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Nba: Cleveland ko, vincono Milwaukee e Memphis

Cavs battuti 122-113 a Miami, Bucks e Grizzlies ok con Brooklyn e Washington

09 Dic 2024 - 09:21
 © sportmediaset

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Quarta sconfitta in Regular Season in Nba per Cleveland, che perde 122-113 a Miami contro gli Heat. Non sbagliano, invece, Milwaukee e Memphis, che battono in trasferta Brooklyn (118-113) e Washington (140-112). Dilaga anche Denver, che travolge 141-111 Atlanta, rivincita per Golden State che supera 114-106 Minnesota. I Lakers piegano 107-98 Portland mentre i Clippers vanno ko in casa: a sorridere è Houston (117-106).

MIAMI HEAT-CLEVELAND CAVALIERS 122-113
È Miami a infliggere il quarto ko di fila a Cleveland: gli Heat si impongono 122-113. Serve un grande Tyler Herro (34 punti, 7 assist e 6 rimbalzi) per permettere ai padroni di casa di battere la prima a Est. Decisiva la fase centrale di gara, in particolare il +12 (38-26) del secondo quarto, al termine del quale è 59-51 all'intervallo lungo. Garland (23) e compagni ci provano nella ripresa, ma non riescono a ridurre il distacco. Il record resta comunque ottimo (21-4), ma la franchigia dell'Ohio crolla dopo quattro vittorie consecutive. E Miami sale al quinto posto con 12-10: terzo successo di fila.

WASHINGTON WIZARDS-MEMPHIS GRIZZLIES 112-140
Memphis domina nella Capitale e travolge 140-112 Washington prendendosi il secondo posto in solitaria a Ovest. Match senza storia: all'intervallo lungo è 72-55, ma è il 39-27 del terzo periodo a porre virtualmente fine alla gara. Senza Morant, tra i Grizzlies brillano Jaren Jackson (12 punti) e diversi panchinari tra cui Aldama (19) e Huff (17). Ai Wizards, invece, non bastano i 20 di Valanciunas, gli stessi trovati in uscita dalla panchina da Bagley. Washington, che aveva interrotto la striscia di ko con Denver, torna a perdere.

ATLANTA HAWKS-DENVER NUGGETS 111-141
Proprio i Nuggets tornano a sorridere e stavolta la super prestazione di Jokic porta anche alla vittoria. Il serbo mette a referto 48 punti (e sono 104 nel giro di 24 ore), 14 rimbalzi e 8 assist nel 141-111 di Denver ad Atlanta. In Georgia, proprio una tripla del "Joker" sulla sirena di fine secondo quarto vale il 71-48: la partita è di fatto già chiusa. Gli ospiti ufficializzano il successo con il 35-27 dell'ultimo quarto: vittoria che vale il settimo posto a Ovest con 12-10 di record: potenzialmente la squadra del Colorado sarebbe sesta. A Est, invece, gli Hawks sono ora settimi, superati da Milwaukee.

BROOKLYN NETS-MILWAUKEE BUCKS 113-118
Colpo esterno proprio dei Bucks, che passano 118-113 a Brooklyn. Al Barclays Center va in scena un match equilibratissimo: non a caso, a fine terzo quarto è parità totale, 86-86. Decisivo, allora, il 32-27 dell'ultimo quarto. Il duello tra Giannis Antetokounmpo e Dennis Schröder finisce in esatta parità: sia il greco che il tedesco mettono a referto una doppia doppia da 34 punti e 11 rimbalzi, ma l'ellenico aggiunge 3 stoppate. Continua la risalita di Milwaukee, ora sesta con 12-11 di record: torna inoltre a sorridere dopo due ko di fila. Staccata Brooklyn, che ha vinto solo una delle ultime cinque.

GOLDEN STATE WARRIORS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 114-106
Golden State si prende la rivincita e 48 ore dopo il 107-90 incassato al Chase Center batte 114-106 Minnesota, sempre in casa. Serve però un super secondo tempo: all'intervallo lungo, i Timberwolves sono avanti 58-49, ma un terzo periodo da 44 punti (a 32) e il 21-16 dell'ultimo quarto fanno il resto. A rompere l'equilibrio sulla sirena dopo 36 minuti è una tripla di Curry, che chiude con 30 punti e 8 assist, mentre sono 27 per Hield e 20 per Kuminga: in tre realizzano più di tre quarti dei punti di squadra. Inutili, invece, i 27 di Edwards: Minnesota perde dopo quattro vittorie di fila e scivola al nono posto, mentre Warriors di Kerr sono ora quinti.

ORLANDO MAGIC-PHOENIX SUNS 115-110
Orlando non sbaglia e con un ultimo quarto da 31-23 rimonta Phoenix, imponendosi 115-110. Sfida equilibrata in Florida: Suns avanti 62-57 all'intervallo lungo, ma a 12 minuti dalla fine c'è solo un possesso di distanza, sempre in favore degli ospiti (87-84). Ma i Magic, trascinati da Suggs (26 punti) e da Bitadze (doppia doppia a quota 21 con 16 rimbalzi), trovano una rimonta fondamentale per tenere il terzo posto a Est con 17-9 di record. A Ovest, invece, i Suns sono al terzo ko, rendimento che vale il nono posto a quota 12-11 insieme a Minnesota. Senza Durant, ci provano Booker (25) e Jones (21).

LOS ANGELES LAKERS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 107-98
I Lakers non sbagliano e battono 107-98 Portland ufficializzando il successo soltanto nell'ultimo quarto. I gialloviola, infatti, sembrano mettere al sicuro il risultato con il 37-17 del secondo quarto, ma i Blazers trovano il 29-18 di parziale nel terzo e così a 12 minuti dalla fine è 77-74. Con 30 punti nell'ultimo periodo e i 30 totali di Davis (oltre ai 28 di Russell), la squadra di Redick si prende l'ottavo posto a Ovest. Torna anche Bronny James, seppur solo per 3 punti e restando a secco, il tutto in assenza del padre LeBron. Doppia doppia con 14 punti e 19 rimbalzi per Ayton, ma è tutto inutile.

LOS ANGELES CLIPPERS-HOUSTON ROCKETS 106-117
Va invece ko l'altra squadra di Los Angeles: all'Intuit Dome sorridono i Rockets, che si impongono 117-106 grazie soprattutto ai 22 punti di Thompson, che vanificano la doppia doppia (21 con 12 rimbalzi) di Zubac. A condannare i padroni di casa è di fatto il primo tempo e in particolare il 34-24 del secondo periodo, visto che la ripresa finisce 54-53 in favore dei Clippers. Un risultato che permette a Houston di restare al terzo posto a Ovest con 16-8 di record, lo stesso di Dallas e potenzialmente come quello di Memphis (17-8). I Clippers, invece, subiscono il sorpasso dei Warriors: ora sono sesti (14-11).

SAN ANTONIO SPURS-NEW ORLEANS PELICANS 121-116
San Antonio piega 121-116 New Orleans grazie ad un secondo quarto da 43 punti e alla resistenza finale sui Pelicans. Serve però un grande ultimo minuto ea regalarlo agli Spurs non poteva che essere Victor Wembanyama: sul 116-114 per gli ospiti, il francese trova una tripla fondamentale a 20" dalla sirena, poi chiude la sfida con tre liberi. Per il rookie dell'anno è doppia doppia con 25 punti e 10 rimbalzi, oltre a 3 stoppate, bene anche Castle a quota 22, mentre non bastano i 25 di Murphy. Dopo tre ko di fila, sorride San Antonio, che prova a risalire a Ovest, Pelicans ultimi a 5-20 di record.

SACRAMENTO KINGS-UTAH JAZZ 141-97
Il più ampio scarto della notte matura a Sacramento, con i Kings che travolgono 141-97 gli Utah Jazz. La sfida è in equilibrio per soli 12 minuti (26-23), poi si scatenano i Kings, che già all'intervallo lungo sono avanti di 17 punti (62-45). I padroni di casa, però, dilagano nel finale e offrono un secondo tempo da 79 punti contro i 52 dei malcapitati Jazz. I californiani sorridono grazie ai 26 punti dalla panchina di Huerter e ai 21 di Fox in un quintetto titolare in cui l'unico a non andare in doppia cifra è Keegan Murray (7), poi ci sono Sabonis (19 con 12 rimbalzi), DeRozan (18) e Monk (16). Sacramento resta dodicesima a Ovest, Jazz penultimi (5-18), ma potenzialmente in fondo insieme ai Pelicans (5-20).

CHICAGO BULLS-PHILADELPHIA 76ERS 100-108
Grazie alla tripla doppia di Tyrese Maxey, Philadelphia passa 108-100 in casa di Chicago. Fondamentali i 25 punti, 14 assist e 11 rimbalzi, ma anche il 39-17 del secondo quarto, utile per ribaltare il +10 (33-23) iniziale in favore dei Bulls, che poi provano a rientrare nella ripresa ma senza mettere in dubbio il successo dei Sixers. A Est, Philadelphia è alla quarta vittoria nelle ultime cinque, ma è ancora fuori dalla zona play-in: 7-15 il record contro il 10-15 di Chicago.

INDIANA PACERS-CHARLOTTE HORNETS 109-113
Successo in trasferta anche per Charlotte, che vince 113-109 in casa di Indiana. I Pacers lottano fino alla fine e, non a caso, a 12 minuti dalla fine la distanza è minima: 83-82 in favore degli Hornets, che poi chiudono a +4 grazie ai liberi di Miller, che mette al sicuro la vittoria degli ospiti dopo che i padroni di casa l'avevano riaperta con i punti dalla lunetta di Haliburton. Sono 26 punti proprio per Miller, mentre Tyrese si ferma a 9: il vero supporto arriva dalla panchina, con i 30 di McConnell. Charlotte aggancia Toronto al terzultimo posto della Eastern Conference, dove invece Indiana resta undicesima (10-15).

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