla zona playoff ad Est. Al Madison Square Garden, il grande protagonista è Julius Randle: doppia doppia da 36 punti e 13 rimbalzi per aiutare i padroni di casa a battere i Cavs, che invece crollano nonostante i 24 punti messi a segno sia da Allen (che aggiunge 12 rimbalzi) che da Donovan Mitchell. Randle mette a referto anche un clamoroso 8/12 dall'arco, con 5 triple nel solo primo quarto, ma è ben aiutato da Barrett (16), Brunson (14), Toppin (11), e Grimes (10), tutti in doppia cifra. Con questo successo, i Knicks sono settimi nella Eastern Conference con 26-23 di record, ma soprattutto interrompono la striscia di quattro ko di fila e tornano a sorridere. Sono tre sconfitte nelle ultime quattro, invece, per la franchigia dell'Ohio, che resta comunque quinta.
INDIANA PACERS-CHICAGO BULLS 116-110
Indiana batte e respinge Chicago in classifica: finisce 116-110 per i Pacers in quella che, ad oggi, sarebbe anche una sfida per il play-in della Eastern Conference. I Bulls, che partono meglio e chiudono il primo tempo avanti 62-46, crollano nella ripresa, con i padroni di casa che trovano un secondo tempo da 70-48 e rimontano il -14 dell'intervallo lungo. Merito dei 26 punti messi a segno sia da Mathurin che da Turner, mentre sono 20 con 10 assist per McConnell. Chicago, invece, crolla nonostante i 33 punti di DeRozan, i 20 di Vucevic e i 14 di LaVine. La classifica ad Est dice che Indiana è nona con 24-25 di record contro il 22-25 dei Bulls, che mancano il sorpasso al nono posto e vedono invece avvicinarsi l'undicesimo di Washington, a 21-26.