NBA-FIBA-Eurolega, ci siamo: marzo è il mese della verità

L'occasione di avere notizie fresche, di prima mano, sul futuro a breve termine della pallacanestro del Vecchio Continente sono stati gli eventi organizzati a Bologna a 100 giorni dalla prima palla a due dell'edizione 2025 di EuroBasket femminile. A parlare a Tuttosport e La Stampa è stato infatti Jorge Garbajosa, leggenda della pallacanestro spagnola ed europea dei primi anni 2000 e ora presidente di FIBA Europe.

Oltre agli imminenti sviluppi di basket femminile e 3x3 nel panorama europeo, l'attenzione si è inevitabilmente concentrata sul dialogo e sulla possibile collaborazione tra FIBA, EuroLeague e NBA, in vista di una gestione organica più coerente del basket al di qua dell'Atlantico. "Dialogo FIBA-Eurolega? C'è, abbiamo fatto l'accordo per le Nazionali (finestre di qualificazione a EuroBasket e Mondiali durante la stagione, con stop di Eurolega per una settimana). Poi però non c'è stato progresso: abbiamo cercato di andare oltre, ma non è stato possibile. Se non ci sono progressi in un anno di negoziazioni, mi delude un po'. FIBA Europe deve parlare con tutti: partite indimenticabili delle Nazionali sono un bene per tutto il basket".

Segnali più confortanti, in tal senso, arrivano considerando la controparte a stelle e strisce: "Ponte tra FIBA e NBA? Per me è importante, molto importante. Siamo incoraggiati a continuare il dialogo. Settimana prossima c'è una riunione del Comitato Esecutivo FIBA, poi ci sarà il Board of Governors NBA. Se tutti e tre avremo luce verde, parleremo. Le cose importanti per me sono due. Primo: NBA che vede opportunità in Europa ci deve far pensare "Perché noi non l'abbiamo colto?". Secondo: la credibilità che hanno FIBA e FIBA Europe. Il vice commissioner NBA (Mark Tatum) è parte del board FIBA e ha visto come lavoriamo. I campionati nazionali e la Nazionale sono necessari. Le leghe locali sono quelle che ti fanno vivere, come mangiare in casa. Senza campionati nazionali non c'è nulla. Marzo sarà un mese molto importante per il futuro".

Lo scenario rimane comunque paradossale: sia FIBA che EuroLeague vedono la National Basketball Association contemporaneamente come àncora di salvezza e finestra di dialogo col vicino con cui si sta facendo muro contro muro. Un supporto necessario, anche secondo Garbajosa: "NBA aiuta sempre. Nessuno sa promuovere la pallacanestro come loro. Bisogna crescere insieme e trovare i punti d'incontro. Ci si può espandere anche senza danneggiare gli altri. Il mio mandato è molto chiaro: continuare a parlare con tutti gli interlocutori possibili e trovare una soluzione unitaria per il bene collettivo della pallacanestro. Questo stato di disaccordo fa stare peggio tutti".

Stando anche alle fonti consultate da EuroHoops, portale di riferimento per il dietro le quinte della pallacanestro del Vecchio Continente, un imminente meeting tra Eurolega, FIBA e NBA è in programma. I precedenti incontri tra le parti non avrebbero portato chissà quali frutti: la proposta NBA, accettata su un piano ideologico e "storico", apparentemente non è così conveniente a livello economico rispetto alla situazione attuale.

Ci sarebbe da considerare anche la modalità di ingresso di NBA, se in parziale compartecipazione con Eurolega - la figura "ambigua" di Tony Parker, proprietario dell'ASVEL ma dichiaratamente aperto ad accogliere l'arrivo di NBA, è quella più interessante da monitorare nelle prossime settimane - o totalmente indipendente da essa, parallela anche ai calendari FIBA. La valutazione economica di EuroLeague si aggirerebbe attorno a €1 miliardo, cifra confermata anche in caso di cessione di una cospicua quota di minoranza di ECA a BC Partners, società d'investimento britannica specializzata in private equity, interessatasi all'argomento in tempi non sospetti. Un triangolo, con NBA, Eurolega e FIBA come vertici, che sembra sempre più vicino a trovare il suo baricentro.