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Nba: Doncic batte i Lakers. Vincono Phoenix, Denver e i Celtics

I campioni in carica perdono subito Jokic, ma regolano i Bulls. Ko pesante per Golden State coi Suns, mentre lo sloveno supera ancora i trenta punti e batte LeBron James

13 Dic 2023 - 08:43
 © Getty Images

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Il ritorno in campo dopo il successo nell'Nba Cup non è felice per i Los Angeles Lakers, che vengono sconfitti di misura (127-125) da una versione rimaneggiata dai Dallas Mavericks. Il trascinatore è Luka Doncic con 33 punti, 6 rimbalzi e 17 assist, mentre Jokic viene subito espulso nella vittoria di Denver sui Bulls. Successi preziosi per i Clippers e per i Boston Celtics, che continuano a guidare a Est. Crolla Golden State a Phoenix (119-116).

DALLAS MAVERICKS-LOS ANGELES LAKERS 127-125
Non arriva una vittoria per i Los Angeles Lakers, che tornano in campo (in trasferta) dopo la vittoria nell'Nba Cup e vengono sconfitti dai Dallas Mavericks di un sontuoso Luka Doncic. I Mavs non possono schierare Kyrie Irving, out per un problema al piede, ma partono meglio e volano sul +10 a metà gara, dimostrando anche di saper reagire ai momenti negativi. I Lakers ribaltano infatti il risultato con un terzo quarto da 34-22, ma vengono sconfitti nel duello punto a punto del finale: finisce 127-125, con un uomo a imprimere il suo marchio sulla vittoria di Dallas. Il suo nome è Luka Doncic, perchè lo sloveno si spera con una prova sontuosa, che lo porta per l'ottava volta consecutiva sopra i trenta punti: l'ex Real Madrid chiude a quota 33, con 6 rimbalzi e 17 assist, ed è decisivo nel finale. Alle sue spalle le ottime prove di Hardaway (32) ed Exum (26) per blindare la vittoria sui Lakers, che pure non sfigurano. LeBron James sfodera infatti una prestazione da Mvp, che lo vede sfiorare la tripla doppia con 33 punti, 8 rimbalzi e nove assist. La sua prova e quella, sontuosa, di Anthony Davis (37 punti e 11 rimbalzi) non bastano però per evitare la sconfitta della formazione losangelina: il ko porta i Lakers al sesto posto a Ovest (14-10), Dallas è terza con quattro vittorie di fila (15-8). Guida sempre Minnesota su Okc.

BOSTON CELTICS-CLEVELAND CAVALIERS 120-113
Tre minuti di blackout nell'ultimo quarto, nei quali non segnano neanche un punto, condannano gli arcigni Cleveland Cavaliers a incassare la sconfitta in casa dei Boston Celtics, che proseguono dunque la loro imbattibilità (11-0) tra le mura amiche. La capolista dell'Eastern Conference, che guida con diciassette vittorie e cinque ko (tutti fuori casa), ribalta lo svantaggio iniziale e poi sa gestirsi e controllare alla perfezione la gara nella ripresa, annichilendo i rivali fino al 120-113 finale. I protagonisti sono sempre loro, Jayson Tatum e Jaylen Brown, che questa volta chiudono a braccetto con 25 punti. Alle loro spalle brillano Porzingis (21) e White (17), in una Boston che domina ai rimbalzi (45-35) e ottiene un meritato successo. Ai Cavs, che scivolano in nona posizione a Est (13-11), non bastano i 29 punti di Donovan Mitchell e i 26 di Darius Garland. La serata non è fortunata per Cleveland, in quel di Boston.

CHICAGO BULLS-DENVER NUGGETS 106-114
Jamal Murray non c'è e Nikola Jokic abbandona praticamente subito la sfida, venendo espulso nel secondo quarto e chiudendo con soli quattro punti (più nove rimbalzi e sei assist), ma i Denver Nuggets sanno fare di necessità virtù ed uscire comunque vittoriosi dalla trasferta di Chicago. Il successo non sembra mai in discussione per i campioni in carica della Nba, che lo blindano volando sul +12 nel terzo quarto e hanno un grande trascinatore: Reggie Jackson sopperisce alle assenze dei suoi leader e chiude con 25 punti e 6 assist, venendo coadiuvato da Porter Jr. (17) e dal sorprendente rookie Strawther (16). Un terzetto che basta per sconfiggere i Chicago Bulls, privi di LaVine e molto imprecisi al tiro (41.9%). Alla formazione dell'Illinois non bastano un Coby White da 27 punti e 8 assist e un ottimo Vucevic, che chiude a quota 26 con 16 rimbalzi, per evitare il ko. Ora Chicago è 12a a Est (9-16), mentre Denver mantiene il quarto posto nella Western Conference (16-9).

PHOENIX SUNS-GOLDEN STATE WARRIORS 119-116
Non c'è Kevin Durant e dunque non si ricompone il terzetto di gala dei Phoenix Suns, ma la presenza di Booker e Beal basta per sconfiggere i Golden State Warriors, che sbagliano la tripla del pareggio nel finale ed escono sconfitti da una gara concitata. La svolta del match arriva nel terzo quarto, quando Draymond Green si fa espellere e Phoenix piazza l'allungo potenzialmente decisivo, ma i Warriors fanno fede al loro nome e rientrano fino a un solo possesso di distanza: l'errore che li condanna è di Steph Curry, che non fa fede alle sue doti e tira corto, sancendo il ko per 119-116. Il trascinatore dei Suns è Devin Booker, che si siede al centro delle operazioni coi canestri decisivi per la vittoria e una prestazione da ricordare: 32 punti, 4 rimbalzi e 7 assist che gli consentono di risultare decisivo, precedendo nello score Nurkic (17) e Beal (16). Steph Curry predica invece nel deserto nelle fila di Golden State, con 24 punti e pochissimo supporto dai compagni. Tra i migliori c'è Podziemski, ma prosegue la stagione sottotono della formazione di Kerr, che scivola in 11a posizione a Ovest (10-13). Settimo posto per Phoenix, con tredici vittorie e dieci ko.

LOS ANGELES CLIPPERS-SACRAMENTO KINGS 119-99
La quinta vittoria di fila fa decollare i Los Angeles Clippers, che dominano per quasi tutta la gara contro i Sacramento Kings, prima di concedere loro un attimo di respiro nel quarto quarto e vedere ridotto il loro margine. Kawhi Leonard e compagni volano sul +22 a metà gara e non si fermano, accarezzando anche i trenta punti di margine prima del moto d'orgoglio finale di un avversario ferito. Ai Kings non basta la doppia doppia di Sabonis, che è lo specchio di una squadra sottotono, che porta solo tre elementi in doppia cifra: il lituano chiude con 15 punti e 10 rimbalzi, venendo preceduto da Murray (17) e seguito da un altrettanto deludente Fox. Numeri che valgono la sconfitta per Sacramento, ora quinta a Ovest (13-9). Risalgono invece fino al settimo posto i Clippers (13-10), con un unico trascinatore: Kawhi Leonard torna quello di un tempo, con 31 punti e un sontuoso 11/14 dal campo, con cui demolisce la difesa avversaria. Alle sue spalle le buone prove di Harden e Powell, con 15 punti a testa, in una gara che vede anche Mann chiudere in doppia cifra.

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