Prima dell'Election Day giocano tutte e 30 le squadre, e non mancano le sorprese: cade Los Angeles, crisi nera per Milwaukee
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L'imminente Election Day, con la sfida tra Donald Trump e Kamala Harris a infiammare gli Stati Uniti, manda in campo tutte le formazioni dell'Nba. Si confermano le leadership dei Cleveland Cavaliers (8-0) a Est e di Okc (7-0) a Ovest, ottime prove anche per Golden State e Phoenix che inseguono i Thunder. Cadono i Lakers a Detroit, Fontecchio a secco. Indiana batte Dallas, primo squillo interno per i Clippers. Crisi Bucks: Milwaukee ko e ultima a Est.
CLEVELAND CAVALIERS-MILWAUKEE BUCKS 116-114
Prosegue la crisi dei Milwaukee Bucks, che perdono la sesta gara su sette disputate e sono clamorosamente ultimi a Est (1-6). Senza Giannis Antetokounmpo, out per un problema all'addome, i ragazzi di Doc Rivers lottano e devono arrendersi nel finale ai Cleveland Cavaliers col punteggio di 116-114. L'ottavo successo su otto dei Cavs, leader nell'Eastern Conference con uno score che mancava dal 1976, porta la firma indelebile di Darius Garland. Quest'ultimo agisce "alla Mitchell" (14 punti per Donovan) e sfodera una prestazione di 39 punti, con tanto di tripla del successo a 45" dal termine per chiudere un parziale di 18-8 e rimontare negli ultimi minuti di gara. Alle sue spalle Mobley (17) e Allen, che sigla 14 punti con 15 rimbalzi. Fa tutto Dame Lillard, invece, per i Bucks: dai canestri che lo portano a 36 punti, alla palla persa che consegna il successo ai rivali. Vanificate così le buone prove di Portis (21+18) e AJ Green (21 con 7 triple).
WASHINGTON WIZARDS-GOLDEN STATE WARRIORS 112-125
Trasferta vincente per i Golden State Warriors, che restano in scia ai Thunder con la sesta vittoria (6-1) e un'altra prestazione convincente. Il quarto successo di fila della franchigia arriva in un match dominato sin dai primissimi minuti, sfruttando anche una proficua panchina da 60 punti contro i 33 dei Wizards. Steph Curry trova 24 punti e guida la squadra al fianco di Buddy Hield (20), con l'ottimo contributo di Draymond Green (18) e Kuminga (15). Dray vince il duello a distanza con l'ex Poole, che viene provocato da inizio gara e risulta il migliore dei suoi con 24 punti. Non basta il buon contributo del rookie Kyshawn George (20), sommato alla prova solida di Valanciunas (16+12) ai Wizards, che sono 11mi a Est (2-4).
DETROIT PISTONS-LOS ANGELES LAKERS 115-103
Brutta sconfitta per i Los Angeles Lakers, che subiscono il terzo ko su quattro in trasferta e cadono nella Motor City. Detroit affossa JJ Redick e il suo progetto col punteggio di 115-103 e una gara che ha visto i Pistons sfiorare anche il +20, dopo l'iniziale svantaggio (rimontato) nel primo quarto. L'anno scorso Detroit subì 28 sconfitte di fila e arrivò alla terza vittoria appena prima di Capodanno, quest'anno invece le sono bastate otto gare. In una serataccia per Simone Fontecchio, che chiude con zero punti (due rimbalzi e un assist a referto), il trascinatore è Cade Cunningham: tripla doppia da 17 punti, 11 assist e 11 rimbalzi, anche se il top-scorer è Ivey (26). Non bastano i 37 punti di un acciaccato Anthony Davis, che soffre per un problema alla caviglia, ai Lakers: LeBron sfiora la tripla doppia con 20 punti e un totale di 8 rimbalzi e 11 assist, ma arriva la terza sconfitta. Los Angeles segna solo 10 punti dalla panchina ed è comunque quarta a Ovest (4-3) con un nutrito gruppetto, Pistons ottavi a Est (3-4) con Orlando e gli Hawks.
ATLANTA HAWKS-BOSTON CELTICS 93-123
Terzo successo di fila per i Boston Celtics, che si mantengono secondi (con margine) a Est: 7 vittorie e un ko per Mazzulla e i suoi, che travolgono gli Hawks col punteggio di 123-93. Gara dominata dagli ospiti, che volano sul +20 a metà gara e non si guardano indietro nonostante l'assenza pesante di Jaylen Brown. Jayson Tatum fa 26 punti (su 28) nel primo tempo e trascina i suoi, che trovano anche i 21 punti di Derrick White e i 18 dell'ottimo Payton Pritchard. Trae Young si arrende a un problema al costato nel terzo quarto, ma la sua serata per Atlanta è anonima: solo due punti e 6 assist. Gli Hawks provano a reagire con le doppie doppie di Jalen Johnson (20+11) e Okongwu (18+10), trovando anche i 15 punti del rookie e numero uno del Draft Risacher, ma devono arrendersi: ottavo posto a Est per loro (3-5).
OKLAHOMA CITY THUNDER-ORLANDO MAGIC 102-86
Cammino intonso per gli Oklahoma City Thunder, che regolano anche gli Orlando Magic approfittando dell'assenza di Paolo Banchero: settimo successo su sette per la leader della Western Conference, mentre gli ospiti si fermano in ottava posizione a Est (3-5). Ad Okc bastano i 23 punti di Jalen Williams, che fa meglio anche di Shai Gilgeous-Alexander, fermo a quota 21 con 9 assist. Holmgren troneggia in difesa e trova 14 punti, mentre i Magic sono spuntati in attacco e fragili nella fase di non possesso. Non bastano i 22 punti di Franz Wagner e i 19 di Jalen Suggs per risollevare un'autentica serataccia, con Banchero out e un misero 35% al tiro nella notte di Oklahoma. C'è molto da lavorare per Orlando, nella sua rincorsa ai playoff: già 5 ko in 8 gare.
PHOENIX SUNS-PHILADELPHIA 76ERS 118-116
Paul George debutta e fa il suo, ma Philadelphia non vuole saperne di ingranare: quinto ko in sei gare per i Sixers, che sono penultimi a Est (1-5) e consentono a Phoenix di proseguire come seconda forza nella Western Conference (6-1). Il punteggio di 118-116 matura dopo una gara vissuta punto a punto, con l'errore proprio di PG nell'ultima conclusione del match: George manca la parità e chiude con 15 punti, da terzo realizzatore dei 76ers alle spalle di Tyrese Maxey (32) e Guerschon Yabusele (19). Senza Embiid, Phila ne porta sei in doppia cifra, ma deve arrendersi a Kevin Durant. Proprio KD è il grande trascinatore dei Suns, spezzando la parità a 24 secondi dal termine e chiudendo con 35 punti davanti a Beal (17), Nurkic (15+15) e O'Neal (15). Una prestazione, la sua, che sopperisce ai soli 13 punti di Booker: solo 3/18 dal campo per lui.
DENVER NUGGETS-TORONTO RAPTORS 121-119
Sotto di 11 punti a sei minuti dalla fine e con Jamal Murray e Aaron Gordon ai box, i Denver Nuggets si compattano e tirano fuori la rimonta dell'anno. Nikola Jokic realizza l'ennesima tripla doppia fermando il suo score a 28 punti, 14 rimbalzi e 13 assist, ma l'uomo della provvidenza è Russell Westbrook, nel 121-119 sui Raptors: per lui 21 punti e la difesa vincente su RJ Barrett nei secondi finali. Porter Jr (19) e Braun (17) risultano altrettanto decisivi per Denver, che aggancia il gruppone al quarto posto a Ovest (4-3), mentre a Toronto non bastano i 26 punti di Gradey Dick e i 24 (con 11 rimbalzi) di Poltl. I canadesi restano terzultimi a Est con uno score di due vittorie e sei ko, confermando per l'ennesima volta la loro fragilità difensiva.
LOS ANGELES CLIPPERS-SAN ANTONIO SPURS 113-104
Dopo sette gare arriva finalmente il primo successo nell'avveneristico Intuit Dome per i Los Angeles Clippers, che sconfiggono 113-104 i San Antonio Spurs con una rimonta dal -26 nel primo quarto. Un successo insperato, dopo il 40-14 iniziale, nasce con un sontuoso ultimo quarto che vede i padroni di casa sfruttare i soli 18 punti dei rivali. Senza coach Popovich, ai box per un problema di salute (e per un periodo indefinito), San Antonio si aggrappa a Wembanyama (24+13) e Champagnie (21), ma deve arrendersi nei minuti finali. Proprio i Clippers la agganciano in 11a posizione a Ovest (3-4), sfruttando le ottime prove di Powell (23) e Coffey (21): sono loro i top-scorer di serata, precedendo Harden (17) e Zubac (17+13) per interrompere l'emorragia casalinga.
DALLAS MAVERICKS-INDIANA PACERS 127-134
Impresa dei Pacers, che sconfiggono la finalista della scorsa Nba sfoderando una grandissima prova e un ottimo ultimo quarto in trasferta. Indiana vince 134-127 grazie al miglior Myles Turner della stagione, che chiude con un totale di 30 punti e 11 rimbalzi. Ad accompagnarlo c'è anche il miglior Haliburton del 2024/25, con un totale di 25 punti e 12 assist per ispirare tra gli altri Siakam (23) e Mathurin (16), in una squadra che porta sette giocatori in doppia cifra sui nove utilizzati e sale al sesto posto a Est (3-4). Dallas si aggrappa ai 34 punti con 15 assist di Doncic e ai 27 di Kyrie Irving, ma non riesce ad arginare l'attacco rivale: 57% dal campo e successo per i Pacers, mentre i Mavs restano quarti a Ovest (4-3).
MINNESOTA TIMBERWOLVES-CHARLOTTE HORNETS 114-93
Prosegue l'andamento altalenante dei Minnesota Timberwolves, che sconfiggono 114-93 una pessima versione degli Hornets e si agganciano al trenino delle quarte a Ovest: insieme a Kings, Mavericks, Rockets, Lakers e Nuggets occupano quella posizione con 4 vittorie e 3 ko stagionali. Il migliore non è Anthony Edwards, che trova 21 punti nella serata da 47% da tre per i T'Wolves, bensì il sesto uomo del 2024 Naz Reid: 25 punti per trascinare Minnesota, che trova anche 14 punti da Donte DiVincenzo e 13 da Randle. Charlotte subisce la quinta sconfitta stagionale, scivolando in 12a posizione a Est (2-5) e tirando con percentuali infime: 24% da tre per LaMelo Ball (19) e compagni, che non trovano un grande apporto né dai titolari, né dalla panchina.
MIAMI HEAT-SACRAMENTO KINGS 110-111
Crollo interno per i Miami Heat, che si fanno rimontare dal -13 di metà gara e crollano a 0.7 secondi dal termine contro i Sacramento Kings. L'uomo decisivo è Domantas Sabonis, che sigla sulla sirena il canestro del 111-110 e condanna i padroni di casa alla sconfitta contro una formazione che l'aveva battuta solo cinque volte nelle ultime 36 sfide in Florida. Non bastano i 27 punti di Jimmy Butler e Tyler Herro per far tornare in carreggiata gli Heat che, nonostante uno score deludente (3-3), sono terzi a Est coi Knicks: sottotono Adebayo, con soli 16 punti. De'Aaron Fox (28) e DeMar DeRozan (26) trascinano invece i Kings, che trovano anche la doppia doppia (16+16) del già menzionato Sabonis. L'ennesimo terzo quarto disastroso condanna Miami, mentre Sacramento aggancia il quarto posto a Ovest (4-3).
HOUSTON ROCKETS-NEW YORK KNICKS 109-97
Cadono ancora i Knicks che, nonostante il terzo posto a Est (3-3), non sembrano aver trovato la loro quadratura del cerchio in questo avvio di stagione. I tanti cambiamenti estivi non sono ancora stati assorbiti dalla formazione della Grande Mela, che viene dominata da Houston nelle primissime fasi del match. Dopo aver rimontato 15 punti di svantaggio, New York cade ancora sotto i colpi di Alperen Sengun. Ci pensa proprio il turco a firmare il solco finale e il 109-97 che vale il quarto posto a Ovest per i Rockets (4-3): 25 punti e 14 rimbalzi per lui, che precede VanVleet (19) e Jeff Green (15). I 29 punti di Brunson e i 21 di Anunoby non bastano ai Knicks, dominati nel pitturato con un totale di 62 punti subiti. Dopo due successi di fila, arriva un altro ko.
BROOKLYN NETS-MEMPHIS GRIZZLIES 106-104
I Nets ritrovano la vittoria, portandosi al quinto posto a Est (4-4), e fermano il cammino dei Grizzlies: Memphis cade dopo due successi consecutivi con un calo di tensione nel finale, perdendo 106-104 e vanificando la grande prestazione di Ja Morant. Quest'ultimo agisce da acrobata nell'area avversaria, siglando canestri importanti con azioni mozzafiato, e chiude con 25 punti. Stesso punteggio, ma con 12 rimbalzi e l'11/12 al tiro, per il rookie Edey in una Memphis che ci crede e s'inceppa sul più bello, scivolando in 10a posizione a Ovest (4-4). Per Brooklyn sono decisivi Cam Johnson e Schroder con 20 punti ciascuno, ma anche il buon apporto di Finney-Smith (17).
CHICAGO BULLS-UTAH JAZZ 126-135
Dopo sei ko consecutivi si sbloccano finalmente gli Utah Jazz, che decollano nell'ultimo quarto per sigillare la loro prima vittoria stagionale. Sempre senza Lauri Markkanen, la formazione di Salt Lake City infila 40 punti nel periodo decisivo e viene trascinata da Keyonte George, che chiude con 33 punti davanti ai 28 (più 13 rimbalzi) di John Collins e dai 24 di Sexton. Spicca anche la prova di Walter Kessler (12+16) nel successo dei Jazz, che restano ultimi a Ovest (1-6), ma cancellano l'onta di quello zero alla voce delle vittorie. Prestazione-shock nelle fasi finali per i Bulls, che gettano via un'ottima prova del loro quintetto: tutti in doppia cifra, con Coby White a quota (28) e Dosunmu a quota 25, ma anche la doppia doppia di Vucevic (23+10). Numeri che sfumano di fronte a un finale incerto, facendo scivolare Chicago in sesta posizione a Est (3-4).
NEW ORLEANS PELICANS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 100-118
Sorpresa a New Orleans, dove i Pelicans vengono travolti da Portland con un perentorio 118-100. Pesano come un macigno le assenze per i Pelicans, che si aggrappano ai 27 punti di Ingram e ai 120 di Boston, ma devono fare a meno di una squadra intera: out Zion Williamson, Trey Murphy, Dejounte Murray, CJ McCollum, Herb Jones e Jordan Hawkins. Ne approfittano i Blazers, che trovano la grande serata di Anfernee Simons (24) e l'ottima prova di un Ayton da 19 punti e 13 rimbalzi. Toumani Camara e Jerami Grant fanno il loro con 16 punti a testa, ma il vero uomo-squadra è Banton: 12 minuti e 20 punti per indirizzare i giochi nell'ultimo quarto, che vede Portland ribaltare tutto con la bellezza di 39 punti a 18. I Blazers agganciano così i Pelicans al penultimo posto a Ovest (3-5).