12a vittoria di fila per i Cavs, sempre più primi a Est. Sorridono Golden State e i Mavs, che rimontano dal -10 contro Portland
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La notte dell'Nba si apre col rinvio di Lakers-Hornets per l'incendio a Los Angeles, dove anche JJ Redick ha perso la casa, e si chiude con l'ennesimo successo dei Cleveland Cavaliers. I Cavs rimontano e regolano 132-126 i Raptors, ecco il 12° successo di fila. Golden State regola i Pistons (male Fontecchio), grandi rimonte per Miami e Dallas. Minnesota manda ko Orlando, Houston consolida il secondo posto a Est: 119-115 su Memphis.
CLEVELAND CAVALIERS-TORONTO RAPTORS 132-126
Non si interrompe la marcia dei Cleveland Cavaliers, che si portano a 12 successi consecutivi e sei gare di margine sui Boston Celtics, rimontando i Toronto Raptors: la vittoria arriva col punteggio di 132-126 e un ottimo parziale di 34-23 nell'ultimo quarto, che infligge la 15a sconfitta nelle ultime 16 gare ai canadesi. Toronto gioca probabilmente una delle sue migliori prove stagionali, ma non basta per vincere. Di fronte c'è infatti uno scatenato Darius Garland, che non fa rimpiangere l'assenza di Donovan Mitchell, risparmiato per il back to back: 40 punti e 9 assist per lui, che precede Mobley (21+11) e Allen (18+15), appaiato per punti a un ottimo LeVert (18). Cleveland sale così a 33 vittorie e 4 ko, dominando l'Eastern Conference, mentre Toronto resta penultima a Est (8-30) e incassa il quarto ko di fila. Non bastano sette giocatori in doppia cifra: Barnes (24+10), Boucher (23+12) e Barrett (20) i migliori, ma arriva l'ennesima sconfitta per i Raptors.
MEMPHIS GRIZZLIES-HOUSTON ROCKETS 115-119
Terzo successo consecutivo e secondo posto che si consolida per gli Houston Rockets, che si confermano la prima forza alle spalle dei Thunder nella Western Conference. Sengun e compagni dilagano col passare dei minuti e resistono al tentativo di rientro dei Grizzlies nel finale, sconfiggendoli 119-115 dopo che quest'ultimi entrano rientrati dal -17 nel primo quarto e si erano portati a un solo possesso di distanza. L'errore di Desmond Bane, che aveva tirato per il pareggio dopo la chiamata del time-out del suo tecnico, costa carissimo ai suoi: nell'azione seguente Houston commette fallo e tutto si cancella, fino al ko conclusivo. Non bastano dunque i 27 punti di Ja Morant e i 21 di Jaren Jackson Jr a Memphis, che resta terza a Ovest (24-14), e viene sconfitta nel match che avrebbe potuto cambiare la sua classifica. I Rockets si confermano solidissimi e mostrano un Alperen Sengun da All-Star Game: 32 punti e 14 rimbalzi per precedere Jalen Green (27) e VanVleet, autore del +3, nel tabellino della sfida. Score di 25-12 per i Rockets, sempre più secondi.
ORLANDO MAGIC-MINNESOTA TIMBERWOLVES 89-104
La prolungata assenza di Paolo Banchero dovrebbe finire stanotte contro i Bucks, ma nell'ultima gara senza la sua stella Orlando cade miseramente: 104-89 contro i Minnesota Timberwolves, che dominano dal primo minuto e toccano anche il +24 nel corso della sfida. L'attacco dei padroni di casa non va oltre il 38% al tiro e pochissimi giocatori si dimostrano all'altezza nel match notturno: 15 punti per Bitadze e 14 per Houstan, poi poco altro. Di contro, i T'Wolves si godono la grande notte da 23 punti e 10 rimbalzi di Julius Randle, trascinatore con Anthony Edwards (21) e Naz Reid (16). Doppia cifra anche per Donte DiVincenzo (12) e Rudy Gobert (10+12), Minnesota vince ed è settima a Ovest in tandem coi Clippers (20-17). Si conferma, invece, la quarta posizione dei Magic a Est: 22-17 il loro score.
PHOENIX SUNS-ATLANTA HAWKS 123-115
Nulla da fare per Atlanta, che cade in trasferta contro i Phoenix Suns. Gli Hawks vengono travolti nel finale e pesa come un macigno quel 58% al tiro dei rivali, che vincono con merito ee col punteggio di 123-115. Merito di Kevin Durant e Grayson Allen, autori di 23 punti a testa, ma anche e soprattutto di quel Bradley Beal che viene dato sul mercato e chiude con 25 punti, da top-scorer del match. Ottima anche la prova di Devin Booker, con 20 punti e 12 assist che compensano un deludente 0/8 da tre, e i Suns ottengono il secondo successo nelle ultime tre sfide: prosegue la rincorsa quantomeno ai play-in, con la 12a posizione a Ovest (17-19) che non basterebbe al momento per la post-season. Ottavo posto, coi Pistons, per gli Hawks a Est: questa volta non bastano Young (21) e Bogdanovic (17) per evitare il ko, nonostante la bellezza di sei giocatori in doppia cifra.
DETROIT PISTONS-GOLDEN STATE WARRIORS 104-107
Golden State ferma a cinque la striscia di vittorie dei Pistons, che non riescono a firmare una grande rimonta: dopo aver toccato il -18 nel corso del match, Malik Beasley ha infatti il tiro che potrebbe portare tutti ai supplementari, ma lo sbaglia e condanna i suoi alla sconfitta per 107-104. La spuntano così i Warriors, che risalgono in 9a posizione a Ovest (19-18) e sfruttano al meglio i sei giocatori in doppia cifra: Hield (19) e Curry (17+10) i migliori, bene anche Jackson-Davis (14+10) e Schroder (13). Nelle fila dei Pistons, invece, il migliore è sempre Cade Cunningham: 32 punti, 6 rimbalzi e 8 assist, sommati ai 21 punti del già citato Beasley, non bastano per evitare il ko. Estremamente deludente la prova di Simone Fontecchio, che è uno dei peggiori dei suoi: tre punti, a cui si aggiungono tre rimbalzi e due assist, in 27' giocati. Un solo tiro segnato (da tre) su sette per l'azzurro, che condanna di fatto i suoi: Pistons ottavi con gli Hawks (19-19) nella Western Conference. Golden State, invece, si rialza dopo i brutti ko interni contro Sacramento e Miami.
DALLAS MAVERICKS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 117-111
Rimonta da sogno per i Dallas Mavericks, che travolgono Portland nell'ultimo quarto (36-22) e la sconfiggono col punteggio di 117-111. Una vittoria tutt'altro che scontata perché, senza Irving e Doncic, la formazione texana si trovava sul -10 a quattro minuti e mezzo dalla fine, prima di infilare un parziale di 16-0 che vale la vittoria. I Mavs si confermano così in 5a posizione a Ovest (22-16) nel trionfo delle seconde linee: Hardy il top-scorer con 25 punti, precedendo PJ Washington (23+14) e Derek Lively (21+15), buona anche la gara di Spencer Dinwiddie con 17 punti. Nelle fila degli ospiti, i migliori sono Sharpe e Simons con 22 punti a testa. Scoot Henderson fornisce un ottimo contributo dalla panchina con 20 punti, ma non basta: 24° ko stagionale per i Trail Blazers, che restano terzultimi a Ovest (13-24).
UTAH JAZZ-MIAMI HEAT 92-97
Utah affonda nel finale in una gara dalla bassissima qualità, che vede Miami conquistare un'altra vittoria senza Jimmy Butler: rimonta nel finale e 9a sconfitta consecutiva in casa per i Jazz, col 97-92 esterno degli Heat. Dopo aver perso di 36 punti una settimana fa, la formazione della Florida si vendica con una solida prova in entrambe le fasi. I migliori sono Herro (23) e Jaquez (20), doppia cifra anche per Adebayo (15) e uno Jovic (11) sempre determinante dalla panchina. Gli Heat tirano sotto il 40% dal campo come Utah e le squadre perdono 31 palloni nell'arco della sfida, però Miami sorride: successo e 6a posizione a Est (19-17). Resta penultima a Ovest (9-27) Utah, sempre più deludente: non bastano i 23 punti di Markkanen e Sexton.