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Nba: Golden State piega Memphis, Milwaukee e Minnesota ko

Senza Curry, i Warriors vincono 121-113. Bucks e Timberwolves battuti da Portland e Detroit

05 Gen 2025 - 08:51

Nella notte Nba, i Golden State Warriors battono 121-113 Memphis: è vittoria nonostante l’assenza di Steph Curry. Arrivano anche ko sorprendenti come quelli di Milwaukee, Minnesota e Miami, che perdono contro Portland (105-102), Detroit (119-105) e Utah (136-100). Denver si prende la rivincita e piega 122-111 San Antonio all’overtime. I Clippers travolgono Atlanta, mentre Chicago, Indiana e Philadelphia superano New York, Phoenix e Brooklyn.

GOLDEN STATE WARRIORS-MEMPHIS GRIZZLIES 121-113

Golden State centra un importante successo a San Francisco, nonostante l'assenza di Steph Curry: 121-113 contro Memphis, sempre più lontana dalla vetta a Ovest. I Warriors partono bene e nonostante la tripla sulla sirena di LaRavia, rookie dei Grizzlies, sono avanti a fine primo quarto (30-29). L'allungo decisivo, tuttavia, arriva soltanto nel finale, visto che a metà partita è +4 (58-54) per la squadra di Kerr. L'equilibrio, in realtà, c'è fino al 112-109 per i padroni di casa, poi Waters e Wiggins (24 punti a fine partita) regalano il +10 a Golden State, che chiude i conti con il canestro di Anderson. A Memphis, priva di Morant, non bastano i 23 di Jackson Jr e i 22 di Bane. A Ovest, Golden State risale, ma resta in zona play-in. Tra i Grizzlies e Okc, impegnata con Boston, ci sono 7 partite di distanza.

MILWAUKEE BUCKS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 102-105

Colpaccio di Portland, che si impone 105-102 in casa di Milwaukee nel finale e grazie ai 4 liberi di Anfernee Simons. Le conclusioni dalla lunetta, trovate anche da Antetokounmpo (31 punti e 11 rimbalzi a fine partita) per il 102-100 in favore dei Bucks, si rivelano dunque decisive. Simons mette a referto 28 punti, tra cui gli ultimi 5 del match. Tutto il quintetto dei Blazers va in doppia cifra, mentre dalla panchina ne arrivano solo 17. Inutili, oltre a quelli forniti dal greco, anche i 21 di Green dalla panchina e i 16 di Lillard. A Est, Milwaukee è ora quinta e con quattro ko nelle ultime cinque partite. E ora, pur vincendo le partite in meno rispetto a Orlando, è comunque dietro ai Magic. Portland, invece, consolida il terzultimo posto.

DETROIT PISTONS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 119-105

L'altra sorpresa è il 119-105 con il quale Detroit, al terzo successo di fila, piega Minnesota. Non c'è Simone Fontecchio, ma i motivi d'interesse per questa partita non mancano. Vanno infatti in scena due delle migliori prestazioni della notte: Cade Cunningham trascina i Pistons mettendo a referto 40 punti, 9 assist e 6 rimbalzi, vanificando un Edwards da 53 punti, cifra che da sola vale metà del contributo offensivo dei Timberwolves. Premiato il primo tempo da 55-43 in favore dei padroni di casa, ora in zona play-in nella Eastern Conference. A Ovest, invece, Minnesota è decima dopo tre ko, e ora l'undicesimo posto di Sacramento (16-19) non è più così lontano.

SAN ANTONIO SPURS-DENVER NUGGETS 111-122

Vendetta perfetta per Denver, che dopo il ko interno (103-100) con San Antonio si impone in casa degli Spurs e per di più all'overtime: in Texas finisce 122-111 per i Nuggets. Anche in questo caso va in scena il grande confronto tra Nikola Jokic e Victor Wembanyama, ma stavolta a vincerlo è il serbo: 46 punti, 10 assist e 9 rimbalzi contro i 23 del francese, che aggiunge l'incredibile cifra di 23 rimbalzi e anche 4 stoppate. Sotto di 11 punti a fine terzo quarto (92-81), la franchigia del Colorado rimonta e sogna il successo già nei regolamentari, ma il canestro di Vassell a 14 secondi dalla fine vale il 108-108 dei primi 48 minuti. Il problema, però, è che gli Spurs nell'overtime trovano solo un libero di Johnson e un altro canestro di Vassell. Denver sale al quarto posto con 20-14, stesso record dei Lakers, mentre gli Spurs si staccano da Golden State e sono ora noni (18-17).

LOS ANGELES CLIPPERS-ATLANTA HAWKS 131-105

I Clippers non sbagliano e con un super secondo quarto (45-26) indirizzano la sfida con Atlanta, poi vinta 131-105. Ottimo avvio per i californiani, avanti di 20 punti (74-54) a metà partita. Vantaggio che aumenta nella ripresa grazie ai 20 punti di Powell e ai 18 di Zubac, che raccoglie la stessa cifra anche ai rimbalzi. Ad eccezione di Bamba, giocano tutti i componenti della squadra dei Clippers, con anche quattro giocatori in doppia cifra in uscita dalla panchina. Nonostante la doppia doppia di Trae Young (20 con 14 assist), gli Hawks vanno ko: sono ora ottavi a Est, raggiunti da Indiana e reduci da tre ko di fila. A Ovest, invece, i Clippers agganciano Dallas a 20-15.

MIAMI HEAT-UTAH JAZZ 100-136

Ancora scossa dal caso Butler, Miami incassa un bruttissimo ko con Utah, che si impone 136-100 e torna alla vittoria pur restando nei bassifondi della Western Conference. La fase cruciale di gara è quella centrale: dal 22-22 di fine primo quarto si passa al 62-41 di metà partita, e il vantaggio aumenta ulteriormente nella ripresa: a 12 minuti dalla fine, è 98-66 in favore dei Jazz. Tra le fila dei padroni di casa ci prova solo Jovic (17), poco aiutato dal resto del quintetto. Gli ospiti, invece, vincono grazie ai sorprendenti 34 punti messi a referto da Sensabaugh, in uscita dalla panchina. Bene anche i titolari Collins (24) e Kessler (14 con 16 rimbalzi). Utah è comunque penultima a Ovest con un pessimo 8-25 di record, mentre Miami è quinta (17-16) a Est insieme a Milwaukee.

CHICAGO BULLS-NEW YORK KNICKS 139-126

Super vittoria per Chicago, che batte 139-126 New York. I Bulls indirizzano la gara a inizio ripresa: all'intervallo lungo, infatti, è 72-63 in favore dei Knicks. Il 41-17 del terzo periodo permette ai padroni di casa di ottenere un vantaggio poi difeso nei 12 minuti conclusivi. Scatenati LaVine e White, entrambi a 33 punti, ma con il primo che finisce con 13/21 dal campo e il secondo che trova addirittura 9 triple. Vanificata la super prestazione da 44 punti e 16 rimbalzi di Towns. New York resta comunque terza a Est (24-12), ma si allontana ulteriormente da Boston e da Cleveland. Chicago, invece, difende il decimo posto (16-19) dall'assalto di Philadelphia (14-19).

BROOKLYN NETS-PHILADELPHIA 76ERS 94-123

Proprio i Sixers vincono 123-94 in casa di Brooklyn, finalmente con un Embiid incisivo  decisivo. Sono 28 punti e 12 rimbalzi per il vincitore del titolo di Mvp della Regular Season 2022/2023. Philadelphia allunga subito: avanti di 10 punti (29-19) a fine primo quarto, la squadra ospite vola sul +17 (64-47) a metà partita e continua ad accumulare vantaggio nella ripresa, fino a sfiorare il +30. Oltre ad Embiid ci sono da registrare i 18 di Maxey e i 17 di Paul George e Martin, mentre tra le fila di Brooklyn il più positivo è Ziaire Williams, 19 punti con 6/8 dal campo. Philadelphia resta potenzialmente in zona play-in, ma soprattutto tiene a distanza proprio Brooklyn, a 13-22 di record contro il 14-19 dei Nets.

INDIANA PACERS-PHOENIX SUNS 126-108

Grazie a un secondo tempo da 70-52, Indiana regola Phoenix, che resiste soltanto nella prima metà di gara. All'intervallo lungo, infatti, il tabellone recita 56-56. I Pacers la vincono allora grazie ai 27 punti di Tyrese Haliburton, aiutato anche dai 20 di Turner. I 45 punti combinati di Durant (25 con 7 rimbalzi e 7 assist) e Booker (20 con 9 assist e 8 rimbalzi) non salvano invece Phoenix, tradita dai soli 8 messi a referto da Beal. A Ovest, Phoenix è a 15-18 di record a causa del quarto ko di fila: nessuno ha fatto peggio nella Western Conference. A Est, invece, Indiana pareggia il record (18-18) e aggancia Atlanta al settimo posto, in piena zona play-in.

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