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Nba: Houston sorride alla prima post-Harden, ok anche Denver e Philadelphia

Nessuno shock dopo la trade che ha portato ‘The Beard’ a Brooklyn: i Rockets vincono il derby in casa degli Spurs. Jokic vince la sfida contro Curry, Phila batte ancora Miami

15 Gen 2021 - 09:01

La trade che ha sconvolto la Nba portando (tra gli altri) James Harden a Brooklyn non impedisce a Houston di festeggiare una bella vittoria nel derby in casa degli Spurs: 109-105 il risultato, Wood sugli scudi con 27 punti e 15 rimbalzi. Agli Warriors non bastano 35 di Curry: la tripla-doppia di Jokic lancia Denver al successo per 114-104. Phila supera ancora Miami (125-108), ok anche Indiana (111-87 a Portland) e Toronto (111-108 su Charlotte).

SAN ANTONIO SPURS-HOUSTON ROCKETS 105-109
Chi si aspettava dei Rockets scossi dalla ‘blockbuster trade’ che ha coinvolto quattro squadre e, soprattutto, ha visto James Harden lasciare il Texas a sorpresa dopo otto anni e mezzo in direzione Brooklyn Nets, deve immediatamente ricredersi. Christian Wood, infatti, si sente immediatamente a suo agio nel ruolo di primo terminale offensivo e guida H-Town alla prima vittoria in trasferta in questa stagione nel derby contro gli Spurs, grazie a una prestazione da 27 punti, 15 rimbalzi e 3 stoppate. Accanto a lui, viste le assenze del nuovo arrivo Victor Oladipo e degli infortunati Eric Gordon e John Wall, emerge il talento di Sterling Brown, che realizza 23 punti e raccoglie 7 rimbalzi. San Antonio, nonostante la prestazione da 29 punti di Keldon Johnson, paga la serataccia di LaMarcus Aldridge e DeMar DeRozan: il lungo ex Portland si ferma a 11 punti con un modesto 4/10 al tiro, il nativo di Compton invece ne segna soltanto 13, sbagliando anche il fadeaway jumper del possibile pareggio negli ultimi istanti del match.

DENVER NUGGETS-GOLDEN STATE WARRIORS 114-104
Nikola Jokic e Steph Curry mettono in piedi uno spettacolo che, se i tifosi potessero riempire le arene, giustificherebbe appieno il prezzo del biglietto. Alla fine è la tripla doppia del serbo a prevalere sulle percentuali realizzative del due volte Mvp della regular season: Jokic mette a segno 23 punti, raccoglie 14 rimbalzi e distrubuisce 10 assist, con un plus-minus di +10 che corrisponde nemmeno troppo casualmente al divario finale tra le due squadre in campo alla Ball Arena. Accanto a lui ben sei giocatori in doppia cifra, con Will Barton e Jamal Murray sugli scudi grazie a uno score di 17 punti per entrambi. Dall’altra parte la generosa prova di Curry, top scorer della serata con 35 punti (cui aggiunge anche 11 rimbalzi) non basta: la panchina, con 20 punti realizzati, è decisamente in ombra e nonostante il tentativo di rimonta nell’ultimo periodo a vincere sono i Nuggets, che raggiungono a quota 6 vinte e 6 perse in stagione proprio la squadra di Steve Kerr.

PHILADELPHIA 76ERS-MIAMI HEAT 125-108
Coach Doc Rivers riesce finalmente a riempire la panchina con un buon numero di riserve e approfitta delle rotazioni ampliate per avere la meglio come quarantott'ore prima su una Miami ancora decimata dal protocollo anti-Covid, questa volta senza passare dai tempi supplementari. Protagonista del match del Wells Fargo Center è Shake Milton, miglior realizzatore di serata con 31 punti, 19 nei quali segnati in un primo tempo che, di fatto, indirizza la partita verso la squadra di casa. Brilla anche Ben Simmons, che mette a referto una tripla-doppia da 10 punti, altrettanti rimbalzi e 12 assist, mentre non pesa più di tanto la scarsa vena offensiva di Joel Embiid, che dopo i 45 di due notti fa segna solo 9 punti, tirando appena 3/8 in poco meno di 24 minuti sul parquet. A Miami non bastano sette degli otto giocatori alternati sul parquet da coach Eric Spoelstra in doppia cifra, guidati dai 22 punti di Duncan Robinson e dai 21 di Gabe Vincent, che da onesto giocatore di G-League si ritrova titolare in Nba e fornisce una prestazione interessante, pur con qualche errore di troppo al tiro.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-INDIANA PACERS 87-111
Serata da dimenticare per i Blazers, che restano in partita soltanto nel primo quarto e perdono Jusuf Nurkic per una frattura al polso i cui tempi di recupero potrebbero essere piuttosto lunghi (lo staff medico di Portland valuterà le condizioni del giocatore bosniaco nelle prossime ore). Nurkic si è infortunato nel corso del terzo periodo, provando a contrastare un tentativo di schiacciata di Myles Turner. Perso uno dei loro migliori giocatori, Portland vede scivolare via la partita nonostante i 22 punti segnati sia da Damian Lillard sia da C.J. McCollum. I Pacers (senza Caris LeVert, elemento aggiunto al posto di Victor Oladipo, ceduto ai Rockets nella mega-trade che ha portato James Harden dai Rockets a Brooklyn) dominano letteralmente la ripresa, sfruttando nel migliore dei modi i 25 punti di Malcolm Brogdon e i 23, con 15 rimbalzi e 5 assist, del solito Domantas Sabonis: una vittoria che vale il terzo posto ad Est, in coabitazione con Milwaukee.

TORONTO RAPTORS-CHARLOTTE HORNETS 111-108
Resta molto difficile la stagione dei Raptors, che però provano a riprendere fiducia battendo Charlotte in volata e conquistando la terza vittoria stagionale (a fronte, però, di otto sconfitte). Protagonista assoluto della serata è Chris Boucher, che parte da sesto uomo ma diventa nel corso del match la principale arma d’attacco della squadra allenata da Nick Nurse: per il prodotto della University of Oregon ci sono 25 punti a tabellino, che lo rendono miglior realizzatore di serata, e anche 10 rimbalzi. Accanto a lui prestazioni di sostanza da parte delle due guardie titolari: 17 punti e 8 assist per Fred VanVleet, doppia-doppia da 16 punti e 12 assist per Kyle Lowry. Serata no, invece, per Charlotte, che scende sotto ‘quota 500’ in classifica nonostante 22 punti di Terry Rozier. Gli ospiti avrebbero due possibilità, negli ultimissimi secondi, per portare l’incontro almeno all’overtime, ma prima P.J. Washington (20 e 11 rimbalzi alla sirena per lui) e poi Devonte’ Graham (15 punti) sbagliano i disperati tentativi: la squadra di casa può tirare un sospiro di sollievo.

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