Suns e Bucks sconfitti da Miami e Charlotte, i Celtics stendono 99-75 New York. Memphis supera i Clippers, cade anche Utah
Nella notte Nba, perdono le due partecipanti alle ultime Finals: Phoenix, prima ad Ovest, crolla 123-100 in casa contro Miami, mentre i Milwaukee Bucks campioni in carica vanno ko 114-116 a Charlotte nonostante i 43 punti di Giannis Antetokounmpo. Dopo il ko sulla sirena a New York, Boston si vendica e travolge 99-75 i Knicks, mentre Memphis supera 123-108 i Clippers. Indiana e Detroit stendono Utah (125-113) e Orlando (97-92).
PHOENIX SUNS-MIAMI HEAT 100-123
Colpaccio di Miami, che batte 123-100 la squadra col miglior record di questa prima parte di Regular Season in Nba: Phoenix cade in casa e rischia di nuovo l'aggancio di Golden State in vetta alla Western Conference. Partita che si decide nella prima metà di gara, visto che gli Heat raggiungono l'intervallo lungo sul +21 (71-50) e amministrano nel secondo tempo, trovando anche il modo di aumentare, seppur di poco, il vantaggio prima della sirena finale. Il tutto grazie a sei giocatori in doppia cifra, con Herro e Robinson che insieme realizzano 60 punti: 33 con 12/20 dal campo per il primo, 27 con uno strepitoso 8/16 dall'arco per il secondo, con Lowry che chiude in doppia doppia (14 punti, gli stessi di Strus, e 13 assist). I Suns, invece, crollano nonostante i 26 punti di Devin Booker, che però tira con il 33% (5/15), mentre Bridges si ferma a 20, Johnson a 15 e Ayton a 12, mentre per Chris Paul (9 punti e 7 assist) non è serata. Phoenix incassa il nono ko in Regular Season, secondo successo di fila per Miami, che si prende il terzo posto ad Est superando Milwaukee.
CHARLOTTE HORNETS-MILWAUKEE BUCKS 114-106
Non basta un'altra serata da Mvp di Giannis Antetokounmpo: i campioni in carica crollano in casa di Charlotte e scivolano al quarto posto della Eastern Conference. Gli Hornets battono 114-106 Milwaukee blindando la propria metà campo nel secondo periodo (appena 12 punti di squadra per i Bucks prima dell'intervallo lungo), e chiudendo il terzo sul +14 (89-75). Gli ospiti pagano la mancanza di rotazioni, con soli tre giocatori in doppia cifra e appena 6 a segno. Inutili, quindi, le doppie doppie di Giannis Antetokounmpo (43 punti e 12 rimbalzi), Middleton (27 con 10 rimbalzi e 9 assist) e Portis (19 con 13 rimbalzi). Charlotte sorride grazie ai 28 punti di Rozier, che realizza 6 triple (di cui una decisiva nel finale per rispedire i Bucks a -7) sulle 10 tentate; il resto lo fanno Bridges (21), LaMelo Ball, a quota 19 e ad un rimbalzo e due assist dalla tripla doppia, e Oubre (18). Secondo successo di fila per Charlotte che consolida l'ottavo posto, mentre Milwaukee perde per la sedicesima volta su 42 partite di Regular Season.
BOSTON CELTICS-NEW YORK KNICKS 99-75
Vendetta servita per Boston, che nel rematch del TD Garden contro i Knicks domina e vince 99-75, cancellando il 108-105 del Madison Square Garden di 48 ore prima. Se nel primo dei due incontri ha regnato l'equilibrio, nel secondo non c'è gara, grazie ad una difesa dei Celtics capace di far andare per tre volte gli ospiti sotto i 20 punti ed un Jaylen Brown da tripla doppia (22 punti, 11 rimbalzi e 11 assist), con anche Tatum a quota 19 nonostante un non ottimale 6/14 al tiro. Dopo l'iniziale -5 del primo quarto e il +2 (44-42) dell'intervallo lungo, New York si scioglie nella ripresa, nella quale i Celtics infliggono 22 punti (55-33) agli ospiti, con il 32-18 del terzo quarto a fare da parziale decisivo per l'assegnazione della vittoria. Boston sorride grazie, oltre a Brown e Tatum, anche ai 17 di Richardson, ai 12 di Robert Williams e ai 10 di Marcus Smart. Senza Fournier, dominatore al Madison Square Garden, i Knicks non riescono invece a stare al passo di Boston e mandano appena sei giocatori a segno, con RJ Barrett, autore della tripla decisiva della prima sfida, top scorer dei suoi con 19 punti, arrivati però con 7/21 al tiro. Boston vince e aggancia al decimo posto proprio i Knicks a 19-21 di record.
LOS ANGELES CLIPPERS-MEMPHIS GRIZZLIES 108-123
Ottava meraviglia di fila di Memphis, che passa 123-108 in casa dei Clippers e si avvicina al terzo posto ad Ovest di Utah. I Grizzlies, privi del loro miglior giocatore Ja Morant, partono a rilento e finiscono il primo quarto a 8 punti di distanza (36-28) da Los Angeles, ma all'intervallo lungo è +10 (66-56) in favore degli ospiti. Il distacco rimane invariato prima dei 12 minuti conclusivi, nei quali Memphis tiene a distanza gli avversari chiudendo sul 123-108 e centrando un altro successo, un ulteriore passo verso le posizioni altissime della Western Conference. Ai Clippers non bastano un Marcus Morris da 29 punti, 8 rimbalzi e 2 assist, con 9/17 dal campo e 4/6 dall'arco. Senza Morant, l'attacco dei Grizzlies non perde efficacia, come dimostrano i 49 punti combinati di Jaren Jackson (26) e Desmond Bane (23 con 5/8 dall'arco), con Brandon Clarke in doppia doppia con 18 punti (gli stessi di Jones) e 15 rimbalzi. Lo score di Memphis migliora ulteriormente: 27-14, con il terzo posto di Utah che si avvicina, mentre per i Clippers arriva la terza sconfitta di fila, la nona nelle ultime dodici. Il record della squadra di coach Lue è ora 19-21, con i Lakers a due vittorie di distanza.
INDIANA PACERS-UTAH JAZZ 123-115
Dopo ben sei sconfitte di fila, Indiana ritrova la vittoria ai danni di Utah, terza ad Ovest: i Pacers si impongono 125-113 con il decisivo 35-27 dell'ultimo quarto. All'intervallo lungo, infatti, i padroni di casa sono avanti di 9 punti (61-52), ma al rientro sul parquet i Jazz riducono lo svantaggio e si presentano al periodo conclusivo sul -4 (90-86). I 12 minuti finali e un super Domantas Sabonis fanno il resto: il lituano trova una serata praticamente perfetta al tiro, con 18 conclusioni a segno su 22 (di cui 3/4 dall'arco) e 42 punti, 6 rimbalzi e 3 assist. Numeri che vanificano persino i 57 punti in due messi a segno da Donovan Mitchell (36 con 6/12 dal perimetro) e Bogdanovic (21), mentre tra le fila di Indiana danno il loro contributo anche Stevenson (16 punti come Duane Washington ma in doppia doppia con 14 assist) e Holiday (15). L'unico giocatore in doppia cifra per Utah oltre a Mitchell e Bogdanovic è invece Clarkson, a quota 18. Per i Jazz arriva la seconda sconfitta di fila, la dodicesima in Regular Season: il terzo posto ad Ovest inizia a vacillare, con Memphis pronta ad approfittare del prossimo errore per mettere a segno il sorpasso.
DETROIT PISTONS-ORLANDO MAGIC 97-92
Lo scontro diretto tra le ultime due della Eastern Conference va a Detroit, che si assicura di restare penultima nonostante le due partite in più rispetto ad Orlando e si impone 97-92, costringendo i Magic all'ottava sconfitta consecutiva. Il parziale decisivo è l'ultimo: i primi tre, infatti, si chiudono con un perfetto 73-73, con gli ospiti che recuperano i 7 punti di svantaggio maturati nel primo tempo (52-45) tutti nel terzo periodo (28-21). Non bastano i 28 punti con 6/12 dall'arco di Harris e i 19 di Cole Anthony: solo un altro giocatore, Ross (13), supera infatti i 10 punti. Il quintetto di Detroit, invece, va in doppia cifra, con Diallo a 17, Bey e Lyles a 16 (con il canadese in doppia doppia con 13 rimbalzi), Cunningham a 12 e Jackson a 11. Detroit si porta così a 8-30 di record contro il 7-33 di Orlando, la squadra col peggior rendimento tra le 30 dell'Nba in questa prima metà di Regular Season.