"La prossima volta che parli di mio fratello morto o di mio figlio, vedrai cosa ti faccio e sarò io a convivere con le conseguenze"
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Joel Embiid non è ancora sceso in campo con i Philadelphia 76ers e il suo ritorno in campo potrebbe essere ulteriormente posticipato da una possibile squalifica in arrivo. Il fuoriclasse americano, infatti, è finito sotto inchiesta da parte della Nba dopo una lite nello spogliatoio con un giornalista. Embiid avrebbe spinto e minacciato un editorialista del Philadelphia Inquirer che aveva scritto un'analisi critica nei confronti del giocatore accusato scarsa professionalità, facendo riferimento al figlio e al defunto fratello. "La prossima volta che parli di mio fratello morto o di mio figlio, vedrai cosa ti faccio e sarò io a convivere con le conseguenze" ha detto Embiid secondo quanto scritto da ESPN. Dopo diverse altre parolacce da parte dell'MVP del 2023, Marcus Hayes ha offerto le sue scuse che però non sono state accettate. Successivamente i toni di Embiid si sono scaldati ulteriormente tanto da spintonare Hayes sulla spalla, prima dell'intervento del PR della franchigia.
Embiid, secondo il giornalista aggredito, si sarebbe presentato al training camp fuori forma con 12 chili più del dovuto e lo ha aspramente criticato per la sua mancanza di professionalità e di impegno. Senza il campione olimpico di Parigi, Philadelphia arranca con un modesto record di una vinta partita vinta e 4 perse.
"Siamo al corrente delle notizie sull’incidente avvenuto nello spogliatoio dei Sixers questa sera e abbiamo aperto un’investigazione". Essendoci stato un contatto fisico tra il giocatore e il giornalista, le conseguenze per Embiid potrebbero essere pesanti, sia in termini di multe che di sospensioni dal campo. "Possono fare quello che vogliono, non me ne frega un c…" avrebbe urlato Embiid dopo l'incredibile sfogo.