Battuta Golden State nonostante i 30 punti di Stephen Curry, Miami consolida la leadership a Est, bene Dallas anche senza Doncic
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I 56 punti e 10 rimbalzi di LeBron James fanno sì che i Lakers ritornino al successo dopo quattro sconfitte consecutive: inutili i 30 punti di Stephen Curry per Golden State. Miami batte Philadelphia ed è sempre più prima a Est. Memphis stende Orlando e sale invece al secondo posto a Ovest, mentre Dallas riesce a passare in volata contro Sacramento pur in assenza di Luka Doncic. Charlotte piega San Antonio. Minnesota supera Portland.
LOS ANGELES LAKERS-GOLDEN STATE WARRIORS 124-116
I Los Angeles Lakers mettono fine alla striscia di quattro ko consecutivi aggrappandosi a un super LeBron James, che gioca la sua miglior partita a livello realizzativo in maglia gialloviola: contro Golden State arrivano 56 punti con 19/31 al tiro, 6/11 dall’arco, 10 rimbalzi, tre assist e +13 di plus/minus. Una prestazione da Re che trascina tutti gli altri: 20 punti di Westbrook, 12 con 4 triple per Malik Monk, 14 con 5/8 al tiro per Carmelo Anthony a gara in corso. A oltre 37 anni, LeBron diventa il quarto all-time con una partita da 50+ insieme a Kobe Bryant, Michael Jordan e Jamal Crawford. Prosegue invece il pessimo momento degli Warriors. Stephen Curry segna 30 punti con 13/22 al tiro e 4/9 dall’arco, ma non riesce a dare la giusta scossa ai suoi compagni di squadra.
MIAMI HEAT-PHILADELPHIA 76ERS 99-82
Philadelphia tiene a riposo James Harden e perde malamente lo scontro al vertice a Miami non facendo mai canestro in un match dominato con merito dagli Heat. Il back-to-back ha consigliato infatti di far riposare il ginocchio del Barba. Miami comincia subito ad aggredire i Sixers, tenendo basso il punteggio (22-14 al 12’), con Butler e Herro (21 punti a testa) a far male. Solo nel terzo periodo Embiid, autore di 22 punti e 15 rimbalzi ma con 4/15 dal campo (nonostante un perfetto 14/14 a cronometro fermo), e Maxey riescono ad avvicinare gli Heat (58-53) e poi ancor meglio con la zona 2-3 (70-68). Herro e Gabe Vincent (16 punti con 6/8 al tiro) danno comunque spessore al vantaggio dei padroni di casa, i quali consolidano la prima posizione nella Eastern Conference.
MEMPHIS GRIZZLIES-ORLANDO MAGIC 124-96
È tutto estremamente facile per Memphis che travolge Orlando, passeggiando letteralmente sui Magic e chiudendo già a metà partita un match mai in minimamente discussione. I Grizzlies, infatti dominano grazie al break del secondo quarto che all’intervallo già regalava 20 punti di vantaggio. Ja Morant segna 25 punti, Desmond Bane ne aggiunge 24 con 10/15 dal campo e Memphis vince la nona gara delle ultime 12: i padroni di casa continuano la scalata in classifica e salgono così al secondo posto a Ovest, scavalcando gli Warriors e avvicinando l’aritmetica qualificazione ai playoff. I Magic continuano invece a perdere: 19 punti con 16 tiri per Cole Anthony e poco altro. Seconda sconfitta nelle ultime tre partite per la squadra ultima a Est.
DALLAS MAVERICKS-SACRAMENTO KINGS 114-113
Dorian Finney-Smith consente a Dallas di recuperare 19 punti di scarto contro Sacramento grazie alla tripla segnata dall’angolo destro a 3.3 secondi dalla fine. Nonostante l’assenza dell’infortunato Luka Doncic, fermato da un problema all’alluce sinistro, i Mavericks vincono così la sesta gara delle ultime sette giocate. Spencer Dinwiddie, alla prima da titolare con la maglia dei texani, segna 36 punti (massimo in stagione) con 7 assist e 11/22 al tiro, a cui si aggiungono i 23 di Jalen Brunson e i 17 con cinque triple per Finney-Smith. Il miglior realizzatore dei Kings è De’Aaron Fox con i suoi 44 punti a referto, 18/31 al tiro, tre triple e sei assist, con Domantas Sabonis a dargli una mano sotto canestro con 15 punti, 10 rimbalzi e sei assist.
CHARLOTTE HORNETS-SAN ANTONIO SPURS 123-117
Charlotte supera San Antonio guidata dai canestri di un LaMelo Ball da 24 punti, con gli Hornets che dimostrano grande freddezza a cronometro fermo, mandando a bersaglio gli ultimi 19 liberi di squadra su 20 tentati. Il migliore tra i padroni di casa è Terry Rozier, autore di 31 punti con 6/8 dall’arco, 5 rimbalzi e 6 assist, mentre resta fuori ancora una volta Gordon Hayward, alle prese con un problema alla caviglia sinistra. Charlotte vince così la terza gara delle ultime cinque disputate, rilanciando così in parte la corsa ai playoff. Poche speranze di play-in invece per gli Spurs: inutili i 33 punti (nuovo massimo in carriera) di Keldon Johnson, che chiude con 14/24 dal campo, mentre sono 25 i punti con 10 assist e nove rimbalzi per Dejounte Murray.
MINNESOTA TIMBERWOLVES-PORTLAND TRAIL BLAZERS 135-121
Minnesota trova un altro successo che avvicina i Timberwolves a sole due partite di distanza dal sesto posto di Denver. Il protagonista è Karl-Anthony Towns, che chiude con 36 punti, 13/17 al tiro. L’All-Star di Minnesota aggiunge anche 15 rimbalzi e cinque assist con 10/1 ai liberi, mentre ad armare la sua mano ci pensa un D’Angelo Russell da 14 punti e ben 15 passaggi vincenti. Sono 16 invece i punti di Malik Beasley in due quarti e mezzo, prima di essere espulso. Portland si aggrappa a un Anfernee Simons che ritrova la mira dalla lunga distanza, tira 9/17 dall’arco e chiude con 38 punti a referto, a cui si aggiungono i 13 Drew Eubanks e poco altro.