Milwaukee stende i Brooklyn Nets 127-104 con 32 punti di Antetokounmpo, Golden State batte i Lakers 121-114 con la tripla doppia di Curry
La nuova stagione di regular season Nba si apre con le solite certezze. Nella prima notte, i protagonisti sono Antetokounmpo e Steph Curry. Il greco mette a referto 32 punti nella vittoria 127-104 dei Milwaukee Bucks contro i Brooklyn Nets di Durant e Harden. La star degli Warriors firma la prima tripla doppia della stagione e guida i Golden State al successo 121-114 contro i Los Angeles Lakers di LeBron James, Davis e Westbrook.
MILWAUKEE BUCKS-BROOKLYN NETS 127-104
I Milwaukee Bucks ricominciano il loro cammino Nba come lo avevo interrotto: vincendo. I campioni in carica stendono i Brooklyn Nets, principali rivali per il primato nella East Conference, 127-104 e lanciano subito un forte segnale alla lega. La banda Antetokounmpo parte affidandosi ai tiratori perimetrali e chiude il primo quarto 31-12, con già 13 punti e 8 rimbalzi del greco. I Nets impiegano del tempo per carburare, anche per un’intesa ancora da affinare tra le due stelle Harden e Durant, e si riportano a -7 all’intervallo lungo. KD mette a referto 13 punti nel terzo periodo e prova a rimettere in scia i suoi, ma Milwaukee risponde per le rime e non scende mai sotto i tre possessi di vantaggio. Quando a 4’ dall’ultima sirena il margine è di 17 punti, Nash alza bandiera bianca e apre il garbage time fino al 127-104 finale. I Bucks si godono i 32 punti di Antetokounmpo, accompagnati da 14 rimbalzi e 7 assist, e il solito Middleton (20-9-9), oltre a un Connaughton da 20 punti. Ai Nets non bastano la doppia doppia di Durant (30 punti e 11 rimbalzi) e i 20 punti di Harden, con 10/24 dal campo.
LOS ANGELES LAKERS-GOLDEN STATE WARRIORS 114-121
Anche i Golden State Warriors urlano il loro messaggio alla Nba: la dinastia non è ancora finita. Gli uomini di Steve Kerr espugnano lo Staples Center 121-114 contro i Los Angeles Lakers, che non festeggiano nel modo sperato l’esordio dei “big three” con l’arrivo di Westbrook al fianco di LeBron James e Anthony Davis. Eppure la serata dei padroni di casa inizia bene, andando avanti anche di 10 punti nel primo quarto poi concluso 34-32. L’intesa tra James e AD è consolidata e si vede: all’intervallo lungo la coppia ha già 38 punti. Dall’altra parte Curry guida i suoi ma è impreciso al tiro (chiuderà con appena 5/21 dal campo, 2/8 da tre): fondamentali quindi i giocatori a suo supporto, Poole e Bjelica su tutti. Il primo tempo termina 59-53 per i Lakers, poi i Warriors si riportano a due lunghezze in avvio di ultimo quarto. I Lakers pagano un Westbrook in serata no (8 punti totali, 4/13 al tiro e 4 palle perse) e subiscono il sorpasso decisivo nell’ultimo periodo, in cui negli ultimi minuti non riescono mai a tornare sotto i due possessi di svantaggio. Golden State vince 121-114 e, aspettando Klay Thompson, dimostra di avere un organico completo. Oltre a Curry, all’ottava tripla doppia in carriera (21-10-10), Kerr può fare affidamento su Poole (20 punti), Bjelica (15 punti con 11 rimbalzi) e il solito Iguodala (12 punti). I Lakers dovranno trovare la chimica tra tutte le star: se i 34 di LeBron e i 33 di Davis, con 11 rimbalzi a testa, non bastano, significa che il supporting cast non è abbastanza coinvolto o non è all’altezza.