Steph sigla 20 punti nell’ultimo quarto contro Cleveland. Clippers ko a Memphis, vincono anche Miami, Utah e Minnesota
Steph Curry si conferma in formato Mvp nella notte di Nba. La star dei Warriors firma 40 punti (20 nell’ultimo quarto) nel successo in rimonta di Golden State contro i Cleveland Cavaliers, 104-89. Successi preziosi anche per Philadelphia, 103-89 a Denver, e Miami, 112-97 contro Washington (con 32 punti di Butler). I Memphis Grizzlies stendono i Clippers 120-108, ok Utah con Toronto (119-103) e Minnesota (115-90 agli Spurs).
CLEVELAND CAVALIERS – GOLDEN STATE WARRIORS 89 – 104
Steph Curry si prende ancora una volta la copertina della nottata Nba con una prestazione monstre delle sue. Il numero 30 trascina Golden State alla rimonta all’ultimo quarto contro i Cleveland Cavaliers, che soffrono l’assenza di diversi titolari e crollano fisicamente nei minuti decisivi. I Cavs si presentano all’ultimo periodo avanti 81-68, poi i Warriors inanellano un parziale di 36-8 (con 20 punti di Curry, 40 totali con 9 triple) per ribaltare le sorti dell’incontro fino al 104-89 finale e confermarsi la prima potenza nella West Coast. A Cleveland non bastano i 25 punti di Garland e un Kevin Love da 17 punti e 7 rimbalzi per evitare la terza sconfitta consecutiva, in piena emergenza.
MIAMI HEAT – WASHINGTON WIZARDS 112 – 97
A est i Miami Heat proseguono il testa a testa con i Brooklyn Nets per la prima posizione, agganciando i newyorkesi in testa grazie alla vittoria contro i Washington Wizards 112-97. Prestazione convincente per Butler e compagni, avanti dall’inizio del secondo quarto in poi fino a toccare un vantaggio massimo di 18 punti. Jimmy si conferma il leader del gruppo di Spoelstra (32 punti con 11/19 dal campo e il 100% in lunetta), ben appoggiato da Adebayo (20 punti e 9 rimbalzi), nonostante l’assenza di Herro. Il solito Beal prova a caricarsi sulle spalle Washington, ma i suoi 30 punti non sono sufficienti. Nemmeno sommandoli alla doppia doppia di Kuzma, con 19 punti, 13 rimbalzi e 7 assist.
MEMPHIS GRIZZLIES – LOS ANGELES CLIPPERS 120 – 108
Stavolta Paul George non riesce a portare i Los Angeles Clippers al successo, forse meno aiutato dai compagni (almeno in fase realizzativa) rispetto alla stella di Memphis Ja Morant. I Grizzlies vincono 120-108, andando avanti fin da subito con una doppia cifra di vantaggio per poi venire raggiunti e superati in apertura di terzo quarto. In questo periodo si scatena allora Morant, con 17 dei suoi 28 punti totali, che firma il nuovo (e decisivo) allungo. Bene anche Brooks e Jaren Jackson Kr., 18 punti a testa, e Desmond Bane, 16. Per i Clippers invece vanno registrati i 42 punti della panchina, con il 6/8 da tre di Kennard, ma anche un Bledsoe in serata storta.
DENVER NUGGETS – PHILADELPHIA ‘76ERS 89 – 103
Ancora orfana di Joel Embiid, Philadelphia prova a rialzare la testa e ritrova la vittoria dopo cinque ko consecutivi sul campo dell’Mvp Nikola Jokic. I ‘76ers lottano nel primo tempo e allungano nel terzo quarto con un parziale di 29-17, per poi controllare il margine fino al 103-89 finale. Da segnalare un ottimo Maxey, 22 punti, insieme al solito, affidabile Seth Curry, a quota 20 (con 5 assist), ma soprattutto la prova del rookie Bassey, 12 punti, 7 rimbalzi e un’ottima gara in difesa. La doppia doppia di Jokic, con 30 punti, 10 rimbalzi e 7 assist non regala la gioia sperata ai Denver Nuggets, nonostante l’appoggio di un Will Barton quasi da tripla doppia con 19 punti, 9 rimbalzi e 8 assist.
MINNESOTA TIMBERWOLVES – SAN ANTONIO SPURS 115-90
I Minnesota Timberwolves domano dei San Antonio Spurs in pesante crisi di risultati e di identità 115-90. Gli uomini di Popovich non riescono mai ad andare in vantaggio e pagano la scarsissima vena realizzativa dall’arco, con appena 6/32. Fanno molto meglio dall’altra parte i T’Wolves, che infilano 21 volte da dietro l’arco e volano con la coppia Towns (25 punti) – Russell (22, ma con 6/19 al tiro). L’arma in più di Minnesota arriva dalla panchina, che porta punti pesanti con Beasly (15), McDaniels e Prince (entrambi 13). Per gli Spurs arriva la quarta sconfitta consecutiva, mentre i playoff si allontanano.
UTAH JAZZ – TORONTO RAPTORS 119 – 103
Utah Jazz conferma la propria vocazione corale e doma i Toronto Raptors con uno straripante 119-103, figlio di un terzo quarto da 31-17 e di una prestazione esaltante di Rudy Gay, al suo debutto stagionale dopo l’operazione al tallone con 20 punti in 18 minuti. Anche Donovan Mitchell raggiunge la sua stessa quota, mentre dall’altra parte Toronto trova il season high di Gary Trent Jr., top scorer del match a quota 31. Né lui né i 24 punti di VanVleet servono a evitare il settimo ko nelle ultime otto partite per Toronto, che vede la giornata storta di Siakam (4 punti con 2/14 al tiro).