Rivincita per i Mavs al Chase Center, che assiste a una gara strepitosa: 143-133 il punteggio finale, 45 punti per Doncic
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La notte dell'Nba ci consegna uno strepitoso match tra i Golden State Warriors e i Dallas Mavericks, che viene vinto da questi ultimi: dopo aver segnato 81 punti nel primo tempo, i texani vincono 143-133 grazie ai 45 punti di Luka Doncic. Boston non si ferma più e batte Washington, successi anche per Lakers e Knicks. Minnesota ha la meglio su Wembanyama e gli Spurs, Phoenix batte Portland. Crisi nera per i Pelicans: 22° ko stagionale.
GOLDEN STATE WARRIORS-DALLAS MAVERICKS 133-143
Match senza dubbio spettacolare quello di San Francisco, dove Dallas si prende la rivincita per il ko dello scorso novembre e ha la meglio su Golden State col punteggio di 143-133. Mavs e Warriors danno vita a una sfida dall'intensità incredibile, che vede le due squadre chiudere sull'81-74 per gli ospiti a metà gara. I ritmi non calano e arriva il record di triple (48) in un singolo match Nba, con entrambe le formazioni ampiamente sopra il 50% dalla distanza. Nelle fila dei Mavericks la stella scintillante è quella di Luka Doncic, che fa magie e centra la tripla doppia numero 80 in carriera: 45 punti, 11 rimbalzi e 13 assist per ispirare una squadra che tira al 60% e infligge ai Warrios l'ottava sconfitta nelle ultime dieci gare. Alle sue spalle ecco l'ex Klay Thompson con 29 punti, davanti a Irving (21) e al back-court dei Mavs: doppia cifra per Grimes (14), PJ Washington (13) e Gafford (10). Dalla sale così in terza posizione a Ovest formando il duo texano con Houston (17-9), mentre Golden State è sesta con Minnesota e Phoenix (14-11): non bastano i 29 punti di Wiggins e le ottime prove di Steph Curry (26+10 assist), Draymond Green (21) e Kuminga (20).
ORLANDO MAGIC-NEW YORK KNICKS 91-100
Gli Orlando Magic non perdevano in casa dal 30 marzo e cadono per la prima volta dopo dieci gare di fila, in una gara che vede emergere terribilmente la doppia assenza congiunta di Paolo Banchero e Franz Wagner. I padroni di casa hanno pochissime armi e faticano a imporsi contro i Knicks, che volano sul +10 a metà gara (51-41) e procedono col pilota automatico nelle fasi successive della sfida. Non basta il career-high con Moritz Wagner con 32 punti e non bastano neanche i 20 punti del rookie Tristan Da Silva per sopperire alla serataccia di Suggs (4/19 al tiro e 9 punti) e dell'intera panchina dei padroni di casa. Questa volta niente magie per Orlando, che subisce il secondo ko di fila e scivola al quarto posto a Est (17-11). La scavalcano proprio i Knicks, che ora sono terzi (16-10) e sfruttano le prestazioni straordinarie di Jalen Brunson (32) e Karl-Anthony Towns: per quest'ultimo, che precede Bridges, una doppia doppia da 22 punti e 22 rimbalzi. I Knicks la vincono soprattutto con la panchina: 48 punti a 11.
WASHINGTON WIZARDS-BOSTON CELTICS 98-112
Prosegue la marcia dei Boston Celtics, che ritrovano Jayson Tatum e ritrovano anche la propria profondità offensiva contro la peggior formazione Nba. I Washington Wizards non oppongono una reale resistenza come da attese, inanellando la 22a sconfitta stagionale e la nona nelle ultime dieci sfide per confermarsi in ultimissima posizione a Est (3-22): poche soddisfazioni per i padroni di casa, coi 21 punti di Jordan Poole e i 19 di Bilal Coulibaly, ma anche la doppia doppia (13+14) di Champagnie. Serata sottotono e infortunio muscolare per Porzingis (11), ma i Celtics vincono 112-98 gestendo la propria rosa. Il top-scorer è proprio Tatum con 28 punti e 12 rimbalzi, che valgono la quarta doppia doppia consecutiva, poi ecco Pritchard (15+11) e White (16). Sottotono anche Jaylen Brown con soli 11 punti a referto, ma Boston resta saldamente seconda alle spalle dei Cavs: 21-5 il suo score, con sette giocatori in doppia cifra a Washington.
LOS ANGELES LAKERS-MEMPHIS GRIZZLIES 116-110
I Los Angeles Lakers trovano un grande LeBron James nel finale e si aggrappano ad Anthony Davis per battere una delle migliori realtà stagionali dell'Nba: è 116-110 sui Memphis Grizzlies, seconda forza a Ovest (18-9) alle spalle di Oklahoma. Il match si mette subito bene per la formazione gialloviola, che chiude sul +18 a metà gara e sfiora il +23 nel terzo quarto, prima di gestire uomini ed energie nel finale: Memphis arriva al -7 e perde 116-110, ma tira sotto il 40% dal campo e col 32% da tre. Numeri che nascono dalla grande difesa dei Lakers che, nella fase difensiva, vengono trascinati da Anthony Davis: 40 punti e 16 rimbalzi per precedere Reaves (19) e LeBron, che aggiunge 8 rimbalzi e 8 assist ai suoi 18 punti, nel tabellino di giornata. JJ Redick e i suoi sbagliano tanto da tre, perdono 21 palloni sanguinosi e perdono il duello a rimbalzo (67-51), ma stravincono la sfida: difesa la top-10 nella Western Conference, 14-12 lo score dei Lakers. A Memphis non bastano i 25 punti di Jaren Jackson Jr. e i 20 di Ja Morant, che si sommano alla doppia doppia di Zach Edey: 13 punti e 10 rimbalzi per il rookie.
SAN ANTONIO SPURS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 92-106
Minnesota si ritrova e scala la classifica della Western Conference col quinto successo nelle ultime sette sfide, portandosi al sesto posto in coabitazione con Suns e Warriors (14-11). Merito di un primo tempo estremamente convincente (52-37) e di una ripresa altrettanto attenta, visto che gli Spurs erano riusciti a rientrare fino al -6 e sono stati ricacciati fino al 106-92 finale con un ultimo periodo da 30-22. La difesa ospite funziona e tiene San Antonio al 40% dal campo e al 24% da tre punti, nonostante la doppia doppia di Wembanyama da 20 punti e 12 rimbalzi. Bene anche Barnes e Sochan con 17 punti ciascuno e 15 rimbalzi per il polacco, ma arriva un altro ko: 13-13 lo score della formazione di casa. Anthony Edwards è invece il trascinatore della rinata Minnesota, con 26 punti che gli consentono di precedere il sempre efficace Alexander-Walker, che chiude a quota 17 nel successo dei T'Wolves.
PHOENIX SUNS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 116-109
Kevin Durant si conferma l'arma in più dei Phoenix Suns che, contro una Portland in difficoltà e capace di perdere sei gare consecutive, ottengono la 13a vittoria (su 15) con la loro stessa in campo: 116-109 il punteggio di una gara più equilibrata delle attese. I Suns hanno vinto una sola gara senza KD e mostrano al mondo le proprie reali potenzialità, nonostante uno sbandamento e lo svantaggio nel terzo periodo: la squadra si riprende e tocca anche il +16 nel quarto quarto grazie ai 20 punti di Durant e a uno strepitoso Devin Booker, che chiude a quota 28 punti. Bene anche Tyus Jones (19) e doppia doppia per Nurkic, con 10 punti e 14 rimbalzi, in una squadra che difende la 6a posizione e porta il suo score a 14-11. I 20 punti di Anfernee Simons, sommati ai 17 punti di Avdija e Jerami Grant in un quintetto in doppia cifra, non bastano ai Trail Blazers: Portland si conferma deficitaria e resta terzultima a Ovest (8-18), pagando l'assenza a rimbalzo dell'influenzato Ayton.
INDIANA PACERS-NEW ORLEANS PELICANS 119-104
La notte dell'Nba si era aperta con la nona sconfitta nelle ultime dieci gare per i New Orleans Pelicans, sempre più fanalino di coda della Western Conference e sempre più incapaci di dare una svolta a una stagione da dimenticare: 5-22 lo score di una squadra che non ha dato segni vitali neanche nel primo tempo, scivolando subito sul -17 (59-42) e consentendo agli Indiana Pacers di gestire ritmi e giocate della sfida. Terza vittoria nelle ultime quattro gare per la formazione di casa, che beneficia dei 22 punti di Pascal Siakam e dei 21 punti con 10 assist di Tyrese Haliburton: quest'ultimo ispira e manda in doppia cifra Nembhard (17), Toppin (16) e Turner (14). Non bastano invece le buone prove di Brandon Boston (20), Dejounte Murray ed Herb Jones (19) ai Pelicans, che mandano in doppia cifra anche Trey Murphy (16) e McCollum (15), ma subiscono l'ennesima sconfitta stagionale in un'annata disastrosa. Indiana, invece, sale in ottava posizione nell'Eastern Conference (12-15).