I Cavs non si fermano più e proseguono nel loro dominio a Est. Okc guida a Ovest: 45 punti per Shai Gilgeous-Alexander
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La notte dell'Nba ci consegna l'ennesima vittoria per i Cleveland Cavaliers, che ritoccano il loro avvio da record: 12 successi su 12 in questo inizio di stagione, col 119-113 sui Chicago Bulls in trasferta e i 36 punti di Donovan Mitchell. Leadership a Est intoccabile per i Cavs, mentre Oklahoma guida a Ovest: Shai Gilgeous-Alexander (45) la trascina contro i Clippers, score di 9-2. Wembanyama (34+14) guida gli Spurs, vittorie per Houston e i Nets.
CHICAGO BULLS-CLEVELAND CAVALIERS 113-119
Non si ferma più la marcia dei Cleveland Cavaliers, che escono indenni anche dalla durissima trasferta contro i Chicago Bulls. A cinque minuti dalla fine, infatti, la partita è in parità sul 106-106 e sembra poter succedere di tutto, ma i Cavs piazzano un parziale di 9-2 che vale il 12° successo su 12 gare disputate e la leadership sempre più indiscussa a Est. Il trascinatore è Donovan Mitchell, che scardina la difesa rivale con 22 punti nel primo tempo e chiude a quota 36 al termine della sfida, aggiungendoci 8 rimbalzi e fornendo anche un buon contributo difensivo. Alle sue spalle Garland (17), Mobley (15+11) e tanto altro: la panchina fornisce ben 39 punti totali, che si riveleranno decisivi nel 119-113 esterno. Ai Bulls invece non bastano le ottime prove di LaVine (26) e del duo Vucevic-White, che chiude a quota 20 punti: doppia cifra anche per Giddey (18), Patrick Williams (13+10) e Dosunmu (10), ma arriva un ko vale che vale il nono posto condiviso con Hawks e Pistons (4-7).
OKLAHOMA CITY THUNDER-LOS ANGELES CLIPPERS 134-128
Prosegue anche la leadership degli Oklahoma City Thunder, che guidano la Western Conference (9-2) e sconfiggono i Los Angeles Clippers tra le mura amiche: 134-128 il punteggio in una gara che è apertissima fino a pochi secondi dalla fine, visto che Zubac riporta i suoi sul -2 a 42" dal termine. Da qui in poi però i Clippers non riescono più a segnare e devono arrendersi alle giocate di Jalen Williams, che segna il canestro conclusivo con una strepitosa schiacciata. In una gara che vede Okc schierare un quintetto "piccolo" per le assenze di Holmgren e Hartenstein, Mark Daigneault ridisegna i suoi e riesce a sopperire alla fisicità di Zubac, che chiude da secondo violino con 22 punti e 14 assist. Il leader dei Clippers è ancora Norman Powell con 31 punti, buone prove anche per Jones (20) e Harden (17) in una squadra che subisce il quinto ko stagionale: Clippers noni a Ovest (6-5). Trascina i Thunder, invece, Shai Gilgeous-Alexander con 45 punti e 9 assist in una gara semplicemente straordinaria, nella quale tira 13/21 dal campo. Alle sue spalle Jalen Williams (28) e Dort (19), ma tutto il quintetto va in doppia cifra ed è decisivo in un prezioso successo.
SAN ANTONIO SPURS-SACRAMENTO KINGS 116-96
Gli Spurs partono col freno a mano tirato, ma si scatenano nel secondo quarto e dominano contro i Sacramento Kings, ottenendo un meritatissimo successo dalle ampie proporzioni: 116-96 il parziale che manda San Antonio al 12° posto a Ovest (5-6) e fa scivolare i Kings in nona posizione nella Western Conference, a braccetto coi Clippers (6-5). Il trascinatore nei due quarti centrali, che decidono la gara con uno score complessivo di 62-45, è Victor Wembanyama: 34 punti e 14 rimbalzi nella sua sfida, con sei triple a referto e 6 assist oltre a 3 stoppate e un pallone recuperato. Alle sue spalle c'è l'assist-man Chris Paul, che ne serve 11 (con 12 punti), si ferma invece a quota 13 Champagnie: è dunque proprio Wemby a fare la differenza, nonostante i sette uomini in doppia cifra. Ai Kings non bastano i 24 punti di Fox e i 21 di DeRozan, sommati alla doppia doppia di Sabonis: 23 punti e 12 rimbalzi.
NEW ORLEANS PELICANS-BROOKLYN NETS 105-107
I Pelicans sono decimati dagli infortuni e si fanno del male da soli, affondando nei minuti finali di una sfida che poteva consegnare loro il ritorno alla vittoria: otto tiri consecutivi sbagliati nel finale e sconfitta per 107-105 contro i Brooklyn Nets. Non basta la buona prova di Brandon Ingram, che segna 24 punti (con 9 assist) e sparisce nel finale, a raddrizzare l'annata di New Orleans, che trova 17 punti e 11 rimbalzi per il career-high del rookie Yves Missi, ma deve arrendersi ai rivali. Brooklyn ne porta sette in doppia cifra, con Cam Thomas top-scorer a quota 17 (10 nel quarto periodo) e un ottimo Schroder (14), e fa suo il successo. I Nets ora sono quarti a Est, in tandem con Orlando (5-6), quinto ko consecutivo e penultimo posto a Ovest (con Portland) per i Pelicans: 3-8 il loro score.
HOUSTON ROCKETS-WASHINGTON WIZARDS 107-92
Houston si mantiene nelle zone nobili della Western Conference con una gara dominata, nella quale fugge sul +8 a metà gara e non si volta più fino ai minuti finali: 107-92 contro una Washington che viene surclassata in area (60-38), al rimbalzo (58-34) e tira con un pessimo 36/88 totale. Non c'è partita dunque in Texas, con gli ospiti che si limitano ai 18 punti di Kuzma e ai 12 di Kispert, confermando l'involuzione di Poole (11). Houston domina con un sontuoso Alperen Sengun "alla Jokic": 27 punti, 17 rimbalzi, 3 assist e 3 stoppate in mezz'ora, ma trova anche le buone prove di Jeff Green (18) e Amen Thompson. Quest'ultimo parte in quintetto e firma un'ottima prestazione da 13 punti e 8 rimbalzi, a cui aggiunge 4 stoppate e 4 palle rubate. I Rockets salgono così in quinta posizione a Ovest con Memphis (7-4), Wizards 12mi con Philadelphia nell'Eastern Conference (2-7).