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Nba: Clippers umiliati da Dallas, ko per le big a Est

I Mavericks impongono più di 50 punti di margine su LA, successo facile invece per i Lakers. Perdono Nets, Bucks, Bulls e Celtics

28 Dic 2020 - 09:05
 © Getty Images

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Gara clamorosa a Los Angeles: privi di Kawhi Leonard, i Clippers sbagliano tutto e Dallas li umilia, rifilando 50 punti di scarto già all’intervallo, che è il più ampio margine in un tempo nella storia della Nba. Tutto facile invece per i Lakers contro Minnesota. Primo ko stagionale per i Nets contro Charlotte. Sconfitte a Ovest anche per i Bucks e i Celtics. La tripla allo scadere di Damion Lee regala il primo successo agli Warriors contro i Bulls.

LOS ANGELES CLIPPERS-DALLAS MAVERICKS 73-124
Partita pazzesca a Los Angeles: i Clippers, privi di Kawhi Leonard, sbagliano tutto e Dallas li umilia, rifilando ben 50 punti di scarto a Paul George e compagni già all’intervallo. Si tratta del più ampio margine in un tempo nella storia della Nba. I Clippers si ripresentano nel secondo tempo più vivi, ma ovviamente non riescono a rimontare. Luka Doncic sfiora la tripla doppia con 24 punti, 9 rimbalzi e 8 assist, i Clippers tirano 4 su 33 dalla lunga distanza. Il clamoroso -50 subìto dai Clippers nel primo tempo ha scatenato anche le reazioni dei protagonisti sui social. Un risultato entrato in tendenza anche nel nostro paese su Twitter, con Paul George che si è comunque preso la responsabilità per la clamorosa sconfitta dei suoi.

LOS ANGELES LAKERS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 127-91
Tutto troppo semplice per i Los Angeles Lakers contro Minnesota. I campioni Nba dominano senza grossi problemi un match in cui devono rinunciare ad Anthony Davis infortunato. Ci pensa così Kyle Kuzma a prendere il suo posto: sia in quintetto sia sotto l’aspetto realizzativo. È infatti autore di 20 punti nel primo tempo, spezzando in due la sfida: 40-23 dopo il primo quarto e oltre 20 lunghezze di margine per tutta la ripresa. I Lakers si portano così sul 2-1 di record. LeBron James ne approfitta quindi per restare in campo il minimo indispensabile, giusto per allungare la sua chilometrica striscia di partite con una doppia cifra a referto alla voce punti: per il n°23 dei gialloviola sono 18 punti con 6/13 al tiro, nove rimbalzi e cinque assist.

CHARLOTTE HORNETS-BROOKLYN NETS 106-104
Arriva la prima sconfitta stagionale per i Brooklyn Nets, battuti a Charlotte in volata dopo le prime due partite concluse con ampi successi. Sotto di 16 lunghezze a inizio quarto periodo, gli ospiti le provano tutte per tornare a contatto con i padroni di casa, riportando il punteggio sul -2 a meno di due minuti dalla sirena. Il pallone del possibile pareggio nel finale finisce nelle mani di Kyrie Irving, che però si fa stoppare al ferro; mentre dall’altra parte la tripla di Graham scava di nuovo un margine incolmabile. Il protagonista in casa Hornets è Gordon Hayward: è lui a mettere il sigillo sulla prima vittoria stagionale di Charlotte, alla guida di un quintetto tutto in doppia cifra: 28 punti, 12/20 al tiro, 6 rimbalzi, 7 assist. 29 punti per Kevin Durant tra gli ospiti.

NEW YORK KNICKS-MILWAUKEE BUCKS 130-110
Primo successo sulla panchina dei Knicks di Tom Thibodeau. E contro l’avversario più complicato da affrontare a Est: i Bucks sono travolti in un match dominato dall’inizio alla fine. Merito dei 29 punti, 14 rimbalzi e 7 rimbalzi di Julius Randle, a cui si aggiungono i 27 punti di Elfrid Payton (12/16 al tiro, tre triple) che gioca la migliore partita della sua carriera con la maglia di New York. Battuta d’arresto per Giannis Antetokounmpo e compagni, con il greco che si ferma a quota 27 punti, conditi con 13 rimbalzi, 5 assist e 3 recuperi in 32 minuti di gioco. Ora ci sarà la doppia sfida con Miami: la prima occasione per vendicare l’eliminazione in semifinale di Conference di qualche mese fa.

CHICAGO BULLS-GOLDEN STATE WARRIORS 128-129
Prima vittoria stagionale per i Golden State Warriors, che superano nel finale i Bulls grazie alla super tripla di Damion Lee a 1.7 secondi dalla sirena. Un match in equilibrio per oltre 47 minuti, con Chicago che non riesce a capitalizzare i 33 punti a referto di Zach LaVine e i tre giocatori oltre quota 20 in quintetto (23 Lauri Markkanen, 22 Wendell Carter Jr. e 20 Coby White). Damion Lee trova invece il ritmo giusto per chiudere la gara con 12 punti e 4/5 dalla lunga distanza. Curry mette a referto 36 punti: per il n°30 di Golden State sono 11 canestri dal campo su 25 tentativi, con 5/15 dalla lunga distanza e sei assist. Una prestazione da vero leader.

CLEVELAND CAVALIERS-PHILADELPHIA 76ERS 118-94
Prosegue la striscia positiva dei Cavaliers che vincono ancora e fanno 3 su 3 in questo sorprendente avvio di regular season. Merito di un Andre Drummond ispirato e autore di 24 punti, 14 rimbalzi e 3 recuperi, a cui si aggiungono i 22 realizzati da Collin Sexton e i 14 con sette assist di Darius Garland. Discorso diverso per i Sixers, battuti a sorpresa da un avversario sulla carta certamente meno attrezzato di Philadelphia. Gli ospiti hanno però dovuto fare a meno di Joel Embiid, migliore realizzatore di squadra nelle prime due uscite, tenuto a riposo a causa di problemi alla schiena. Doc Rivers allunga la rotazione, ma raccoglie soltanto 16 punti da Tobias Harris e i 15 da Ben Simmons.

INDIANA PACERS-BOSTON CELTICS 108-107
La terza vittoria stagionale su tre gare dei Pacers porta ancora una volta la firma di Domantas Sabonis, che può festeggiare il lay up decisivo a 8.4 secondi dalla fine. Una prestazione da 19 punti, 10 rimbalzi e 5 assist e anche la doppia doppia n°100 della sua ancora giovane carriera. Il migliore per Indiana è Malcolm Brogdon a quota 25, mentre 17 li aggiunge anche TJ Warren e 16 Doug McDermott dalla panchina. Secondo ko stagionale per Boston, nonostante i 25 punti e 11 rimbalzi di Jayson Tatum, che però sbaglia la tripla della disperazione nei secondi finali della gara. Coach Brad Stevens ha i 18 punti da Jaylen Brown e i 13 dalla panchina dal rookie Payton Pritchard, ma non bastano per evitare la sconfitta.

NEW ORLEANS PELICANS-SAN ANTONIO SPURS 98-95
Vincono in volata anche i Pelicans, che superano gli Spurs in un finale combattuto. Dopo avere toccato le sei lunghezze di vantaggio a meno di due minuti dalla sirena, infatti, New Orleans spreca i due possessi di vantaggio e, dopo gli errori dalla lunetta di Steven Adams, rischia di farsi beffare da San Antonio. A rimettere le cose a posto ci pensa così Eric Bledsoe, che stoppa il tentativo dall’arco di DeMar DeRozan e permette ai padroni di casa di prendersi il secondo successo stagionale. 28 punti, 11 rimbalzi e 6 assist per Brandon Ingram; Zion Williamson ne aggiunge 18 e si prende la terza doppia doppia stagionale. Nicolò Melli resta in panchina per tutti e 48 i minuti.

SACRAMENTO KINGS-PHOENIX SUNS 100-116
La prima sconfitta stagionale di Sacramento arriva senza essersi comunque risparmiati. I Kings sono sul 75 pari, ma poi subiscono un 17-5 di parziale sul finire del terzo quarto e un altro break di 18-5 nell’ultimo periodo. Il migliore per i californiani è Buddy Hield con 17 punti; da sottolineare però anche i 15 dalla panchina con 5/7 al tiro del rookie Tyrese Haliburton che ci aggiunge anche 6 rimbalzi. I Suns mandano tre giocatori sopra i 20 punti: 22 per Mikal Bridges, miglior marcatore; 21 per Cameron Johnson dalla panchina e 20 per Devin Booker. Funziona benissimo l’attacco di Phoenix, come dimostrano i 34 assist sui 46 canestri segnati.

WASHINGTON WIZARDS-ORLANDO MAGIC 113-120
Washington e Orlando si ritrovano nuovamente sul parquet, a meno di ventiquattro ore di distanza, per la prima sfida assoluta in back-to-back in Nba nella stessa arena dopo 32 anni. Non cambiano le squadre e nemmeno il risultato: i Magic riescono a completare la loro migliore partenza del decennio (3 vittorie su 3) grazie a un ultimo quarto da 43-19 che spazza via gli Wizards dal campo. Senza Russell Westbrook tenuto a riposo, Washington non riesce ad aggrapparsi a un Bradley Beal da 29 punti, con 29 tentativi dal campo e 7 assist. Raul Neto ne aggiunge 22, ma non bastano per ottenere il primo successo in questa stagione per i capitolini.

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