Antetokounmpo trascina Milwaukee contro Orlando. Continua a vincere Charlotte, Phoenix ko a Washington
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Milwaukee, trascinata da Antetokounmpo, stende Orlando e si avvicina alla vetta a Est. Non sono invece sufficienti i 33 punti di Devin Brooker affinché Philadelphia esca imbattuta da Atlanta: terzo ko consecutivo per i 76ers. Perde ancora anche Indiana per merito di Sacramento, mentre arriva il quarto successo di fila per Charlotte. A Ovest, Phoenix cade a Washington che interrompe la propria striscia negativa. Bene anche Portland contro Toronto.
ORLANDO MAGIC-MILWAUKEE BUCKS 99-121
Giannis Antetokounmpo rientra dall’infortunio alla schiena e trascina i Bucks alla vittoria contro i Magic grazie ai suoi 22 punti. Il n°34 tira 8/16 dal campo, raccoglie sei rimbalzi in un match in cui deve gestire problemi di falli per tutto il secondo tempo. I 20 punti a testa di Khris Middleton e di Bobby Portis in uscita dalla panchina si aggiungono ai canestri del greco, che consentono così a Milwaukee di portare a casa il settimo successo in 11 gare. Primo scontro diretto perso da Orlando, travolta dal 35-17 di parziale dell’ultima frazione. Nikola Vucevic chiude con 28 punti e 13 rimbalzi, a cui si aggiungono i 21 con otto assist e cinque rimbalzi di Aaron Gordon, che in difesa si prende cura di Antetokounmpo, regalandosi anche una super schiacciata sulla testa del due volte MVP.
ATLANTA HAWKS-PHILADELPHIA 76ERS 112-94
Gli Hawks approfittano delle tante assenze in casa Sixers e tornano a sorridere dopo una settimana difficile. Tutto il quintetto di Atlanta chiude in doppia cifra: Trae Young raccoglie 26 punti in 25 minuti, John Collins tira e segna solo dall’arco (4/7, 12 punti) e Clint Capela che mette a referto una doppia doppia (12 punti e 11 rimbalzi). Il Covid, invece, falcidia Philadelphia, che non riesce ad andare oltre i 24 punti di Joel Embiid, tornato a disposizione dei Sixers in un match in cui Doc Rivers ha avuto a disposizione solo nove giocatori. Bene comunque anche Isaiah Joe, con i suoi 18 punti, Tyrese Maxey (15) e Dakota Daniel Mathias (14). Nonostante il grande impegno in campo, però, per Philadelphia arriva la terza sconfitta consecutiva.
SACRAMENTO KINGS-INDIANA PACERS 127-122
Secondo successo nelle ultime sette partite per Sacramento, che ha la meglio contro un avversario di livello al termine di una gara combattutissima. A decidere il match sono degli episodi, come il canestro tolto a Domantas Sabonis a 1’25 dalla fine per un’errata chiamata di interferenza a canestro a Richaun Holmes, rivelatasi poi decisiva. Da quel momento in poi i Kings piazzano cinque punti di fila con una tripla di Buddy Hield (18 punti) e una schiacciata tonante di De’Aaron Fox per creare un vantaggio che i Pacers non riescono più a colmare. Il migliore di Sacramento è Harrison Barnes con 30 punti (massimo stagionale), mentre Fox chiude con 21 e 9 assist. Ai Pacers non bastano ben quattro giocatori sopra quota 20 punti, guidati dai 28+11 di Domantas Sabonis.
CHARLOTTE HORNETS-NEW YORK KNICKS 109-88
Gli Hornets, sempre in vantaggio per 48 minuti, superano in casa i Knicks per la loro sesta vittoria su 11 gare. Merito della capacità di saper capitalizzare le 17 palle perse di New York (trasformate in 24 punti) e di mandare ben cinque giocatori in doppia cifra. Il protagonista del match è Gordon Hayward, che segna 28 punti con 8/12 dal campo nel primo tempo e chiude con 34 punti complessivi, in un match dominato dai padroni di casa nei 35 minuti in cui resta sul parquet. L’ex Celtics è il miglior realizzatore di Charlotte in questa striscia di quattro vittorie consecutive per la squadra della Carolina del Nord: per lui oltre 29 punti di media con il 55% al tiro. Agli ospiti invece non basta un quintetto tutto con almeno dieci punti, in una partita da 39% dal campo di squadra e 24% dall’arco.
WASHINGTON WIZARDS-PHOENIX SUNS 128-107
I Wizards interrompono la propria striscia di tre sconfitte consecutive e, nonostante l’assenza di Russell Westbrook, conquistano la prima vittoria casalinga grazie al solito super contributo da parte di Bradley Beal. A farne le spese è Phoenix. Washington scappa via fin dall’inizio, tocca le 32 lunghezze di vantaggio nel secondo quarto e non si volta più indietro. Alla sirena finale sono 34 punti, 8 rimbalzi e 9 assist per Bradley Beal, assente nell’ultima sfida contro Miami a causa del protocollo anti-Covid e autore nelle due gare precedenti di ben 101 punti. 18 punti con 6/9 dall’arco in uscita dalla panchina per Davis Bertans. Ai Suns non bastano i 33 punti con 11/21 dal campo di Devin Booker per riportarsi in partita.
PORTLAND TRAIL BLAZERS-TORONTO RAPTORS 112-111
Altra pesante sconfitta per i Raptors, che vengono rimontati dal +17 e sorpassati a 9.9 secondi dalla fine da un tiro di CJ McCollum. Ai canadesi resta un ultimo tiro per vincere, ma per la seconda partita consecutiva Pascal Siakam sbaglia la conclusione a canestro, condannando i suoi all’ottavo ko nelle dieci partite disputate. Il camerunense firma comunque la sua prima tripla doppia della sua carriera con 22 punti, 13 rimbalzi e 10 assist, e guida altri cinque compagni in doppia cifra tra cui i 20 di Chris Boucher dalla panchina e i 18 con 9 rimbalzi di Kyle Lowry. Il terzo successo fila dei Blazers porta di nuovo la firma di CJ McCollum, che guida i suoi con 30 punti a referto, oltre a segnare il canestro decisivo. 23 i punti di Damian Lillard (anche 8 palle perse per lui) e 20 decisivi dalla panchina di Carmelo Anthony, a cui si aggiungono i 14 di Enes Kanter.
CLEVELAND CAVALIERS-MEMPHIS GRIZZLIES 91-101
Vincono con merito in trasferta i Grizzlies, che dominano per mezz’ora una partita divertente. Memphis consente a Cleveland di rientrare ma poi chiude i conti nel finale. Sopra 73-57 a fine terzo quarto, infatti, gli ospiti incassano un parziale da 27-8 che riporta avanti i Cavs. L’attacco dei padroni di casa però s’inceppa sul più bello e cade sotto i colpi di un Dillon Brooks da 21 punti, miglior realizzatore del match. Andre Drummond raccoglie la sua 11esima doppia doppia consecutiva per aprire la stagione (record di franchigia): 19 punti e 14 rimbalzi, che non riescono però a sopperire all’assenza dell’infortunato Collin Sexton, ancora alle prese con una caviglia in disordine.