I Pelicans perdono contro Utah priva di Fontecchio, Golden State e Phoenix ko contro Milwaukee e Houston. Boston supera i Lakers
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Nella notte Nba, cadono tutte le big della Western Conference: dopo sette vittorie consecutive, la capolista New Orleans perde 121-100 in casa di Utah nonostante l'assenza di Simone Fontecchio. Non va meglio a Phoenix e Golden State, battute rispettivamente da Houston (111-97) e Milwaukee (128-111). L'overtime sorride a Boston, che si impone 122-118 a Los Angeles contro i Lakers, Philadelphia vince 123-103 battendo Sacramento.
UTAH JAZZ-NEW ORLEANS PELICANS 121-100
Dopo sette vittorie di fila, la capolista ad Ovest, New Orleans, perde 121-100 contro Utah nonostante l'assenza di Simone Fontecchio. I parziali chiave sono il secondo (23-15) e il terzo (39-26): il match si chiude così con un quarto di anticipo. Altra super prestazione di Zion Williamson, che mette a referto 26 punti con 10/16 dal campo andando ad un rimbalzo dalla doppia doppia: stavolta, però, i 40 punti complessivi di Beasley (21) e Alexander-Walker (19) fanno la differenza. Nonostante questo ko, i Pelicans restano comunque in vetta con 18-9 di record, ma subiscono l'aggancio di Memphis. Utah, invece, torna a sorridere dopo due vittorie di fila, restando in piena zona play-in (16-14).
MILWAUKEE BUCKS-GOLDEN STATE WARRIORS 128-111
La sfida tra le ultime due squadre a vincere l'Nba va ai Bucks, che superano 128-111 Golden State. Milwaukee parte forte ed è già sul +11 (38-27) a fine primo quarto, poi allungano ad inizio terzo periodo (31-25) e nel finale resistono al tentativo di rimonta degli Warriors. Giannis Antetokounmpo mette a referto l'ennesima doppia doppia: 30 punti nonostante il 9/26 al tiro e 12 rimbalzi, con 11/17 ai liberi. Ad aiutare Milwaukee sono però anche Portis (25 con 11 rimbalzi) e Middleton (20), mentre i detentori del titolo non vanno oltre i 20 punti di Steph Curry, non preciso né dal campo (6/17) né dall'arco (3/10) e i 19 di Kuminga, con Poole a 18, DiVincenzo a 16 e Thompson a 14. Milwaukee resta così seconda ad Est con 20-7 di record contro il 22-7 della capolista Boston, mentre Golden State è decima a 14-14 ad Ovest.
HOUSTON ROCKETS-PHOENIX SUNS 111-97
Continua il periodo negativo di Phoenix: a Houston arriva il quinto ko di fila, con i Rockets che si impongono 111-97. Il match è già pesantemente indirizzato dopo l'intervallo lungo visto il 54-35 in favore dei padroni di casa, con i Suns che non riescono, nella ripresa, a mettere in dubbio il successo di Houston. Il top scorer con 26 punti è Green, ma anche Porter (18), Smith (14) e i tre giocatori a quota 10 (Eason, Gordon e Sengun) contribuiscono alla vittoria. Ancora senza Booker, invece, Phoenix paga i soli quattro giocatori in doppia cifra, con Bridges a 18, Paul a 16, Shamet a 13 e Okogie a 10: solo 5, invece, i punti di Ayton. Secondo successo di fila per Houston, ora a 9-18 di record come San Antonio, mentre Phoenix scivola a 16-12, restando tuttavia quarta in classifica ad Ovest.
LOS ANGELES LAKERS-BOSTON CELTICS 118-122
Va a Boston la più classica delle sfide in Nba: i Celtics superano 122-118 i Lakers all'overtime con tanti ribaltamenti ed un super Jayson Tatum. Sono 44 punti, 9 rimbalzi e 6 assist con 15/29 al tiro e 5/10 dall'arco: una prestazione che consente ai vicecampioni in carica di imporsi nel supplementare al termine di un match ricco di colpi di scena. I Lakers, infatti, si presentano all'ultimo periodo della Crypto.com Arena in svantaggio di 6 punti, (92-98), ma trovano due clamorosi parziali (21-7 e 24-5) e si portano sul +12 a meno di 4 minuti dal termine. Un super 17-4 in favore di Boston, tuttavia, vale il 110-110 dei regolamentari e l'overtime, dove i primi 12 punti sono tutti dei campioni della Eastern Conference. Non bastano i 70 complessivi di Anthony Davis (37 con 12 rimbalzi) e LeBron James (33), che va ad un rimbalzo e ad un assist dalla tripla doppia. Boston resta così prima ad Est con 22-7 di record, mentre i Lakers scivolano a 11-16 e restano terzultimi in Western Conference insieme ad Okc.
PHILADELPHIA 76ERS-SACRAMENTO KINGS 123-103
Philadelphia-Sacramento dura solo un tempo: i Sixers vincono 123-103 dominando prima dell'intervallo lungo, quando il tabellone recita 80-55 in favore dei padroni di casa. Inutile il 28-21 del terzo periodo: il match è ormai irrimediabilmente compromesso per i Kings, al secondo ko di fila e al terzo nelle ultime quattro partite. Non basta l'ennesima doppia doppia da 22 punti, 10 rimbalzi e 8/10 dal campo di Sabonis: Embiid ne mette a referto 31, accompagnato dai 21 realizzati sia da Tobias Harris che da James Harden, che aggiunge anche 15 assist. Questo successo, il terzo di fila, permette a Philadelphia di restare in piena zona playoff nella Eastern Conference: è quinto posto con 15-12 di record. Ad Ovest, invece, Sacramento resta settima con 14-12, potenzialmente però sopra i Clippers (16-13 con tre partite in più).