I gialloviola superano 101-99 i Knicks, gli Warriors battono 122-116 Phoenix. Miami ai playoff grazie al 129-121 su Boston
Nella notte Nba, i Los Angeles Lakers vincono 101-99 all'overtime contro i Knicks e restano in corsa per l'accesso diretto ai playoff. Passa anche Golden State: 122-116 ai Phoenix Suns che non approfittano del ko di Utah proprio contro gli Warriors. Vola matematicamente ai playoff Miami, che si aggiudica anche il rematch con i Celtics e si impone 129-121 a Boston. Philadelphia ko, successi per Brooklyn, Milwaukee, Denver e per i Clippers.
LOS ANGELES LAKERS-NEW YORK KNICKS 101-99
I Lakers restano in corsa per l'accesso diretto ai playoff grazie ad un fondamentale e sofferto successo sui New York Knicks, che rimandano invece la conquista della post season senza passare dai play-in. I campioni in carica vincono 101-99 ai supplementari dopo il 91-91 dei primi quattro periodi e grazie alla fondamentale tripla di Horton-tucker, che con 13 punti e 10 assist contribuisce al successo dei suoi, garantito dai soliti Kuzma e Davis, rispettivamente a 23 e 20 punti, ma anche dalla doppia doppia di Drummond, come sempre fenomenale a rimbalzo (18 con 16 punti). Julius Randle e Derrick Rose, invece, non vanno oltre i 31 e 27 punti, non riuscendo ad evitare un ko che rimanda l'accesso matematico ai playoff: basterà un successo con gli Spurs, però, per blindare la qualificazione diretta alla post season.
GOLDEN STATE WARRIORS-PHOENIX SUNS 122-116
Pur non potendo più accedere matematicamente ai playoff, Golden State si regala la seconda vittoria consecutiva contro una delle migliori squadre ad Ovest: il 122-116 ai Suns secondi, infatti, arriva dopo il 119-116 alla capolista Utah. Il successo su Phoenix, arrivato in rimonta e soprattutto grazie al 30-18 del secondo quarto, porta la firma di Andrew Wiggins, che mette a referto 38 punti (massimo in stagione), 7 rimbalzi e 3 assist in una giornata "normale" per Curry, a quota 22 e con una sola tripla realizzata su undici tentativi. Tripla doppia per Draymond Green (11 punti, 10 rimbalzi e 11 assist), mentre ai Suns non bastano i 34 punti di Booker e la doppia doppia di Chris Paul (24 con 10 assist). Golden State è irrimediabilmente al play-in, ma questi due successi danno fiducia agli uomini di Kerr in vista della post season. Terzo ko in quattro partite, invece, per Phoenix, vicina a chiudere al secondo posto al Western Conference.
BOSTON CELTICS-MIAMI HEAT 121-129
Miami bissa il successo (130-124) di Boston e si afferma nuovamente in casa dei Celtics, centrando matematicamente la qualificazione ai playoff. Gli Heat passano anche nel rematch: un 129-121 maturato soprattutto nei parziali centrali, con il 34-28 e il 31-23 in favore di Miami a garantire la vittoria e il ko di Boston, che non riesce a rientrare nonostante il 42-36 degli ultimi 12 minuti e i 69 punti della coppia composta da Kemba Walker (36, massimo in stagione) e Jayson Tatum (33). Miami passa grazie al collettivo: sei giocatori in doppia cifra e con almeno 13 punti, con Herro in doppia doppia con 24 punti e 11 rimbalzi e Adebayo e Robinson a quota 22. Nelle ultime tre partite, Miami ha ottenuto tre vittorie, mentre Boston ha incassato tre ko: proprio in volata, gli Heat si sono aggiudicati non solo i due scontri diretti, ma anche la matematica qualificazione ai playoff. L'obiettivo degli Heat, ora, è migliorare il sesto posto, visto lo score condiviso con Hawks e Knicks (38-31).
INDIANA PACERS-PHILADELPHIA 76ERS 103-94
Si ferma a otto la striscia di vittorie consecutive di Philadelphia, battuta 103-94 dai Pacers, che battono in rimonta la prima in classifica ad Est grazie al 52-32 del secondo tempo e grazie ai 24 punti di LeVert e ai 20 di McDermott. La firma più importante, però, è quella di Domantas Sabonis, alla nona tripla doppia con 16 punti, 13 rimbalzi e 15 assist. Il top scorer di giornata, senza Joel Embiid, è allora Tobias Harris (27 punti), che però insieme a Simmons (20) non evita il ko di Philadelphia, ora a due gare di vantaggio sul secondo posto di Brooklyn. Indiana, invece, si garantisce il terzo successo nelle ultime quattro partite e aggancia Charlotte all'ottavo posto con 33 vittorie e 36 ko: i Pacers sono matematicamente al play-in (Chicago è ora lontana quattro gare), ma sarà determinante capire la posizione nella post season.
CHICAGO BULLS-BROOKLYN NETS 107-115
I Nets approfittano del ko di Philadelphia e restano in corsa per la vetta della Eastern Conference. Sul 115-107 di Brooklyn a Chicago incide un ottimo primo tempo (64-51) ed un collettivo capace di mandare tutti i suoi giocatori in doppia cifra ad eccezione di Shamet: 21 punti per Durant, 17 per Harris, 13 per Kyrie Irving e doppia doppia per Claxton, a quota 10 sia per punti che per rimbalzi. I Bulls, invece, si affidano soprattutto a Zach LaVine, che quasi doppia Durant e mette a referto 41 punti, con Nikola Vucevic, in doppia doppia con 12 punti e 12 rimbalzi, che rifila una gomitata in faccia a Kyrie Irving, le cui condizioni sono da valutare. Con questo successo, Brooklyn resta a due gare di distanza da Philadelphia, mentre i Bulls salutano virtualmente la post season: Washington decima ha tre gare di vantaggio con altrettanti match rimasti da disputare.
TORONTO RAPTORS-LOS ANGELES CLIPPERS 96-115
I Clippers non si lasciano scappare l'occasione di accorciare le distanze sul secondo posto ad Ovest di Phoenix e battono 115-96 Toronto. Los Angeles conduce per tutti i 48 minuti: apre con una tripla di Morris, allunga e chiude il primo tempo sul +8 (60-52), aumentando il distacco nella ripresa. Merito dei 20 punti di Kawhi Leonard e Terence Mann, con anche Paul Georrge (16) e Zubac (18 con 10 rimbalzi) sugli scudi. Nonostante il primo posto sia ormai irraggiungibile (Utah ha quattro gare di vantaggio), i Clippers restano in corsa per sorpassare i Suns battuti da Golden State. Quarto ko di fila, invece, per Toronto, da tempo impossibilitata ad accedere anche solo al play-in e dodicesima con appena 27 vittorie in 69 partite: non bastano i 16 punti di Goucher e i 13 di Birch ad invertire la tendenza in questo più che negativo finale di Regular Season.
MILWAUKEE BUCKS-ORLANDO MAGIC 114-102
I Bucks cancellano il ko con San Antonio e tornano al successo battendo 114-102 Orlando, continuando ad inseguire il secondo posto ad Est. Nel successo maturato soprattutto nel primo tempo (59-48), spicca la prestazione di Giannis Antetokounmpo, top scorer con 27 punti e in doppia doppia con 12 rimbalzi, oltre a 5 assist. In doppia doppia ci va anche Portis (10 punti e 14 rimbalzi), mentre tra le fila di Orlando è il tedesco Wagner a firmare 17 punti e 13 rimbalzi. I Magic, invece, crollano nonostante i 18 punti di Cole Anthony, top scorer dei suoi. Milwaukee resta così ad una sola partita di distanza dal secondo posto di Brooklyn, mentre Orlando incassa la quarta sconfitta di fila e resta penultima con 21 vittorie e 48 sconfitte insieme a Cleveland.
CHARLOTTE HORNETS-DENVER NUGGETS 112-117
Denver torna alla vittoria dopo due ko di fila e si impone 117-112 a Charlotte. Un successo costruito nel primo tempo ma messo in pericolo nei minuti finali, quando gli Hornets si riportano sul -1 (107-106) prima dell'allungo decisivo dei Nuggets, trascinati dai 30 punti del solito Nikola Jokic (in doppia doppia con 11 rimbalzi, a cui si aggiungono 6 assist) e da Michael Porter Jr. Il top scorer di giornata con 31 punti è Graham di Charlotte, che però non basta ad evitare la terza sconfitta nelle ultime quattro partite degli Hornets, raggiunti all'ottavo posto della Eastern Conference dagli Indiana Pacers con 33 vittorie e 36 sconfitte. Denver, invece, resta ad una sola vittoria di distanza dal terzo posto ad Ovest, occupato da Los Angeles: i Nuggets sperano in un favore proprio degli Hornets con i Clippers.
MEMPHIS GRIZZLIES-DALLAS MAVERICKS 133-104
Memphis si garantisce un posto nei play-in e batte 133-104 Dallas, che paga un secondo tempo travolgente dei Grizzlies, capaci dopo il 60-57 dei primi 24 minuti di dilagare con un 73-47 che non lascia possibilità di risposta ai Mavericks, che pagano un Luka Doncic (12 punti) non in giornata. C'è spazio anche per Nicolò Melli: 7 punti in 16 minuti. Per Memphis, invece, la differenza la fanno Ja Morant e Brooks, rispettivamente a 24 (con 8 assist e 7 rimbalzi) e 22 punti. Dopo la ventinovesima sconfitta in Regular Season, arrivata dopo quattro successi di fila, adesso Dallas trema: a tre giornate dalla fine, il vantaggio sulla zona play-in è di appena una partita, con i Lakers ora a distanza minima di sicurezza dopo il 101-99 sui Knicks. Memphis, invece, resta in corsa per l'ottavo posto: gli Warriors hanno una vittoria, ma anche una partita, in più rispetto ai Grizzlies.
DETROIT PISTONS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 100-119
Vittoria per Minnesota, che batte 119-100 Detroit e allontana il penultimo posto ad Ovest. Un successo blindato nel primo tempo, con il +22 dei primi due periodi (62-40), mai messo in discussione dai Pistons, che si aggiudicano la ripresa senza però mai realmente riavvicinarsi a Minnesota, che passa grazie ai 28 punti, 8 rimbalzi e 5 assist di Towns e ai 22 di Edwards, con D'Angelo Russell che chiude in doppia doppia con 15 punti e 10 assist. Sconfitta numero 53, invece, per Detroit, che non va oltre i 21 punti di Bey e i 20 di Lee ed è sempre più vicina a chiudere all'ultimo posto la Eastern Conference, visto che Orlando e Cleveland hanno una vittoria ed una partita in meno dispetto ai Pistons.
SACRAMENTO KINGS-OKLAHOMA CITY THUNDER 122-106
Sacramento resta in corsa per un piazzamento nel play-in ad Ovest battendo 122-106 i Thunder, sempre più in fondo alla Western Conference e capaci di resistere soltanto per un tempo: dopo il 65-62 dei primi 24 minuti, infatti, i Kings dilagano e si assicurano la vittoria grazie ad un terzo quarto da urlo, un travolgente 41-18 che vale di fatto la trentunesima vittoria di Sacramento, trascinata dal massimo in stagione di Terance Davis (27 punti) e dai 21 di Hield e Wright. Per Oklahoma (inutili i 20 punti di Williams e i 18 di Bazley) è l'ottava sconfitta di fila, la ventiduesima nelle ultime ventitre partite: la vittoria di Minnesota, inoltre, allontana anche la possibilità di chiudere al terzultimo posto la Regular Season, con la sola Houston a fare peggio dei Thuner ad Ovest.